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NOME
dpkg-parsechangelog - analizza i file changelog Debian
SINTASSI
dpkg-parsechangelog [opzione...]
DESCRIZIONE
dpkg-parsechangelog legge e analizza il registro delle modifiche di un albero sorgente Debian non pacchettizzato e produce in output le informazioni che contiene in una forma leggibile da macchina.
OPZIONI
-lchangelog-file Specifies the changelog file to read information from. A '-' can be used to specify reading from standard input. The default is debian/changelog. -Fchangelog-format Specifica il formato del file changelog. In modo predefinito, il formato viene letto da una riga speciale vicino alla fine del file changelog o, se ciò non ha successo, viene usato in modo predefinito il formato debian standard. Vedere anche FORMATO DEI CHANGELOG. -Llibdir Specifica una directory aggiuntiva in cui cercare script di analisi. La ricerca viene fatta in questa directory prima che nelle directory predefinite che attualmente sono /usr/local/lib/dpkg/parsechangelog e /usr/lib/dpkg/parsechangelog. -S, --show-field field Specifies the name of the field to show (since dpkg 1.17.0). The field name is not printed, only its value. -?, --help Show the usage message and exit. --version Show the version and exit. Opzioni di analisi The following options can be used to influence the output of the changelog parser, e.g. the range of entries or the format of the output. They need to be supported by the parser script in question. See also NOTES. --file file Set the changelog filename to parse. Default is '-' (standard input). -l, --label file Set the name of the changelog file to use in error messages, instead of using the name from the --file option, or its default value. --format formato-di-output Imposta il formato di output. I valori attualmente supportati sono dpkg e rfc822. dpkg è il formato di output classico (che esisteva prima di questa opzione) e quello predefinito. Consiste di un paragrafo nel formato di controllo di Debian (vedere deb-control(5)). Se è richiesta più di una voce, allora la maggior parte dei campi è presa dalla voce più recente, tranne quando diversamente specificato: Source: nome-pacchetto Version: versione Distribution: distribuzione-target Urgency: urgenza Viene utilizzata l'urgenza più elevata tra tutte le voci incluse, seguita dai commenti concatenati (separati da spazi) da tutte le versioni richieste. Maintainer: autore Date: data Closes: numero-bug Vengono uniti tutti i campi Closes di tutte le voci incluse. Changes: voci-changelog Viene concatenato il testo di tutte le voci del registro dei cambiamenti. Per far sì che questo campo sia un campo multiriga in un formato di controllo Debian valido, le righe vuote vengono sostituite da un punto e tutte le righe vengono fatte rientrare di uno spazio. Il contenuto esatto dipende dal formato del changelog. I campi Version, Distribution, Urgency, Maintainer e Changes sono obbligatori. Potrebbero essere presenti campi aggiuntivi definiti dall'utente. Il formato rfc822 usa gli stessi campi ma produce in output un paragrafo separato per ciascuna voce nel changelog, in modo che vengano preservati tutti i metadati di ciascuna voce. --since versione, -sversione, -vversione include tutte le modifiche successive a versione. --until versione, -uversione include tutte le modifiche precedenti a versione. --from versione, -fversione include tutte le modifiche nella versione versione e successive. --to versione, -tversione include tutte le modifiche nella versione versione e precedenti. --count numero, -cnumero, -nnumero include numero voci a partire dall'inizio (o dalla fine se numero è minore di 0). --offset numero, -onumero change the starting point for --count, counted from the top (or the tail if number is lower than 0). --all include tutte le modifiche. Nota: quando viene usata questa opzione, le altre non hanno effetto.
FORMATO DEI CHANGELOG
È possibile usare un formato diverso da quello predefinito, fornendo un analizzatore per tale formato alternativo. Per far sì che dpkg-parsechangelog possa eseguire un nuovo analizzatore, tra le ultime 40 righe del file di changelog deve essere inclusa una riga che corrisponde alla espressione regolare Perl “\schangelog-format:\s+([0-9a-z]+)\W”. La parte tra parentesi deve essere il nome del formato. Per esempio: @@@ changelog-format: altroformato @@@ I nomi dei formati dei changelog sono stringhe non vuote di caratteri alfanumerici. Se è presente una riga di questo tipo, allora dpkg-parsechangelog cercherà un analizzatore chiamato /usr/lib/dpkg/parsechangelog/altroformato or /usr/local/lib/dpkg/parsechangelog/altroformato; se non è presente o non è un programma eseguibile si genera un errore. Il formato predefinito per i changelog è debian e un analizzatore per esso viene fornito in modo predefinito. L'analizzatore verrà invocato con il changelog aperto sullo standard input all'inizio del file. Dovrebbe leggere il file (può scorrerlo se serve) per determinare le informazioni richieste e restituire le informazioni analizzate sullo standard output nel formato specificato dall'opzione --format. Dovrebbe accettare tutte le Opzioni di analisi. Se il formato di changelog che è attualmente analizzato lascia sempre o quasi sempre una riga vuota tra le singole annotazioni delle modifiche, queste righe vuote dovrebbero essere eliminate, in modo da rendere l'output risultante più compatto. Se il formato di changelog non contiene informazioni sulla data o sul nome del pacchetto, questa informazione dovrebbe essere omessa dall'output. L'analizzatore non dovrebbe cercare di crearla o trovarla a partire da altre fonti. Se il changelog non ha il formato atteso, l'analizzatore dovrebbe terminare con uno stato di uscita diverso da zero, piuttosto che cercare di arrangiarsi in qualche modo ed eventualmente generare output non corretto. Un analizzatore di changelog non può interagire in nessun caso con l'utente.
NOTE
All Parser Options except for -v are only supported since dpkg 1.14.16. Third party parsers for changelog formats other than debian might not support all options.
FILE
debian/changelog Il file changelog, utilizzato per ottenere le informazioni sul pacchetto sorgente dipendenti dalla versione, come l'urgenza e la distribuzione di un caricamento, i cambiamenti fatti a partire da un particolare rilascio e la versione stessa dei sorgenti.