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NOME
zdump - informa sui fusi orari
SINTASSI
zdump [ opzione ... ] [ fuso ... ]
DESCRIZIONE
Il programma zdump stampa l'ora attuale in ciascun fuso menzionato sulla riga di comando.
OPZIONI
version
Mostra le informazioni sulla versione ed esce.
help Mostra sinteticamente l'uso ed esce.
i Dà una descrizione degli intervalli orari. Per ogni fuso sulla riga di comando, stampa una
descrizione in formato intervallo del fuso oraro. Si veda "FORMATO INTERVALLO" “INTERVAL FORMAT”
sotto.
v Per ogni fuso sulla riga di comando, stampa l'ora all'orario più basso possibile, l'ora un giorno
dopo l'orario più basso possibile, l'ora un secondo prima ed esattamente al momento di ciascuna
discontinuità temporale nota, l'ora un giorno prima dell'orario più alto possibile e l'ora
all'orario più alto possibile. Ogni riga è seguita da isdst=D dove D è positivo, zero o negativo a
seconda che l'ora indicata sia, rispettivamente, ora legale, ora solare o di tipo sconosciuto Ogni
riga è seguita anche da gmtoff=N se si sa che l'ora locale indicata è N secondi a est di
Greenwich.
V È come v, ma omette gli orari relativi ai valori orari estremi. Ciò genera risultati più facili da
confrontare quelli di implementazioni con differenti rappresentazioni orarie.
c [anno_più_basso,]anno_più_alto
Limita il risultato agli anni indicati. Gli anni da delimitare sono calcolati usando il calendario
gregoriano prolettico con l'anno 0 e con l'Universal Time (UT) senza il secondo intercalare. I
limiti sono all'inizio di ogni anno, dove la marca temporale del limite più basso viene esclusa e
quella del limite più alto è inclusa; per esempio c 1970,2070 seleziona le transizioni dopo
1970-01-01 00:00:00 UTC e al 2070-01-01 00:00:00 UTC o prima. L'intervallo predefinito è 500,2500.
t [orario_più_basso,]orario_più_alto
Limita il risultato agli orari indicati, espressi in secondi decimali a partire dal tempo UTC
(Coordinated Universal Time) 1970-01-01 00:00:00. Il fuso determina se l'intervallo include il
secondo intercalare. Come per c, il limite più basso è esclusivo e il più alto è inclusivo.
FORMATO DI INTERVALLO
Il formato d'intervallo è una rappresentazione testuale compatta fatta per essere leggibile sia dall'uomo
che dalla macchina. Consiste di una riga vuota, quindi una riga “TZ=string” dove stringa è una stringa
tra doppi apici che indica la zona del fuso, una seconda riga “- - interval” che descrive l'intervallo di
tempo prima della prima transizione, se ce n'è una, e zero o più righe “date time interval”, una riga per
ogni tempo di transizione e intervallo seguente. I campi sono separati da singole tabulazioni.
Le date sono nel formato aaaa-mm-gg (anno mese giorno) e le ore sono nel formato 24 ore .hh:mm:ss dove
hh<24. Le ore sono in ore locali immediatamente dopo la transizione. Una descrizione dell'intervallo di
tempo consiste in uno scostamento UT in formato ±hhmmss con segno, un'abbreviazione di zona e un
indicatore isdst. Viene omessa un'abbreviazione che eguaglia lo scostamento UT; altre abbreviazioni sono
stringhe tra doppi apici a meno che non consistano di uno o più caratteri alfabetici. Per l'ora solare
l'indicazione isdst è omessa, altrimenti è un numero intero senza segno e positivo (solitamente 1) per
l'ora legale e negativo per l'ora di tipo non riconosciuto.
In orari e scostamenti UT con valori assoluti inferiori a 100 ore, i secondi vengono omessi se sono zero,
e anche i minuti zero vengono omessi. Scostamenti UT positivi sono a est di Greenwich. Lo scostamento UT
00 denota un segnaposto UT in aree in cui il reale scostamento non è specificato; per convenzione, ciò
accade quando lo scostamento UT è zero e l'abbreviazione di zona inizia con “-” o è “zzz”.
In stringhe tra doppi apici, le sequenze di protezione rappresentano caratteri non usuali. Le sequenze di
protezione sono \s per lo spazio, e \", \\, \f, \n, \r, \t e \v col significato del linguaggio di
programmazione C. Per esempio, la stringa tra virgolette “"CET\s\"\\"” rappresenta la sequenza di
caratteri “CET "\”.
Qui c'è un esempio dell'output, con omessa la prima riga vuota. (Questo esempio è mostrato con intervalli
di tabulazione sufficientemente ampi da tenere le colonne allineate.)
TZ="Pacific/Honolulu"
- - -103126 LMT
1896-01-13 12:01:26 -1030 HST
1933-04-30 03 -0930 HDT 1
1933-05-21 11 -1030 HST
1942-02-09 03 -0930 HWT 1
1945-08-14 13:30 -0930 HPT 1
1945-09-30 01 -1030 HST
1947-06-08 02:30 -10 HST
Qui, l'orario locale inizia 10 ore, 31 minuti e 26 secondi a ovest di UT, ed è un orario standard
abbreviato LMT. Immediatamente dopo la prima transizione, la data è 1896-01-13 e l'ora è 12:01:26, e il
seguente intervallo di tempo è 10.5 ore a ovest di UT, orario standard abbreviato HST. Immediatamente
dopo la seconda transizione, la data è 1933-04-30 e l'ora è 03:00:00 e il seguente intervallo di tempo è
9.5 ore a ovest di UT, è abbreviato HDT, ed è l'ora legale. Immediatamente dopo l'ultima transizione la
data è 1947-06-08 e l'ora è 02:30:00, e il seguente intervallo di tempo è 10 ore a ovest di UT, l'orario
standard abbreviato è HST.
Qui ci sono degli stralci da altri esempi:
TZ="Europe/Astrakhan"
- - +031212 LMT
1924-04-30 23:47:48 +03
1930-06-21 01 +04
1981-04-01 01 +05 1
1981-09-30 23 +04
...
2014-10-26 01 +03
2016-03-27 03 +04
Questa zona è a est di UT, quindi gli scostamenti da UT sono positivi. Inoltre, molte delle
abbreviazioni di zona vengono omesse poiché duplicano il testo dello scostamento UT.
LIMITAZIONI
Le discontinuità temporali vengono trovate campionando i risultati restituiti da localtime a intervalli
di dodici ore. Questo funziona in tutti i casi concreti; è possibile costruire zone di fuso orario
artificiali per le quali non funziona.
Nel risultato di v e V, “UT” indica il valore restituito da gmtime(3), che usa UTC per le moderne marche
orarie e qualche altra varietà di UT per marche orarie che precedono l'introduzione di UTC. Ad oggi non è
stato fatto alcun tentativo per avere nel risultato “UTC” per le nuove marche temporali e “UT” per quelle
più vecchie, in parte perché la data esatta dell'introduzione dell'UTC è problematica.
VEDERE ANCHE
tzfile(5), zic(8)
COLOPHON
Questa pagina fa parte del rilascio 5.10 del progetto Linux man-pages. Una descrizione del progetto, le
istruzioni per la segnalazione degli errori, e l'ultima versione di questa pagina si trovano su
https://www.kernel.org/doc/man-pages/.
TRADUZIONE
La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Ottavio G. Rizzo
<rizzo@pluto.linux.it>, Giulio Daprelà <giulio@pluto.it>, Beatrice Torracca <beatricet@libero.it> e Marco
Curreli <marcocurreli@tiscali.it>
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27 aprile 2020 ZDUMP(8)