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NOME

       gawk - linguaggio per il riconoscimento e il trattamento di espressioni regolari

SINTASSI

       gawk [ opzioni in stile POSIX o GNU ] -f file di programma [ -- ] file ...
       gawk [ opzioni in stile POSIX o GNU ] [ -- ] testo del programma file ...

DESCRIZIONE

       Gawk  è  l'implementazione  nell'ambito  del Progetto GNU del linguaggio di programmazione
       AWK. Si attiene alla definizione del linguaggio descritta  nello  standard  POSIX  1003.1.
       Questa  versione  è  basata a sua volta sulla descrizione contenuta in The AWK Programming
       Language, di Aho,  Kernighan  e  Weinberger.  Gawk  fornisce  le  funzionalità  aggiuntive
       presenti  nella  versione  corrente  di  awk   di  Brian  Kernighan  e numerose estensioni
       specifiche di GNU.

       La riga di comando contiene opzioni per gawk stesso, il testo del programma AWK (se non  è
       stato  fornito  con  le  opzioni  -f  or --include), e valori da rendere disponibili nelle
       variabili AWK predefinite ARGC e ARGV.

       Quando gawk è invocato con l'opzione  --profile,  inizia  a  raccogliere  statistiche  sul
       comportamento  del  programma durante l'esecuzione. Gawk in questa modalità è più lento, e
       produce  automaticamente  un  profilo  di  esecuzione  nel  file  awkprof.out  alla   fine
       dell'esecuzione. Si veda l'opzione --profile più avanti.

       Gawk  ha  anche  una capacità integrata di debugging.  Una sessione interattiva di analisi
       degli errori (debug) può essere iniziata fornendo l'opzione --debug sulla riga di comando.
       In  questa  modalità  di  esecuzione, gawk carica il codice sorgente di AWK e poi richiede
       l'inserimento di comandi di debug. Gawk può analizzare solo il sorgente  di  un  programma
       AWK fornito tramite l'opzione -f e --include. Il debugger è documentato in GAWK: Effective
       AWK Programming.

FORMATO DELLE OPZIONI

       Le opzioni di Gawk possono essere sia nella tradizionale forma a una lettera di POSIX, sia
       nella  forma estesa tipica di GNU.  Le opzioni POSIX cominciano con un “-” singolo, quelle
       in forma lunga cominciano con “--”. Sono disponibili opzioni in forma  lunga  sia  per  le
       funzionalità specifiche di GNU, sia per quelle previste da POSIX.

       Le  opzioni  specifiche  di  gawk  sono usate normalmente nella forma lunga. Gli argomenti
       delle opzioni in forma lunga possono essere uniti ad esse da  un  segno  =,  senza  spazi,
       oppure  sono  indicati  nel  successivo argomento della riga di comando. Le opzioni lunghe
       possono essere abbreviate, sempre che l'abbreviazione rimanga univoca.

       In aggiunta, ogni opzione lunga ha una  corrispondente  opzione  corta,  in  modo  che  la
       funzionalità dell'opzione possa essere usata all'interno di script #! eseguibili.

OPZIONI

       Gawk  accetta  le  seguenti  opzioni. Le opzioni standard sono elencate per prime, seguite
       dalle opzioni per le estensioni gawk, elencate nell'ordine alfabetico delle opzioni corte.

       -f file_di_programma
       --file file_di_programma
              Legge il sorgente del programma AWK dal  file  file_di_programma,  invece  che  dal
              primo  argomento  della  riga  di comando. Si possono specificare più opzioni -f (o
              --file). I file letti come specificato da -f sono trattati come se iniziassero  con
              la direttiva implicita @namespace "awk".

       -F fs
       --field-separator fs
              Usa  fs  come  separatore  di campo in input (il valore della variabile predefinita
              FS).

       -v var=val
       --assign var=val
              Assegna il valore  val  alla  variabile  var,  prima  che  inizi  l'esecuzione  del
              programma.  Questi  valori  delle  variabili sono messi a disposizione della regola
              BEGIN di un programma AWK.

       -b
       --characters-as-bytes
              Tratta tutti i dati in input come caratteri costituiti da un solo byte.   In  altre
              parole,  non presta alcuna attenzione alle informazioni sulla localizzazione quando
              tenta di elaborare stringhe come  caratteri  multibyte.  L'opzione  --posix  ignora
              questo comportamento.

       -c
       --traditional
              Viene  eseguito  in  modalità  compatibile.  In  questa  modalità, gawk si comporta
              esattamente come awk di Brian  Kernighan;  non  viene  riconosciuta  nessuna  delle
              estensioni  specifiche  di  GNU.  Si  veda ESTENSIONI GNU, più avanti, per maggiori
              informazioni.

       -C
       --copyright
              Stampa sullo standard output la versione sintetica del  messaggio  di  informazione
              sul copyright GNU ed esce senza segnalare errori.

       -d[file]
       --dump-variables[=file]
              Stampa  un  lista ordinata di variabili globali, specificandone il tipo e il valore
              finale in  file.  Se  file  non  viene  specificato,  gawk  usa  un  file  chiamato
              awkvars.out nella directory corrente.
              Avere  una  lista  di  tutte le variabili globali è un buon modo per cercare errori
              tipografici nei programmi. Quest'opzione potrebbe essere usata anche se  si  ha  un
              grosso  programma con tantissime funzioni, e ci si vuole assicurare che le funzioni
              non usino inavvertitamente variabili globali che sono  supposte  essere  locali  (è
              facile  commettere questo errore quando si usano nomi di variabili semplici come i,
              j, e così via).

       -D[file]
       --debug[=file]
              Abilita il debugging di  programmi  AWK.  Per  default,  l'analizzatore  di  errori
              [debugger]  legge i comandi in maniera interattiva dalla tastiera (standard input).
              L'argomento opzionale file specifica un file contenente un elenco di comandi per il
              debugger da eseguire in maniera non interattiva.

       -e testo_del_programma
       --source testo_del_programma
              Usa  testo_del_programma  come  codice  sorgente  del  programma AWK. Quest'opzione
              permette di combinare in modo semplice funzioni di  libreria  (usate  attraverso  i
              file  indicati dalle opzioni -f e --include) con codice sorgente immesso sulla riga
              di comando. È rivolta principalmente a programmi  AWK di media e grande  dimensione
              usati  all'interno  di script di shell. Ogni argomento specificato da -e è trattato
              come se iniziasse con la direttiva implicita @namespace "awk".

       -E file
       --exec file
              Simile a -f, comunque, quest'opzione  è  l'ultima  ad  essere  elaborata.  Dovrebbe
              essere  usata  con  script  #!,  specialmente  per applicazioni CGI [Common Gateway
              Interface], per evitare di passare opzioni o codice (!) sulla riga di comando da un
              URL. Quest'opzione disabilita gli assegnamenti di variabile da riga di comando.

       -g
       --gen-pot
              Esamina e analizza il programma AWK, e genera un file in formato GNU .pot (Portable
              Object Template) sullo standard output con elementi relativi a  tutte  le  stringhe
              localizzabili  nel  programma.   Il  programma in sé non viene eseguito. Si veda la
              distribuzione GNU gettext per maggiori informazioni sui file .pot.

       -h
       --help Scrive  sullo  standard  output  un  riassunto  abbastanza  breve   delle   opzioni
              disponibili.  (In linea con le convenzioni di codifica GNU Coding Standards, queste
              opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore.

       -i include-file
       --include include-file
              Carica una libreria  di  sorgenti  awk.  Cerca  la  libreria  usando  la  variabile
              d'ambiente AWKPATH. Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene fatto un altro
              tentativo dopo aver aggiunto il suffisso .awk. Il  file  verrà  caricato  solo  una
              volta  (cioè vengono ignorati i duplicati), e il codice non costituisce il sorgente
              del programma principale. I file letti come specificato da --include sono  trattati
              come se iniziassero con la direttiva implicita @namespace "awk".

       -l lib
       --load lib
              Carica un'estensione gawk dalla libreria condivisa lib. Cerca la libreria usando la
              variabile d'ambiente AWKLIBPATH. Se la ricerca iniziale non va a buon  fine,  viene
              fatto  un  altro  tentativo dopo aver aggiunto il suffisso della libreria condivisa
              predefinita per la piattaforma. La procedura di inizializzazione della libreria  si
              suppone avere come nome dl_load().

       -L [valore]
       --lint[=valore]
              Emette  messaggi d'avvertimento relativi a costrutti dubbi o non portabili su altre
              implementazioni di AWK. Con l'argomento opzionale fatal, gli avvertimenti lint sono
              considerati  come  errori  fatali.  Questo  può  essere  drastico,  ma  incoraggerà
              sicuramente lo sviluppo di programmi AWK più corretti.  Con  l'argomento  opzionale
              invalid,   vengono   emessi   solo   gli  avvertimenti  relativi  a  quello  che  è
              effettivamente non valido (funzionalità  non  ancora  completamente  implementata).
              Specificando   l'argomento  facoltativo  no-ext,  gli  avvertimenti  riguardo  alle
              estensioni gawk sono disabilitati.

       -M
       --bignum
              Forza il calcolo con  precisione  arbitraria  sui  numeri.   Quest'opzione  non  ha
              effetto  se gawk non è compilato per utilizzare le librerie GNU MPFR e GMP. (In tal
              caso, gawk invia un messaggio di avvertimento.)

       -n
       --non-decimal-data
              Riconosce valori ottali ed esadecimali nei dati in input. Usare  quest'opzione  con
              molta cautela!

       -N
       --use-lc-numeric
              Forza gawk a usare il carattere di separazione decimale della localizzazione quando
              analizza i dati in input.  Sebbene lo standard POSIX richieda questo comportamento,
              e   gawk  faccia  questo  quando  l'opzione  --posix  è  attiva,  il  comportamento
              predefinito è quello tradizionale di usare il punto come separatore decimale, anche
              per  le  localizzazioni  in  cui  il  carattere  di  separazione  non  è  il punto.
              Quest'opzione ignora il  comportamento  predefinito,  senza  il  rigore  draconiano
              dell'opzione --posix.

       -o[file]
       --pretty-print[=file]
              Stampa  una  versione  formattata graziosamente del programma su file. Se non viene
              indicato un file, gawk usa un file di nome awkprof.out  nella  directory  corrente.
              Quest'opzione attiva anche l'opzione --no-optimize.

       -O
       --optimize
              Abilita  le  ottimizzazioni  predefinite di gawk nella rappresentazione interna del
              programma. Attualmente,  questo  comprende  il  semplice  calcolo  delle  costanti.
              Quest'opzione è attiva in modo predefinito.

       -p[prof-file]
       --profile[=prof-file]
              Inizia  una  sessione  di  "profiling", e invia i dati tracciati al file prof-file.
              Quello predefinito è awkprof.out. Il profilo contiene il numero  di  esecuzioni  di
              ogni  istruzione sul margine sinistro e il conteggio delle chiamate di funzione per
              ogni  funzione  definita  dall'utente.   Quest'opzione   attiva   anche   l'opzione
              --no-optimize.

       -P
       --posix
              Quest'opzione  attiva  la  modalità  di  compatibilità, con le seguenti restrizioni
              aggiuntive:

              • Le sequenze di protezione \x non vengono riconosciute.

              • Non è possibile continuare le righe dopo ? e :.

              • Non viene riconosciuto il sinonimo func per la parola chiave function.

              • Non si possono usare gli operatori ** e **= al posto di ^ e ^=.

       -r
       --re-interval
              Abilita l'uso di espressioni  di  intervallo  nelle  espressioni  regolari  (vedere
              Espressioni  regolari, più avanti). Nel linguaggio AWK le espressioni di intervallo
              non sono mai state disponibili.  Lo standard POSIX le ha aggiunte, per rendere  awk
              e  egrep  coerenti  tra  di  loro.   Sono  abilitate  in modalità predefinita, però
              quest'opzione rimane per essere usata insieme all'opzione --traditional.

       -s
       --no-optimize
              Disabilita le ottimizzazioni predefinite di gawk nella rappresentazione interna del
              programma.

       -S
       --sandbox
              Esegue   gawk  in  modalità  "sandbox",  disabilitando  la  funzione  system(),  la
              ridirezione dell'input con getline, la ridirezione sull'output con print e  printf,
              e  il  caricamento  delle  estensioni  dinamiche.  L'esecuzione di comandi (tramite
              pipeline) è anch'essa disabilitata. Questo impedisce completamente l'accesso di uno
              script  alle  risorse  locali,  tranne  che  per  i  file specificati nella riga di
              comando.

       -t
       --lint-old
              Emette messaggi d'avvertimento relativi a costrutti non  portabili  sulla  versione
              originale di awk per UNIX.

       -V
       --version
              Scrive  sullo  standard  output  la versione di questa particolare copia di gawk. È
              utile principalmente per sapere se  la  copia  di  gawk  attualmente  installata  è
              aggiornata  rispetto  a  ciò che Free Software Foundation sta distribuendo. È utile
              anche quando si devono segnalare degli errori. (In  linea  con  le  convenzioni  di
              codifica GNU Coding Standards, queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza
              segnalazione di errore.)

       --     Segnala la fine delle opzioni. È utile perché permette di passare al programma  AWK
              ulteriori  argomenti  [nomi  di  file]  che  iniziano  con “-”. Questo assicura una
              coerenza con le convenzioni di esame degli argomenti usato dalla maggior parte  dei
              programmi POSIX.

       In  modalità compatibile, qualsiasi altra opzione è contrassegnata come non valida e viene
       ignorata.  Nell'uso normale, sempre che sia stato  fornito  il  testo  del  programma,  le
       opzioni  sconosciute  sono  passate  al programma AWK nel vettore ARGV per l'elaborazione.
       Questo è particolarmente utile per eseguire  i  programmi  AWK  attraverso  il  meccanismo
       dell'interprete eseguibile #!.

       Per  compatibilità  con  POSIX,  si può usare l'opzione -W, seguita dal nome di un'opzione
       lunga.

ESECUZIONE DEL PROGRAMMA AWK

       Un programma AWK consiste di una sequenza  di  direttive  opzionali,  istruzioni  di  tipo
       criterio-azione e definizioni di funzione opzionali.

              @include "nome_del_file"
              @load "nome_del_file"
              @namespace "nome"
              criterio di ricerca { istruzioni di azione }
              function nome(lista di parametri) { istruzioni }

       Gawk prima legge il codice del programma dal/dai file_di_programma se specificato/i, dagli
       argomenti passati a --source, o dal primo argomento sulla riga  di  comando  che  non  sia
       un'opzione. Le opzioni -f e --source possono essere usate più volte nella riga di comando.
       Gawk legge il testo del programma come se tutti i file_di_programma  e  i  testi  sorgenti
       della  riga  di  comando  fossero  concatenati.  Questo permette di realizzare librerie di
       funzioni AWK senza bisogno di includerle in ogni nuovo programma AWK che le  usi;  inoltre
       si possono combinare funzioni di libreria con programmi provenienti dalla riga di comando.

       Oltre  a  ciò, le righe che iniziano con @include possono essere usate per includere altri
       file sorgenti nel programma, rendendo l'uso della libreria ancora più  facile.   Questo  è
       equivalente all'uso dell'opzione --include.

       Le  righe  che iniziano con @load possono essere usate per caricare funzioni di estensione
       nel programma.  Questo è equivalente all'uso dell'opzione --load.

       La variabile d'ambiente AWKPATH specifica il  percorso  lungo  il  quale  cercare  i  file
       sorgenti  indicati  con  le  opzioni  -f  e  --include. Se questa variabile non esiste, il
       percorso predefinito è ".:/usr/local/share/awk" (la directory in questione può  variare  a
       seconda  di  come  gawk  è  stato  compilato  e  installato).  Se un nome di file dato con
       l'opzione -f contiene un carattere “/”, non viene eseguita nessuna ricerca sul percorso.

       La variabile d'ambiente AWKLIBPATH specifica il percorso lungo il  quale  cercare  i  file
       sorgenti  indicati  con  l'opzione  --load.  Se  questa  variabile non esiste, il percorso
       predefinito è "/usr/local/lib/gawk" (la directory in questione può variare  a  seconda  di
       come gawk è stato compilato e installato).

       Gawk esegue i programmi AWK nell'ordine seguente. Per prima cosa, vengono effettuati tutti
       gli assegnamenti di variabile indicati dall'opzione -v. Successivamente, gawk  compila  il
       programma  in  un  formato  interno.  Poi  gawk  esegue il codice nella regola/e BEGIN (se
       esistente/i), quindi procede con la lettura di ciascun  file  indicato  nel  vettore  ARGV
       (fino  a  ARGV[ARGC-1]).  Se  non ci  sono file indicati nella riga di comando, gawk legge
       dallo standard input.

       Se un nome di file nella  riga  di  comando  ha  la  forma  var=val  è  trattato  come  un
       assegnamento di variabile.  Alla variabile var sarà assegnato il valore val (questo accade
       dopo che ogni regola BEGIN è stata eseguita).  L'assegnamento  di  variabili  da  riga  di
       comando  è  utilissima  per  assegnare dinamicamente valori alle variabili che AWK usa per
       controllare come l'input è organizzato in campi e record. È utile inoltre per  controllare
       variabili  di stato quando siano necessari più passi di elaborazione su un singolo file di
       dati.

       Se il valore di un particolare elemento di ARGV è la stringa vuota (""), gawk lo salta.

       Per ogni file in input, se esiste una regola BEGINFILE, gawk esegue  il  codice  associato
       prima di elaborare il contenuto del file.  Similarmente, gawk esegue il codice associato a
       ENDFILE dopo l'elaborazione del file.

       Per ogni record in input, gawk controlla se c'è corrispondenza  con  qualche  criterio  di
       ricerca  specificato  nel  programma  AWK.  Per  ogni  criterio di ricerca a cui un record
       corrisponde, gawk esegue  l'azione  associata.   I  criteri  di  ricerca  sono  verificati
       nell'ordine in cui appaiono nel programma.

       Infine,  dopo  che sono esauriti i dati in input, gawk esegue il codice nelle regola/e END
       (se esistente/i).

   Directory nella riga di comando
       Secondo POSIX, i file indicati sulla riga di comando di awk devono essere file  di  testo.
       Se  non  lo  sono il comportamento è “indefinito”.  La maggior parte delle versioni di awk
       considerano una directory sulla riga di comando come un errore fatale.

       A partire dalla versione 4.0 di gawk, una directory sulla riga di comando produce solo  un
       messaggio  di  avvertimento,  senza  conseguenze.   Se  sono  date  le  opzioni  --posix o
       --traditional gawk ritorna a trattare le directory  sulla  riga  di  comando  come  errore
       fatale.

VARIABILI, RECORD E CAMPI

       Le  variabili di AWK sono dinamiche; iniziano a esistere la prima volta che vengono usate.
       I loro valori sono numeri in virgola mobile, o stringhe, o entrambe le cose, a seconda  di
       come  sono  usati  la  prima  volta.  Inoltre,  gawk  consente  di avere variabili di tipo
       "espressione regolare". AWK ha anche vettori monodimensionali; i vettori multidimensionali
       possono  essere  simulati  [da  vettori  monodimensionali].  Gawk fornisce veri vettori di
       vettori; vedere Vettori, più  avanti.   Al  momento  dell'esecuzione  del  programma  sono
       impostate parecchie variabili predefinite; saranno descritte di volta in volta quando sarà
       necessario, ed elencate più avanti.

   Record
       Normalmente i record sono separati dal carattere newline.  Si può controllare il  modo  in
       cui i record sono separati assegnando valori alla variabile predefinita RS. Se RS contiene
       un qualsiasi carattere singolo, tale carattere  separa  i  record.  Altrimenti,  se  RS  è
       un'espressione regolare, il testo nell'input che corrisponde a questa espressione regolare
       sarà  il  separatore  di  record.  Tuttavia,  nella  modalità  compatibile  è   preso   in
       considerazione  solo  il  primo carattere della stringa risultante, come separatore. Se RS
       contiene la stringa nulla, i record sono separati da righe vuote. Quando  RS  contiene  la
       stringa  nulla,  il  carattere  newline  ha  sempre  la funzione di separatore di campo in
       aggiunta a quello indicato dalla variabile FS, quale che esso sia.

   Campi
       Ogni volta che gawk legge un record lo spezza in campi, usando il valore  della  variabile
       FS  come  separatore di campo. Se FS è un carattere singolo, i campi sono separati da quel
       carattere. Se FS è la stringa nulla,  ogni  singolo  carattere  diventa  un  campo  a  sé.
       Diversamente, si presume che FS sia un'espressione regolare completa. Nel caso particolare
       in cui FS sia un singolo spazio, i campi sono separati da sequenze di spazi, caratteri  di
       tabulazione  o newline. NOTA: Il valore di IGNORECASE (vedi più avanti) influenza anche il
       modo in cui i campi sono spezzati quando FS è un'espressione regolare,  e  come  i  record
       vengano separati quando RS è un'espressione regolare.

       Se  alla  variabile  FIELDWIDTHS  è  assegnata una lista di numeri separati da spazi, ogni
       campo è considerato di larghezza fissa, e gawk  spezza  il  record  secondo  le  larghezze
       specificate.  Ogni  larghezza  di  campo  può opzionalmente essere preceduta da un valore,
       separato da una virgola, che  specifica  il  numero  di  caratteri  da  saltare  prima  di
       posizionarsi  all'inizio del campo. Il valore di FS è ignorato. Assegnando un nuovo valore
       a FS o a FPAT si annulla l'effetto di FIELDWIDTHS.

       Similmente, se alla variabile FPAT è assegnata una stringa che rappresenta  un'espressione
       regolare, ogni campo è composto di testo che corrisponde a quella espressione regolare. In
       questo caso, l'espressione regolare descrive i campi  stessi,  invece  che  il  testo  che
       separa  i  campi.  Assegnando un nuovo valore a FS o a FIELDWIDTHS si annulla l'effetto di
       FPAT.

       Ogni campo nel record in input può essere individuato dalla sua posizione: $1, $2, e  così
       via.  $0  è  l'intero  record,  compresi  eventuali spazi bianchi iniziali e finali. Non è
       necessario che i campi siano indicati da costanti:

              n = 5
              print $n

       stampa il quinto campo del record in input.

       La variabile NF contiene il numero di campi nel record in input.

       Riferimenti a campi  inesistenti  (cioè  campi  dopo  $NF)  producono  la  stringa  vuota.
       Tuttavia,  l'assegnamento  ad  un  campo  inesistente  (per  esempio  $(NF+2) = 5) provoca
       l'incremento del valore di NF, crea tutti i campi intermedi  assegnando  loro  la  stringa
       nulla,  e  fa sì che il valore di $0 sia ricalcolato utilizzando OFS per separare i campi.
       Riferimenti a campi con indice negativo producono un errore fatale.  Il decremento  di  NF
       provoca  la  perdita dei campi di indice superiore al valore impostato, ed il ricalcolo di
       $0, utilizzando OFS per separare i campi.

       L'assegnamento di un valore a un campo  esistente  provoca  la  ricostruzione  dell'intero
       record  quando  si faccia riferimento a $0. Analogamente, assegnare un valore a $0 provoca
       una nuova divisione del record, creando nuovi valori per i suoi campi.

   Variabili predefinite
       Le variabili predefinite di gawk sono:

       ARGC        Il numero di argomenti da riga di comando (non include le opzioni di gawk o il
                   sorgente del programma).

       ARGIND      L'indice in ARGV del file correntemente in elaborazione.

       ARGV        Vettore  degli argomenti della riga di comando.  Il vettore è indicizzato da 0
                   ad ARGC - 1. La modifica dinamica del contenuto di ARGV può controllare i file
                   usati per i dati.

       BINMODE     Su  sistemi  non-POSIX,  specifica  l'uso della modalità “binaria” per tutti i
                   file I/O.  I valori numerici 1, 2 e 3 specificano che i file di input, i  file
                   di  output  e  tutti  i file, rispettivamente, dovrebbero usare I/O binari.  I
                   valori di stringa "r" e "w" specificano che i  file  di  input  e  i  file  di
                   output,  rispettivamente,  dovrebbero  usare  I/O binari.  I valori di stringa
                   "rw" e "wr"  specificano  che  tutti  i  file  dovrebbero  usare  I/O  binari.
                   Qualsiasi altro valore di stringa è trattato come "rw", ma genera un messaggio
                   di avvertimento.

       CONVFMT     Il formato di conversione dei numeri, quello predefinito è "%.6g".

       ENVIRON     Un  vettore  contenente  i  valori  dell'ambiente  corrente.   Il  vettore   è
                   indicizzato  dalle variabili d'ambiente, e ogni elemento è il valore di quella
                   variabile (per esempio, ENVIRON["HOME"] potrebbe essere "/home/arnold").

                   In modalità POSIX, la modifica di questo vettore non ha effetto  sull'ambiente
                   ereditato  dai programmi che gawk esegue per ridirezione o tramite la funzione
                   system(). Altrimenti, gawk aggiorna il  suo  ambiente  reale  in  modo  che  i
                   programmi che eredita vedano le modifiche.

       ERRNO       Se  ha  luogo  un errore di sistema durante una ridirezione per una getline, o
                   durante una lettura fatta con getline, oppure  in  una  close(),  ERRNO  viene
                   impostato  a  una  stringa  che  descrive  l'errore.  Il valore è passibile di
                   traduzione nelle localizzazioni diverse dall'inglese. Se la stringa  in  ERRNO
                   corrisponde  a  un  errore  di  sistema descritto nella variabile errno(3), il
                   corrispondente valore numerico può essere trovato  in  PROCINFO["errno"].  Per
                   errori non di sistema, l'elemento PROCINFO["errno"] varrà zero.

       FIELDWIDTHS Una  lista  di  dimensioni  di  campo  separate  da  spazi. Se impostato, gawk
                   suddivide l'input secondo campi di larghezza fissa, anziché  usare  il  valore
                   della  variabile  FS  come  separatore  di  campo. Ogni larghezza di campo può
                   opzionalmente essere preceduta da un valore,  separato  da  una  virgola,  che
                   specifica  il  numero di caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio
                   del campo. Si veda Campi, più sopra.

       FILENAME    Il nome del file di input corrente. Se non sono specificati file nella riga di
                   comando,  il  valore  di  FILENAME  è  “-”.  Tuttavia,  FILENAME  è indefinito
                   all'interno della regola BEGIN (a meno che non sia impostato da getline).

       FNR         Il numero di record corrente del file in input corrente.

       FPAT        Un'espressione regolare che descrive il contenuto dei campi in un  record.  Se
                   impostato,  gawk  suddivide  l'input  in  campi,  dove  i  campi corrispondono
                   all'espressione regolare, invece di usare il valore di FS come  separatore  di
                   campo. Si veda Campi, più sopra.

       FS          Il  separatore  di campo, quello predefinito è uno spazio.  Si veda Campi, più
                   sopra.

       FUNCTAB     Un vettore i cui indici e i corrispondenti valori sono  i  nomi  di  tutte  le
                   funzioni definite dall'utente o funzioni di estensione presenti nel programma.
                   NOTA: Si può non usare l'istruzione delete applicandola al vettore FUNCTAB.

       IGNORECASE  Controlla la sensibilità alla distinzione tra maiuscole e minuscole  in  tutte
                   le  espressioni  regolari e nelle operazioni sulle stringhe.  Se IGNORECASE ha
                   un valore  diverso  da  zero,  il  confronto  di  stringhe  e  la  ricerca  di
                   corrispondenze  nei  criteri  di ricerca, la separazione di campi tramite FS e
                   FPAT, la separazione di record tramite RS, la ricerca di corrispondenze  nelle
                   espressioni  regolari  con ~ e !~, e le funzioni predefinite gensub(), gsub(),
                   index(), match(), patsplit(), split(), e sub() ignoreranno tutti la differenza
                   tra  maiuscole e minuscole nelle operazioni con le espressioni regolari. NOTA:
                   Non ha effetto sugli indici dei vettori. Tuttavia, sulle  funzioni  asort()  e
                   asorti() ha effetto.
                   Così,  se  IGNORECASE  è  diverso  da  zero,  /aB/  corrisponde a tutte queste
                   stringhe : "ab", "aB", "Ab" e "AB". Come per tutte le  variabili  di  AWK,  il
                   valore  iniziale  di  IGNORECASE  è  zero,  cosicché tutte le operazioni sulle
                   espressioni regolari e su stringhe normalmente  distinguono  tra  maiuscole  e
                   minuscole.

       LINT        Fornisce   un  controllo  dinamico  dell'opzione  --lint  dall'interno  di  un
                   programma AWK. Quando il valore  è  "vero",  gawk  stampa  avvertimenti  lint.
                   Quando  è  "falso",  no.  I  valori specificabili con l'opzione --lint possono
                   anche essere assegnati alla variabile d'ambiente  LINT,  e  hanno  gli  stessi
                   effetti. Qualsiasi altro valore "vero" stampa solo avvertimenti.

       NF          Il numero di campi nel record corrente.

       NR          Il numero totale di record incontrati finora.

       OFMT        Il formato d'uscita per i numeri, quello predefinito è "%.6g".

       OFS         Il separatore di campi in uscita, normalmente è uno spazio.

       ORS         Il  separatore  di  record  in  uscita,  normalmente la sequenza di fine linea
                   ("newline").

       PREC        La precisione di lavoro di numeri a virgola mobile con precisione  arbitraria,
                   53 [bit] è il valore predefinito.

       PROCINFO    Gli  elementi  di  questo  vettore  forniscono  accesso  alle informazioni sul
                   programma  AWK in esecuzione. Su alcuni sistemi, ci  possono  essere  elementi
                   nel  vettore,  da  "gruppo1"  a  "gruppon" per qualsiasi n, che è il numero di
                   gruppi supplementari che ha il processo. Usare l'operatore in  per  verificare
                   la   presenza  di  questi  elementi.  I  seguenti  elementi  sono  sicuramente
                   disponibili:

                   PROCINFO["argv"]     Gli argomenti sulla riga di comando come  sono  visti  da
                                        gawk  a livello di linguaggio C. Gli indici partono dallo
                                        zero.

                   PROCINFO["egid"]     Il valore della chiamata di sistema getegid(2).

                   PROCINFO["errno"]    Il  valore  di  errno(3)  quando  ERRNO  è  impostato  al
                                        messaggio di errore associato.

                   PROCINFO["euid"]     Il valore della chiamata di sistema geteuid(2).

                   PROCINFO["FS"]       "FS"  se  la separazione in campi con FS è attiva, "FPAT"
                                        se  la  separazione  in  campi   con   FPAT   è   attiva,
                                        "FIELDWIDTHS"  se la separazione in campi con FIELDWIDTHS
                                        è  attiva,  o  "API"  se  la  separazione  in  campi  con
                                        l'analizzatore di input API è attiva.

                   PROCINFO["gid"]      Il valore della chiamata di sistema getgid(2).

                   PROCINFO["identifiers"]
                                        Un  sottovettore,  avente come indici i nomi di tutti gli
                                        identificatori usati  nel  testo  del  programma  AWK.  I
                                        valori   indicano   quello   che   gawk   conosce   degli
                                        identificatori  dopo  aver  finito   di   analizzare   il
                                        programma;  essi non sono aggiornati durante l'esecuzione
                                        del  programma.  Per  ogni  identificatore,   il   valore
                                        dell'elemento è uno fra questi:

                                        "array"     L'identificatore è un vettore.

                                        "builtin"   L'identificatore è una funzione predefinita.

                                        "extension" L'identificatore è una funzione di estensione
                                                    caricata con @load o --load.

                                        "scalar"    L'identificatore è uno scalare.

                                        "untyped"   L'identificatore non è classificato (potrebbe
                                                    essere  usato  come  scalare  o come vettore,
                                                    gawk ancora non lo sa).

                                        "user"      L'identificatore  è  una  funzione   definita
                                                    dall'utente.

                   PROCINFO["pgrpid"]   Il valore della chiamata di sistema getpgrp(2).

                   PROCINFO["pid"]      Il valore della chiamata di sistema getpid(2).

                   PROCINFO["platform"] Una  stringa che indica la piattaforma sulla quale gawk è
                                        stato  compilato.   Può  essere  una  delle   alternative
                                        seguenti:

                                        "djgpp", "mingw"
                                               Microsoft   Windows,  compilato  tramite  DJGPP  o
                                               MinGW, rispettivamente.

                                        "os2"  OS/2.

                                        "posix"
                                               GNU/Linux, Cygwin, Mac OS  X,  e  i  sistemi  Unix
                                               precedenti.

                                        "vms"  OpenVMS o Vax/VMS.

                   PROCINFO["ppid"]     Il valore della chiamata di sistema getppid(2).

                   PROCINFO["strftime"] La   stringa   di   formato   data/ora   predefinita  per
                                        strftime(). Cambiandone il valore cambia  anche  il  modo
                                        con  cui  strftime() visualizza i valori di data e ora se
                                        chiamata senza specificare argomenti.

                   PROCINFO["uid"]      Il valore della chiamata di sistema getuid(2).

                   PROCINFO["version"]  La versione di gawk.

                   I seguenti elementi sono  presenti  se  è  disponibile  il  caricamento  delle
                   estensioni dinamiche.

                   PROCINFO["api_major"]
                          La versione principale dell'estensione API.

                   PROCINFO["api_minor"]
                          La versione secondaria dell'estensione API.

                   I  seguenti  elementi sono disponibili se il supporto MPFR è statocompilato in
                   gawk:

                   PROCINFO["gmp_version"]
                          La versione della libreria GNU GMP usata per il supporto ai numeri  con
                          precisione arbitraria in gawk.

                   PROCINFO["mpfr_version"]
                          La versione della libreria GNU MPFR usata per il supporto ai numeri con
                          precisione arbitraria in gawk.

                   PROCINFO["prec_max"]
                          La massima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i numeri a
                          virgola mobile con precisione arbitraria.

                   PROCINFO["prec_min"]
                          La  minima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i numeri a
                          virgola mobile con precisione arbitraria.

                   I seguenti elementi possono essere impostati da un programma per  cambiare  il
                   comportamento di gawk:

                   PROCINFO["NONFATAL"]
                          Se  presente,  gli errori di I/O per tutte le ridirezioni diventano non
                          fatali.

                   PROCINFO["nome", "NONFATAL"]
                          Rende gli errori relativi a nome non fatali.

                   PROCINFO["comando", "pty"]
                          Usa una pseudo-tty per  una  comunicazione  bidirezionale  con  comando
                          invece di impostare due "pipe" unidirezionali.

                   PROCINFO["input", "READ_TIMEOUT"]
                          Il  tempo  massimo a disposizione in millisecondi per leggere i dati da
                          input, dove input è una stringa di ridirezione o un nome di  file.   Un
                          valore di zero o o minore di zero significa nessun limite di tempo.

                   PROCINFO["input", "RETRY"]
                          Se  un errore di I/O non fatale si verifica leggendo dati da un file di
                          input, e questo elemento di  vettore  esiste,  getline  restituisce  -2
                          invece  di restituire il valore previsto di -1 e di configurare l'input
                          in modo da non fornire ulteriori dati. Un errore di I/O non  fatale  si
                          verifica  quando  errno(3)  ha  il  valore EAGAIN, EWOULDBLOCK, EINTR o
                          ETIMEDOUT.  Questo   può   tornare   utile   nel   caso   si   utilizzi
                          PROCINFO["input", "READ_TIMEOUT"] o in situazioni in cui un descrittore
                          di file è stato configurato in modo da non bloccarsi in caso di errore.

                   PROCINFO["sorted_in"]
                          Se questo elemento esiste in PROCINFO, il suo valore controlla l'ordine
                          in  cui  gli  elementi  del  vettore sono attraversati nei cicli for. I
                          valori supportati sono "@ind_str_asc", "@ind_num_asc", "@val_type_asc",
                          "@val_str_asc",   "@val_num_asc",   "@ind_str_desc",   "@ind_num_desc",
                          "@val_type_desc", "@val_str_desc", "@val_num_desc", and "@unsorted". Il
                          valore  può  essere  anche  il  nome  (come  stringa)  di una qualsiasi
                          funzione di confronto definita nel seguente modo:

                               function cmp_func(i1, v1, i2, v2)

                          dove i1 e i2 sono gli indici, e v1 e v2 sono  i  valori  corrispondenti
                          dei  due  elementi  che  si stanno confrontando. Dovrebbe restituire un
                          numero minore, uguale o maggiore di 0, a seconda di come devono  essere
                          ordinati gli elementi del vettore.

       ROUNDMODE   La  modalità  di  arrotondamento  da  usare  per  operazioni  sui  numeri  con
                   precisione arbitraria, quella  predefinita  è  "N"  (IEEE-754  roundTiesToEven
                   mode). Sono accettati i valori:

                   "A" o "a"
                          per  arrotondamento  lontano  da zero (per eccesso). Questi valori sono
                          disponibili solo se la versione della libreria GNU  MPFR  supporta  gli
                          arrotondamenti lontano da zero.

                   "D" o "d"  per roundTowardNegative.

                   "N" o "n"  per roundTiesToEven.

                   "U" o "u"  per roundTowardPositive.

                   "Z" o "z"  per roundTowardZero.

       RS          Il separatore di record in input (se non specificato è "newline").

       RT          Il  terminatore  di  record.  Gawk  pone  RT  uguale  al  testo  in  input che
                   corrisponde al carattere o alla espressione regolare indicati in RS.

       RSTART      L'indice del primo carattere trovato da match(),  oppure  0  se  non  ci  sono
                   corrispondenze (questo implica che gli indici dei caratteri inizino da uno).

       RLENGTH     La  lunghezza  della  stringa  trovata  da  match();  oppure -1 se non ci sono
                   corrispondenze.

       SUBSEP      La stringa usata per separare indici multipli negli elementi  di  un  vettore,
                   quella predefinita è "\034".

       SYMTAB      Un  vettore i cui indici sono i nomi di tutti i vettori e le variabili globali
                   attualmente definite presenti nel programma.  Il vettore può essere usato  per
                   l'accesso indiretto in lettura e scrittura del valore di una variabile:

                        foo = 5 SYMTAB["foo"] = 4 print foo    # stampa 4

                   La funzione typeof() può essere usata per controllare se un elemento in SYMTAB
                   è un vettore. Non è possibile usare l'istruzione delete per il vettore  SYMTAB
                   e neppure impostare elementi il cui indice non sia un nome di variabile.

       TEXTDOMAIN  Il  dominio  di  testo  del  programma  AWK  ; usato per trovare le traduzioni
                   localizzate delle stringhe del programma.

   Array
       I vettori hanno per indice un'espressione tra parentesi quadre ([ e ]). Se l'espressione è
       formata  da  una  lista di espressioni (expr, expr ...) l'indice del vettore è una stringa
       ottenuta concatenando i valori (stringa) di ogni espressione, separati  dal  valore  della
       variabile  SUBSEP.  Questa  modalità  è  usata per simulare vettori multidimensionali. Per
       esempio:

              i = "A"; j = "B"; k = "C"
              x[i, j, k] = "hello, world\n"

       assegna la stringa "hello, world\n" all'elemento del vettore x  che  è  indicizzato  dalla
       stringa  "A\034B\034C".   In  AWK,  tutti  i vettori sono associativi, cioè indicizzati da
       valori di tipo stringa.

       L'operatore speciale in può essere usato per controllare se un vettore contiene  un  certo
       valore come indice.

              if (val in vettore)      print vettore[val]

       Se il vettore ha indici multipli, si usi (i, j) in vettore.

       Il  costrutto  in può anche essere usato in un ciclo for per iterare su tutti gli elementi
       di un vettore. Comunque,  il costrutto (i, j) in vettore funziona  solo  nelle  verifiche,
       non nei cicli for.

       Un  elemento  di  un  vettore  può essere cancellato con l'istruzione delete. L'istruzione
       delete può anche essere usata per cancellare  l'intero  contenuto  di  un  vettore,  basta
       specificare il nome del vettore stesso senza indici.

       gawk  supporta  veri  vettori  multidimensionali.   Non  richiede  che  tali vettori siano
       “rettangolare” come in C or C++. Per esempio:

              a[1] = 5 a[2][1] = 6 a[2][2] = 7

       Si potrebbe aver necessità di dire a gawk che un elemento di un vettore  è  in  realtà  un
       sottovettore  per  usarlo  dove  gawk  si  aspetta di trovare un vettore (come nel secondo
       argomento di split()).  Si  può  fare  questo  creando  un  elemento  nel  sottovettore  e
       cancellandolo poi con l'istruzione delete.

   Spazi-dei-nomi
       Gawk fornisce una semplice funzionalità, namespace, (spazio-dei-nomi) per ovviare al fatto
       che tutte le variabili in AWK sono globali.

       Un nome qualificato consiste di due identificativi semplici, congiunti da  una  coppia  di
       due  punti  (::).  Il  primo dei due identificativi designa lo spazio-dei-nomi (namespace)
       mentre il secondo è il nome della variabile al suo interno. Tutti  i  nomi  semplici  (non
       qualificati)  sono  considerati  come  appartenenti  allo  spazio-dei-nomi  “corrente”; lo
       spazio-dei-nomi predefinito ha nome awk. Comunque, gli  identificativi  i  cui  nomi  sono
       composti  solo  da  lettere maiuscole, vengono sempre considerati come facenti parte dello
       spazio-dei-nomi awk, anche se lo spazio-dei-nomi corrente è diverso da quello predefinito.

       Si può cambiare lo spazio-dei-nomi corrente tramite la direttiva @namespace "nome".

       I nomi delle funzioni interne predefinite non  possono  essere  usati  come  nomi  di  uno
       spazio-dei-nomi.   I nomi di ulteriori funzioni, fornite da gawk possono essere usati come
       nomi di uno spazio-dei-nomi o come semplici identificativi in  altri  spazi-dei-nomi.  Per
       ulteriori dettagli, vedere GAWK: Effective AWK Programming.

   Notazione e conversione delle variabili
       Le  variabili e i campi possono essere numeri (in virgola mobile), stringhe, o entrambe le
       cose. Possono anche essere espressioni regolari. Come sia interpretato il  valore  di  una
       variabile  dipende dal contesto. In un'espressione numerica, sarà trattato come un numero;
       usato come stringa, sarà trattato come tale.

       Per far trattare una variabile come numero, le si  sommi  zero;  per  ottenere  che  venga
       trattata come come stringa, le si concateni la stringa nulla.

       Le  variabili non inizializzate hanno sia il valore numerico zero che il valore di stringa
       "" (la stringa nulla, o vuota).

       Quando una stringa deve essere convertita in un numero,  la  conversione  è  compiuta  con
       strtod(3).  I  numeri  sono  convertiti a stringhe usando sprintf(3) col valore di CONVFMT
       come stringa di formato ed il valore numerico della variabile  come  argomento.  Tuttavia,
       anche  se  tutti  i  numeri  in  AWK  sono  in virgola mobile ("float"), i valori privi di
       decimali sono sempre convertiti in numeri interi.  Così, dati

              CONVFMT = "%2.2f" a = 12 b = a ""

       la variabile b ha un valore di tipo stringa di "12" e non "12.00".

       NOTA: Quando si opera in  modalità  POSIX  (come  con  l'opzione  --posix),  bisogna  fare
       attenzione  che  le impostazioni per la localizzazione possono interferire col modo in cui
       sono trattati i numeri decimali: il separatore decimale dei numeri  che  si  forniscono  a
       gawk  deve  essere  conforme  a quello che si aspetta la localizzazione in uso, che sia un
       punto (.) o una virgola (,).

       Gawk esegue i  confronti  nel  modo  seguente:  Se  due  variabili  sono  numeriche,  sono
       confrontate  numericamente.  Se una è numerica e l'altra è una stringa interpretabile come
       “stringa numerica,” sono pure confrontate numericamente. Negli altri casi,  gli  eventuali
       valori  numerici  sono  convertiti  in  stringhe, ed è eseguito un confronto tra stringhe.
       Ovviamente, due stringhe sono confrontate come stringhe.

       Si noti che le costanti stringa, come "57", non sono stringhe numeriche, ma solo  costanti
       stringa.   L'idea  di “stringa numerica” si applica solo ai campi, all'input di getline, a
       FILENAME, agli elementi di ARGV di ENVIRON, ed agli  elementi  di  un  vettore  creato  da
       split()  o  da  patsplit()  che abbiano le caratteristiche di una stringa numerica. L'idea
       fondamentale è che i dati immessi dall'utente, e solo essi, se risultano essere  numerici,
       saranno trattati come numeri.

   Costanti ottali ed esadecimali
       Nel codice sorgente del programma si possono usare costanti ottali ed esadecimali in stile
       C. Per esempio, il valore ottale 011 è uguale al decimale 9, e il valore esadecimale  0x11
       è uguale al decimale 17.

   Costanti di tipo stringa
       Le  costanti  stringa  in  AWK  sono sequenze di caratteri racchiusi tra doppi apici (come
       "valore").  All'interno delle stringhe, sono riconosciute alcune sequenze  di  protezione,
       come in in C.  Queste sono:

       \\   Una barra inversa letterale.

       \a   Il carattere “alert”; in genere il carattere ASCII BEL.

       \b   Tasto di cancellazione all'indietro (backspace).

       \f   Salto pagina (form-feed).

       \n   Nuova riga (newline).

       \r   Ritorno carrello (CR).

       \t   Tabulazione orizzontale.

       \v   Tabulazione verticale.

       \xcifre_esa
            Il  carattere rappresentato dalla stringa di cifre esadecimali dopo la \x. Fino a due
            cifre esadecimali che seguono sono considerate parte della  sequenza  di  protezione.
            Per esempio, "\x1B" è il carattere ASCII ESC (escape).

       \ddd Il  carattere  rappresentato da una sequenza di 3 cifre ottali. Per esempio, "\033" è
            il carattere ASCII ESC (escape).

       \c   Il carattere letterale c.

       In modalità compatibile, i caratteri rappresentati da sequenze  di  protezione  ottali  ed
       esadecimali  sono  trattati  letteralmente, se usati in costanti costituite da espressioni
       regolari.  Così, /a\52b/ è equivalente a /a\*b/.

   Costanti di tipo Regexp
       Una costante di tipo espressione regolare è una sequenza di caratteri racchiusa tra  barre
       (come /valore/). Come stabilire una corrispondenza con un'espressione regolare è descritto
       in maniera più dettagliata più avanti; vedere Espressioni regolari.

       Le sequenze di protezione descritte sopra si possono usare anche all'interno  di  costanti
       che  sono espressioni regolari (p.es., /[ \t\f\n\r\v]/ corrisponde a tutti i caratteri non
       stampabili [bianchi]).

       Gawk  consente  anche  di  usare  costanti  formate  da  espressioni  regolari  fortemente
       tipizzate.  I  nome  di  tali  costanti  sono preceduti da un simbolo @ (così: @/valore/).
       Queste costanti possono essere assegnare a scalari (variabili, elementi di un  vettore)  e
       passate  a  funzione definite dall'utente. Le variabili il cui valore è stato assegnato in
       questo modo hanno come tipo quello di variabili di espressioni regolari.

CRITERI DI RICERCA E AZIONI

       AWK è un linguaggio che procede per righe.  Il criterio va  a  inizio  riga,  l'azione  lo
       segue.   Le  istruzioni dell'azione sono racchiuse tra { e }. Sia il criterio che l'azione
       possono mancare ma, naturalmente, non entrambi. Se manca il criterio, l'azione è  eseguita
       per ogni record in input. Omettere invece l'azione equivale a specificare

              { print }

       ossia stampare l'intero record.

       I  commenti cominciano col carattere #, e continuano fino a fine riga. Si possono separare
       le istruzioni con righe vuote. Un'istruzione finisce normalmente alla fine della  riga,  a
       meno  che  non  termini  con  una virgola, {, ?, :, &&, o ||. Anche le istruzioni in righe
       terminanti con do o else continuano automaticamente  alla  riga  successiva.  Negli  altri
       casi,  un'istruzione  può continua sulla riga successiva se termina con “\”, nel qual caso
       il "newline" è ignorato. Comunque, un “\” che venga dopo un carattere # non è speciale.

       Si possono scrivere più istruzioni sulla  stessa  riga  separandole  con  “;”.  Questo  si
       applica  sia  alle istruzioni all'interno di un'azione (il caso più comune), sia ai gruppi
       criterio-azione stessi.

   Criteri di ricerca
       I criteri di ricerca di AWK possono assumere le forme seguenti:

              BEGIN
              END
              BEGINFILE
              ENDFILE
              /espressione regolare/
              espressione di relazione
              criterio && criterio
              criterio || criterio
              criterio ? criterio : criterio
              (criterio)
              ! criterio
              criterio1, criterio2

       BEGIN e END sono due tipi speciali di criteri di ricerca, che non dipendono  dai  dati  in
       input.  Le azioni di tutti i criteri di ricerca BEGIN sono unite insieme, come se tutte le
       istruzioni fossero scritte in un'unica regola BEGIN, e sono eseguite prima che  sia  letto
       qualsiasi input. Allo stesso modo, tutte le regole END sono fuse insieme, ed eseguite dopo
       che tutti i dati in input sono terminati o dopo che si  è  incontrata  l'istruzione  exit.
       BEGIN  e  END  non possono essere combinati con altri criteri in espressioni di ricerca. I
       criteri BEGIN e END devono necessariamente essere seguiti dall'indicazione di un'azione.

       BEGINFILE e ENDFILE sono altri criteri speciali le cui azioni sono  eseguite  prima  della
       lettura del primo record di ogni file di input richiamato sulla riga di comando, e dopo la
       lettura dell'ultimo record di ognuno di questi file. All'interno della  regola  BEGINFILE,
       il valore di ERRNO è una stringa vuota se il file è stato aperto con successo. Altrimenti,
       in caso di problemi col file il codice dovrebbe usare nextfile per saltarlo.   Se  non  lo
       fa, gawk emette il solito errore fatale per i file che non possono essere aperti.

       Per  i  criteri  del  tipo  /espressione  regolare/ l'azione associata è eseguita per ogni
       record in input che corrisponde all'espressione regolare. Le espressioni regolari hanno la
       stessa forma di quelle di egrep(1), e sono descritte più avanti.

       In  un'espressione  relazionale  si  può  usare qualsiasi operatore definito nella sezione
       sulla azioni,  più  avanti.   Generalmente  l'espressione  relazionale  è  utilizzata  per
       verificare se certi campi siano individuati da determinate espressioni regolari.

       Gli  operatori  &&, || e ! sono rispettivamente l'AND logico, l'OR logico e il NOT logico.
       Come  i  loro  equivalenti  del  linguaggio  C,  sono   valutati   solo   il   numero   di
       operandistrettamente  necessario  a  decidere  il  risultato,  a  partire  da quello più a
       sinistra ("short-circuit evaluation").  Sono usati per combinare  espressioni  di  ricerca
       più  semplici.   Come  nella  maggior  parte dei linguaggi, si possono usare parentesi per
       cambiare l'ordine di valutazione.

       L'operatore ?: è simile allo stesso operatore in C: se il primo criterio è vero, allora il
       criterio utilizzato per il test è il secondo, altrimenti è il terzo. Dei criteri secondo e
       terzo, ne è valutato sempre solo uno.

       Un'espressione  nella  forma  criterio1,  criterio2  è  detta  criterio  intervallo.  Essa
       individua  tutti  i record a partire da quello che ha corrispondenza con criterio1, fino a
       quello che corrisponde a criterio2, compreso.  Non può essere  combinata  con  alcun'altra
       espressione.

   Espressioni regolari
       Le  espressioni  regolari  sono  del  tipo  esteso che si trova in egrep. Sono composte da
       caratteri secondo le regole seguenti:

       c          Corrisponde al carattere (non speciale) c.

       \c         Corrisponde al carattere c considerato letteralmente.

       .          Corrisponde a qualsiasi carattere, compreso "newline".

       ^          Corrisponde all'inizio di una stringa.

       $          Corrisponde alla fine di una stringa.

       [abc...]   Una lista di caratteri: corrisponde a uno qualsiasi dei  caratteri  abc....  Si
                  possono  includere  intervalli  di  caratteri  separandoli con un trattino. Per
                  aggiungere alla lista il carattere trattino, inserirlo all'inizio o  alla  fine
                  della lista stessa.

       [^abc...]  Una  lista  di  caratteri  negata:  corrisponde  a  qualsiasi carattere eccetto
                  abc....

       r1|r2      Alternativa: corrisponde a r1 oppure a r2.

       r1r2       Concatenazione: corrisponde a r1, e poi r2.

       r+         Corrisponde a una o più r.

       r*         Corrisponde a zero o più r.

       r?         Corrisponde a zero o una r.

       (r)        Raggruppamento: corrisponde a r.

       r{n}
       r{n,}
       r{n,m}     Uno o due numeri racchiusi tra parentesi graffe  indicano  una  espressione  di
                  intervallo.  Se  c'è un numero tra parentesi graffe, l'espressione regolare che
                  precede r è ripetuta n volte. Se  tra  parentesi  graffe  ci  sono  due  numeri
                  separati  da virgola, r è ripetuta da n ad m volte. Se c'è un numero seguito da
                  una virgola, r è ripetuta almeno n volte.

       \y         Corrisponde alla stringa vuota all'inizio o alla fine di una parola.

       \B         Corrisponde alla stringa vuota all'interno di una parola.

       \<         Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una parola.

       \>         Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una parola.

       \s         Corrisponde a qualsiasi spazio vuoto.

       \S         Corrisponde a qualsiasi carattere che non sia uno spazio vuoto.

       \w         Corrisponde a un qualsiasi carattere che possa far parte di  una  parola,  cioè
                  lettere, numeri o trattino basso).

       \W         Corrisponde a un qualsiasi carattere che non possa far parte di una parola.

       \`         Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una stringa.

       \'         Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una stringa.

       Le  sequenze  di  protezione valide all'interno delle costanti stringa (vedere Costanti di
       tipo stringa) sono ammesse anche nelle espressioni regolari.

       Le classi di caratteri sono una nuova funzionalità introdotta nello standard  POSIX.   Una
       classe di caratteri è una speciale notazione per indicare liste di caratteri accomunati da
       uno specifico attributo, dove però i caratteri veri e propri  possono  variare  a  seconda
       della  nazione  e del set di caratteri.  Per esempio, la nozione di "carattere alfabetico"
       valida negli Stati Uniti è diversa da quella valida in Francia.

       Una classe di caratteri è ammessa solo all'interno delle parentesi quadre di una lista  di
       caratteri di una espressione regolare. Le classi di caratteri si rappresentano con [:, una
       parola chiave indicante la classe, e :]. Queste sono le classi di caratteri definite dallo
       standard POSIX:

       [:alnum:]  Caratteri alfanumerici.

       [:alpha:]  Caratteri alfabetici.

       [:blank:]  Caratteri "spazio" e "tab".

       [:cntrl:]  Caratteri di controllo.

       [:digit:]  Caratteri numerici.

       [:graph:]  Caratteri che siano sia stampabili che visibili (uno spazio è stampabile ma non
                  visibile, mentre a è entrambe le cose).

       [:lower:]  Caratteri alfabetici minuscoli.

       [:print:]  Caratteri stampabili (cioè caratteri che non siano di controllo).

       [:punct:]  Caratteri di punteggiatura (cioè caratteri che non siano né lettere, né  cifre,
                  né caratteri di controllo, né caratteri di spaziatura).

       [:space:]  Caratteri  di  spaziatura  (come lo spazio, "tab", "formfeed", per citarne solo
                  alcuni).

       [:upper:]  Caratteri alfabetici maiuscoli.

       [:xdigit:] Cifre esadecimali.

       Per fare un esempio, prima  dell'introduzione  dello  standard  POSIX  si  sarebbe  dovuto
       scrivere  /[A-Za-z0-9]/  per  individuare  caratteri  alfanumerici.   Qualora  il  set  di
       caratteri vigente avesse compreso  altri  caratteri  alfanumerici,  l'espressione  non  li
       avrebbe  riconosciuti,  e  se  il  set di caratteri fosse rappresentato in modo diverso da
       ASCII, non sarebbero riconosciuti neanche i caratteri alfanumerici ASCII. Con le classi di
       caratteri POSIX, si può scrivere /[[:alnum:]]/, che troverà corrispondenza con i caratteri
       alfabetici e numerici previsti dal set di caratteri in uso, qualunque esso sia.

       Nelle liste di caratteri possono comparire  due  sequenze  speciali  aggiuntive.  Esse  si
       applicano  ai  set di caratteri non ASCII, i quali possono comprendere sia simboli singoli
       (chiamati elementi di collazione) rappresentati da più di  un  carattere,  sia  gruppi  di
       caratteri  tra  loro equivalenti ai fini della collazione o dell'ordinamento. Per esempio,
       in francese una “e” semplice ed una “`” con l'accento grave sono equivalenti.

       Simboli di collazione
              Un simbolo di collazione è un  elemento  di  confronto  costituito  da  più  di  un
              carattere  racchiuso  tra  [. e .]. Per esempio, se ch è un elemento di collazione,
              allora  [[.ch.]]  è  l'espressione  regolare  che  lo  individua,  mentre  [ch]   è
              un'espressione regolare che individua o il carattere c o il carattere h.

       Classi di Equivalenza
              Una  classe  di equivalenza è un nome, dipendente dalla localizzazione, associato a
              una lista di caratteri tra loro equivalenti.  Il nome è racchiuso tra [= e =].  Per
              esempio,  il nome e potrebbe essere usato per rappresentare globalmente i caratteri
              “e”, “\*(rq', ed “`”. In questo caso, [[=e]] è un'espressione regolare  compatibile
              con uno qualsiasi dei caratteri e, , ed e`.

       Queste  funzionalità sono molto apprezzabili quando la lingua corrente non è l'inglese. Le
       funzioni di libreria che gawk usa nella valutazione di  espressioni  regolari  riconoscono
       attualmente solo le classi di caratteri POSIX, non i simboli di collazione né le classi di
       equivalenza.

       Gli operatori \y, \B, \<, \>, \s, \S, \w, \W, \` ed \'  sono  specifici  di  gawk;  queste
       estensioni  sono  possibili  grazie  alle  facilitazioni derivanti dall'uso della libreria
       "regexp" di GNU.

       Quelle che seguono sono le opzioni  della  riga  di  comando  che  controllano  come  gawk
       interpreta i caratteri nelle espressioni regolari.

       Nessuna opzione
              In  assenza  di  indicazioni,  gawk  mette  a  disposizione  tutte le facilitazioni
              caratteristiche delle espressioni regolari POSIX e degli  operatori  GNU  descritti
              più sopra.

       --posix
              Sono  riconosciute  solo  le espressioni regolari POSIX, non gli operatori GNU (per
              esempio, \w individua il carattere w).

       --traditional
              Le espressioni regolari sono valutate secondo le regole del  tradizionale  awk  per
              UNIX.   Gli  operatori  GNU  non hanno un significato speciale, e le espressioni di
              intervallo non sono  disponibili.  I  caratteri  descritti  da  sequenze  ottali  o
              esadecimali  sono  trattati  letteralmente, anche se rappresentano metacaratteri di
              espressioni regolari.

       --re-interval
              Sono  permesse  le  espressioni  di  intervallo,  anche  se  è  stato   specificato
              --traditional.

   Azioni
       Le  istruzioni  di  azione  sono  racchiuse  tra  parentesi graffe, { e }. L'insieme delle
       istruzioni di azione è formato dalle solite istruzioni  di  assegnamento,  condizionali  e
       iterative  presenti  nella  maggior  parte  dei linguaggi.  Gli operatori, le strutture di
       controllo e le istruzioni di input/output ricalcano quelli corrispondenti  nel  linguaggio
       C.

   Operatori
       Gli operatori di AWK, in ordine decrescente di precedenza, sono

       (...)       Raggruppamento

       $           Riferimento a campi.

       ++ --       Incremento e decremento, sia prefisso che suffisso.

       ^           Elevamento   a   potenza   (si  può  anche  usare  **  al  suo  posto,  e  **=
                   nell'assegnamento con operatore).

       + - !       Più e meno unari, e negazione logica.

       * / %       Moltiplicazione, divisione e resto della divisione.

       + -         Addizione e sottrazione.

       space       Concatenazione di stringhe.

       |   |&      I/O proveniente dall'output di comandi [pipe] per getline, print e printf.

       < > <= >= == !=
                   I normali operatori di relazione.

       ~ !~        Corrispondenza tra espressioni regolari, e nessuna corrispondenza.  NOTA:  Non
                   usare  un'espressione regolare costante (/foo/) come operando di sinistra di ~
                   o  !~.  Usare  un'espressione  regolare  solo   come   operando   di   destra.
                   L'espressione  /foo/  ~  exp  equivale  a  richiedere (($0 ~ /foo/) ~ exp). Di
                   solito non è questo, quel che si vorrebbe.

       in          Controllo di appartenenza a un vettore.

       &&          AND logico.

       ||          OR logico.

       ?:          L'espressione  condizionale  in   stile   C.    Ha   la   forma   espressione1
                   ?espressione2:    espressione3.    Se   espressione1   è   vera,   il   valore
                   dell'espressione è espressione2, altrimenti è  espressione3.  Viene  calcolata
                   solo una delle due espressioni espressione2 ed espressione3.

       = += -= *= /= %= ^=
                   Assegnamento.  Sono  permessi  sia  l'assegnamento assoluto (var = valore) che
                   quello con operatore (le altre forme).

   Istruzioni di controllo
       Le istruzioni di controllo sono le seguenti:

              if (condizione) istruzione [ else istruzione ]
              while (condizione) istruzione
              do istruzione while (condizione)
              for (espressione1; espressione2; espressione3) istruzione
              for (var in vettore) istruzione
              break
              continue
              delete vettore[indice]
              delete vettore
              exit [ espressione ]
              { istruzioni }
              switch (espressione) { case valore|espressione_regolare : istruzione ... [ default: istruzione ]
              }

   Istruzioni di I/O
       Le istruzioni di input/output sono le seguenti:

       close(file [, come])  Chiude un file, una pipe o un coprocesso. Il  parametro  facoltativo
                             come  dovrebbe  essere  usato  solo per chiudere un'estremità di una
                             pipe bi-direzionale aperta con un coprocesso. Il  valore  dev'essere
                             una stringa, o "to" o "from".

       getline               Imposta  $0 usando la successiva riga di input; imposta NF, NR, FNR,
                             RT.

       getline <file         Imposta $0 usando la successiva riga di file; imposta NF, RT.

       getline variabile     Imposta variabile dalla successiva riga di input; imposta  NR,  FNR,
                             RT.

       getline variabile <file
                             Imposta variabile dalla successiva riga di file; imposta RT.

       comando | getline [variabile]
                             Esegue  comando  dirigendo  l'output  [del  comando]  o  in  $0 o in
                             variabile, come sopra, e RT.

       comando |& getline [variabile]
                             Esegue comando come un coprocesso dirigendo l'output [del comando] o
                             in  $0  o  in  variabile,  come  sopra,  e  RT.  I  coprocessi  sono
                             un'estensione gawk. (Il comando può anche essere un socket.   Vedere
                             la sottosezione Nomi di file speciali, più avanti.)

       next                  Cessa   l'elaborazione  della  riga  di  input  corrente.  Legge  la
                             successiva riga di input, e l'elaborazione ricomincia a partire  dal
                             primo  criterio  di  ricerca  del  programma AWK. Se non ci sono più
                             righe in input, gawk  esegue  i  comandi  di  ogni  regola  END,  se
                             presenti.

       nextfile              Cessa  l'elaborazione  del file di input corrente.  La prossima riga
                             letta proverrà dal file di input  successivo.  Aggiorna  FILENAME  e
                             ARGIND,  reimposta  FNR  a  1,  e  l'elaborazione riprende dal primo
                             criterio di ricerca del programma AWK. Se non ci sono più  righe  in
                             input,  gawk  esegue  i  comandi  di  ogni regola ENDFILE ed END, se
                             presenti.

       print                 Stampa il record corrente. Alla fine  della  riga  in  output  viene
                             aggiunto il valore della variabile ORS.

       print lista-espressioni
                             Stampa  le  espressioni  indicate.  Ogni  espressione è separata dal
                             valore della variabile OFS. La  riga  prodotta  termina  col  valore
                             della variabile ORS.

       print lista-espressioni >file
                             Stampa  le espressioni indicate su file. Ogni espressione è separata
                             dal valore della variabile OFS. La riga prodotta termina col  valore
                             della variabile ORS.

       printf fmt, lista-espressioni
                             Stampa secondo formato. Vedere 'istruzione printf, più avanti.

       printf fmt, lista-espressioni >file
                             Stampa secondo formato su file.

       system(riga-di-comando)
                             Esegue  il  comando  riga-di-comando,  e  ne  restituisce  il valore
                             d'uscita. (può non essere disponibile  sui  sistemi  non-POSIX).  Si
                             veda  GAWK:  Effective  AWK  Programming  per tutti i dettagli sullo
                             stato d'uscita.

       fflush([file])        Scarica il contenuto di tutti i buffer associati ai file o alle pipe
                             aperti  in scrittura file. Se file non è specificato o ha per valore
                             la stringa nulla, l'operazione è eseguita su tutti i file e le  pipe
                             aperti in scrittura.

       Sono permessi anche altri tipi di ridirezione in scrittura per print e printf.

       print ... >> file
              Aggiunge l'output alla fine di file.

       print ... | comando
              Scrive su una pipe.

       print ... |& comando
              Invia  dati  a  un  coprocesso o a un socket. (Vedere anche la sottosezione Nomi di
              file speciali, più avanti).

       Il comando getline restituisce 1 se tutto va bene, zero in caso di fine file, e -1 in caso
       di errore. Se il valore di errno(3) indica che l'operazione di I/O può essere ritentata, e
       PROCINFO["input", "RETRY"] è stato impostato, viene restituito il valore -2 invece che  -1
       e  ulteriori  chiamate  a getline possono essere effettuate. A fronte di un errore ERRNO è
       impostato a una stringa che descrive il problema.

       NOTA: L'insuccesso nell'apertura di un socket bidirezionale genera un  errore  non  fatale
       che viene restituito alla funzione chiamante.  Se si sta usando una pipe, un coprocesso, o
       un socket per alimentare la getline, o da print o printf all'interno di un ciclo, si  deve
       usare  close()  per  creare  una  nuova  istanza  del comando o del socket. AWK non chiude
       automaticamente pipe, socket, o coprocessi quando questi restituiscono EOF.

   L'istruzione printf
       Le versioni di AWK dell'istruzione printf e della funzione  sprintf()  (vedi  più  avanti)
       accettano i seguenti formati di richiesta conversione:

       %a, %A  Un  numero  a  virgola  mobile nel formato [-]0xh.hhhhp+-dd (formato esadecimale a
               virgola mobile di C99). Per %A, si usano  lettere  maiuscole  invece  che  lettere
               minuscole.

       %c      Un  singolo  carattere. Se l'argomento usato per %c è numerico, è considerato come
               un carattere e stampato. Altrimenti, si suppone che l'argomento sia una stringa, e
               ne è stampato solo il primo carattere.

       %d, %i  Un numero decimale (solo la sua parte intera).

       %e, %E  Un  numero  in  virgola mobile nella forma [-]d.dddddde[+-]dd. Il formato %E usa E
               anziché e.

       %f, %F  Un numero in virgola mobile nella forma [-]ddd.dddddd. Se la libreria  di  sistema
               lo  supporta,  il  formato  %F  è  pure  disponibile.  Si comporta come %f, ma usa
               lettere maiuscole per i valori speciali “non un numero” e “infinito”. Se %F non  è
               disponibile gawk usa %f.

       %g, %G  Usa  la  conversione  %e  o %f, (la più corta delle due), sopprimendo gli zeri non
               significativi. Il formato %G usa %E invece che %e.

       %o      Un numero ottale senza segno (anche questo intero).

       %u      Un numero decimale senza segno (pure questo intero).

       %s      Una stringa di caratteri.

       %x, %X  Un numero esadecimale senza segno (un intero). Il formato %X usa ABCDEF invece  di
               abcdef.

       %%      Un singolo carattere %; non c'è alcuna conversione di argomenti.

       Alcuni  ulteriori parametri facoltativi possono comparire fra il % e la lettera che indica
       il tipo di visualizzazione richiesta:

       count$ Usa l'argomento n-esimo a questo punto della  formattazione.  Questo  è  detto  uno
              specificatore  posizionale  ed  è  pensato  per usato principalmente nelle versioni
              tradotte delle stringhe di formattazione, non nel testo originale  [normalmente  in
              inglese] di un programma AWK. Si tratta di un'estensione gawk.

       -      L'espressione va allineata a sinistra all'interno del proprio campo.

       space  Nelle  conversioni  numeriche,  inserire uno spazio prima dei valori positivi, e un
              segno "meno" prima di quelli negativi.

       +      Il segno "più" usato prima del modificatore di dimensione (vedi più avanti)  indica
              che  nelle  conversioni numeriche il segno deve essere sempre presente, anche se il
              valore da riportare è positivo. + annulla l'effetto del modificatore "spazio".

       #      Usa una “forma alternativa” per  alcune  lettere  di  controllo.  Associato  a  %o,
              aggiunge  uno zero iniziale. Con %x, e %X, aggiunge all'inizio rispettivamente 0x o
              0X in caso di valore diverso da zero. Con %e, %E, %f e %F,  il  risultato  conterrà
              sempre  il separatore decimale. Con %g, e %G, gli zeri in coda non sono rimossi dal
              risultato.

       0      Uno 0 (zero) iniziale svolge una funzione di flag, per indicare che  l'output  deve
              essere  preceduto da zeri anziché da spazi. Questo vale solo per i formati numerici
              in output. Questo flag ha effetto solo quando la larghezza del campo è maggiore  di
              quella necessaria a contenere il valore da stampare.

       '      Un  apice  semplice  chiede a gawk di inserire il separatore delle migliaia proprio
              della localizzazione, come pure di  usare  il  separatore  decimale  proprio  della
              localizzazione  per  i  numeri  in  virgola  mobile.  È richiesto che la libreria C
              supporti  correttamente  la  localizzazione  e  che  questa  sia   stata   definita
              correttamente.

       width  Il  numero  dovrebbe  occupare  questo  numero  di  byte.   Il numero è normalmente
              preceduto da spazi.  In presenza del flag 0, è invece preceduto da zeri.

       .prec  Un numero indicante la precisione da utilizzare nella stampa. Con i formati %e, %E,
              %f  e  %F,  specifica  il  numero  di  cifre  che  dovranno  comparire a destra del
              separatore decimale. Con i formati %g, e %G, specifica il massimo numero  di  cifre
              significative.  Con  i formati %d, %i, %o, %u, %x, e %X, specifica il numero minimo
              di cifre da stampare.  Per il formato %s, specifica il massimo numero di  caratteri
              della stringa che dovrebbero essere stampati.

       La  definizione  dinamica  di  ampiezza e prec prevista dalle funzioni printf() dell'ISO C
       sono supportate. Un * al posto sia di ampiezza che di prec farà sì che i loro valori siano
       presi  dalla  lista  degli argomenti di printf o sprintf(). Per usare uno specificatore di
       posizione con una larghezza o una precisione  dinamica  inserire  il  contatore$  dopo  il
       carattere * nella stringa di formattazione. Per esempio, "%3$*2$.*1$s".

   Nomi di file speciali
       Effettuando  delle  ridirezioni  di  print o printf in un file, o attraverso getline da un
       file, gawk riconosce internamente alcuni nomi di file speciali, che permettono di accedere
       a  descrittori  di  file  già  aperti  ereditati  dal processo genitore di gawk (la shell,
       solitamente). Questi nomi di file possono anche essere usati nella  riga  di  comando  per
       designare dei file di dati.  I nomi di file sono:

       -           Lo standard input.

       /dev/stdin  Lo standard input.

       /dev/stdout Lo standard output.

       /dev/stderr Lo standard error in output.

       /dev/fd/n   Il file associato al descrittore di file aperto n.

       Questi ultimi sono utili in particolare per i messaggi di errore. Per esempio:

              print "Ti è andata male!" > "/dev/stderr"

       laddove, per ottenere lo stesso effetto, si sarebbe stati costretti a scrivere

              print "Ti è andata male!" | "cat 1>&2"

       I  seguenti  nomi  di  file speciali si possono usare con l'operatore |& di coprocesso per
       creare connessioni di rete TCP/IP:

       /inet/tcp/lport/rhost/rport
       /inet4/tcp/lport/rhost/rport
       /inet6/tcp/lport/rhost/rport
              File per una connessione TCP/IP su una porta locale  lport  verso  un  host  remoto
              rhost  sulla porta remota rport. Si usi la porta numero 0 Per permettere al sistema
              di scegliere una porta. Si usi /inet4 per richiedere una connessione IPv4, e /inet6
              per  richiedere  una  connessione IPv6. Specificando semplicemente /inet usa quello
              predefinito  del  sistema  (molto  probabilmente  IPv4).  Si  può  usare  solo  con
              l'operatore bidirezionale di I/O |&.

       /inet/udp/lport/rhost/rport
       /inet4/udp/lport/rhost/rport
       /inet6/udp/lport/rhost/rport
              Come sopra, ma usando porte UDP/IP invece che TCP/IP.

   Funzioni numeriche
       AWK ha le seguenti funzioni aritmetiche predefinite:

       atan2(y, x)   Restituisce l'arcotangente di y/x in radianti.

       cos(espressione)
                     Restituisce il coseno di espressione, in radianti.

       exp(espressione)
                     La funzione esponenziale.

       int(espressione)
                     Troncamento a numero intero.

       log(espressione)
                     Logaritmo a base naturale.

       rand()        Restituisce un numero casuale N, tra zero e uno, tale che 0 ≤ N < 1.

       sin(espressione)
                     Restituisce il seno di espressione, in radianti.

       sqrt(espressione)
                     Restituisce la radice quadrata di espressione.

       srand([espressione])
                     Usa  espressione  come  nuovo  seme per il generatore di numeri casuali.  Se
                     espressione non è indicata, sarà utilizzata il tempo corrente,  misurato  in
                     secondi dal 1970. Il valore restituito è il valore precedente del seme.

   Funzioni di stringa
       Gawk offre le seguenti funzioni di stringa predefinite:

       asort(s [, d [, come] ])
                               Restituisce  il  numero  di  elementi  del  vettore di partenza s.
                               Ordina i contenuti del vettore s usando le regole normali di  gawk
                               per  confrontare  fra  loro i valori, e sostituisce gli indici dei
                               valori ordinati di s con la sequenza dei numeri interi  a  partire
                               da  1.  Se viene specificato il vettore destinazione (facoltativo)
                               d, dapprima il vettore s viene copiato in d, e poi viene  ordinato
                               d,  senza  modificare  gli  indici  del  vettore di partenza s. La
                               stringa facoltativa come controlla la  direzione  e  il  modo  del
                               confronto.  Valori ammissibili per come sono quelli delle stringhe
                               ammissibili per PROCINFO["sorted_in"]. Si può anche specificare il
                               nome di una funzione di confronto definita dall'utente, come viene
                               spiegato in PROCINFO["sorted_in"].

       asorti(s [, d [, come] ])
                               Restituisce il numero di elementi del vettore di  partenza  s.  Il
                               comportamento  è  lo  stesso  di  asort(),  con  la differenza che
                               l'ordinamento è fatto usando gli  indici  del  vettore,  e  non  i
                               valori.    Fatto   l'ordinamento,   il   vettore   è   indicizzato
                               numericamente, e i valori sono quelli degli indici di partenza.  I
                               valori  originali  sono  persi;  quindi  va  utilizzato un secondo
                               vettore se si vuole conservare il vettore di  partenza.  Lo  scopo
                               della stringa facoltativa come è lo stesso descritto in precedenza
                               per asort().

       gensub(r, s, h [, t])   Cerca nella stringa obiettivo t corrispondenze  con  l'espressione
                               regolare  r.  Se  h  è  una stringa che inizia con g o G, tutte le
                               corrispondenze con r sono sostituite con s.  Altrimenti,  h  è  un
                               numero che indica la particolare corrispondenza con r che si vuole
                               sostituire. Se t non è specificata,  è  usato  $0  al  suo  posto.
                               All'interno del testo di rimpiazzo s si può utilizzare la sequenza
                               \n, dove n è una cifra tra 1 e 9, per indicare la parte  di  testo
                               che  corrisponde  alla  n-esima sottoespressione tra parentesi. La
                               sequenza \0 rappresenta tutto il testo corrispondente, e così pure
                               il  carattere  &.  A  differenza  di  sub()  e  gsub(), la stringa
                               modificata è  restituita  come  risultato  della  funzione,  e  la
                               stringa obiettivo originale resta inalterata.

       gsub(r, s [, t])        Per  ogni  sottostringa  conforme all'espressione regolare r nella
                               stringa t, sostituisce la stringa s, e restituisce  il  numero  di
                               sostituzioni.  Se  t non è specificata, usa $0. Una & nel testo di
                               rimpiazzo è  sostituita  dal  testo  trovato  corrispondente  alla
                               espressione regolare. Si usi \& per indicare il carattere & inteso
                               letteralmente (va scritto come "\\&"; vedere GAWK:  Effective  AWK
                               Programming per una trattazione più completa delle regole sull'uso
                               della "e commerciale" (ampersand) e delle barre inverse nel  testo
                               di rimpiazzo di sub(), gsub(), e gensub().)

       index(s, t)             Restituisce la posizione della stringa t all'interno della stringa
                               s, o zero se la stringa t non è presente.  (Ciò  implica  che  gli
                               indici  di  una  stringa  di  caratteri partono da 1.) È un errore
                               fatale usare una costante generata da un'espressione regolare  per
                               t.

       length([s])             Restituisce  la  lunghezza della stringa s, oppure la lunghezza di
                               $0 se s non è specificata. Come  estensione  non-standard,  se  si
                               fornisce come argomento un vettore, length() restituisce il numero
                               di elementi del vettore.

       match(s, r [, a])       Restituisce  la  posizione  in  s  in  cui  ricorre  l'espressione
                               regolare r, oppure zero se r non è presente, e imposta i valori di
                               RSTART e RLENGTH. Si noti che l'ordine degli argomenti è lo stesso
                               in  uso  per  l'operatore  ~:  stringa ~ espressione-regolare.  Se
                               viene specificato il vettore a, a viene preventivamente svuotato e
                               quindi  i  suoi  elementi da 1 a n sono riempiti con le parti di s
                               corrispondenti alle sottoespressioni fra parentesi presenti in  r.
                               L'elemento   di   indice   zero  di  a  contiene  la  parte  di  s
                               corrispondente all'intera espressione regolare r. Gli indici  a[n,
                               "inizio"],  e  a[n,  "lunghezza"]  contengono  l'indice  di inizio
                               all'interno della stringa e la lunghezza, rispettivamente, di ogni
                               sottostringa individuata.

       patsplit(s, a [, r [, seps] ])
                               Suddivide  la stringa s nel vettore a e il vettore dei separatori.
                               seps nell'espressione regolare r,  e  restituisce  il  numero  dei
                               campi.  I valori di ogni elemento [del vettore] sono le parti di s
                               che corrispondono a r. Il valore di seps[i] è il  separatore  (che
                               potrebbe  anche  essere  la  stringa  nulla) individuato davanti a
                               a[i]. Il valore di seps[0] è il separatore iniziale (che  potrebbe
                               anche essere la stringa nulla). Se r è omesso, FPAT viene usato al
                               suo  posto.  I  vettori  a  e  seps   sono   svuotati   all'inizio
                               dell'operazione.  La suddivisione si comporta come la suddivisione
                               in campi con FPAT, descritta sopra.

       split(s, a [, r [, seps] ])
                               Suddivide la stringa s nel vettore a e nel vettore  di  separatori
                               seps  individuati  dall'espressione  regolare  r, e restituisce il
                               numero di campi.  Se r è omessa, il separatore utilizzato è FS.  I
                               vettori a e seps sono svuotati all'inizio dell'operazione. seps[i]
                               è il separatore di campo individuato da r tra a[i] and a[i+1].  Se
                               r  è uno spazio singolo, gli eventuali spazi bianchi all'inizio di
                               s vengono messi nell'elemento extra  del  vettore  seps[0]  e  gli
                               spazi  bianchi  alla  fine  vanno  nell'elemento extra del vettore
                               seps[n], dove n è il valore restituito da split(s, a, r, seps). La
                               suddivisione  si comporta come la suddivisione in campi, descritta
                               sopra. Nel caso particolare in cui r è una stringa composta da  un
                               unico  carattere,  quella  stringa  fa  da separatore, anche se il
                               carattere è un metacarattere di un'espressione regolare.

       sprintf(fmt, lista-espressioni)
                               Stampa lista-espressioni secondo quanto  specificato  dal  formato
                               fmt, e restituisce la stringa risultante.

       strtonum(str)           Esamina  str,  e  ne restituisce il valore numerico. Se str inizia
                               con uno 0, è considerato un numero ottale. Se str inizia  con  uno
                               0x  o  0X,  è considerato un numero esadecimale. Altrimenti, viene
                               interpretato come numero decimale.

       sub(r, s [, t])         Si  comporta  come  gsub(),  ma  è  sostituita   solo   la   prima
                               sottostringa trovata. Viene restituito zero oppure uno.

       substr(s, i [, n])      Restituisce una sottostringa, lunga al massimo n-caratteri, di s a
                               partire dalla posizione i. Se n è omesso, è usato il resto di s.

       tolower(str)            Restituisce una copia della stringa str,  con  tutti  i  caratteri
                               maiuscoli   in   str  tradotti  nei  minuscoli  corrispondenti.  I
                               caratteri non alfabetici restano invariati.

       toupper(str)            Restituisce una copia della stringa str,  con  tutti  i  caratteri
                               minuscoli   di   str  tradotti  nei  maiuscoli  corrispondenti.  I
                               caratteri non alfabetici restano invariati.

       Gawk gestisce i caratteri multi-byte.  Ciò  implica  che  index(),  length(),  substr()  e
       match() lavorano in termini di caratteri, non di byte.

   Funzioni di tempo
       Poiché  uno  dei  principali  campi di applicazione dei programmi AWK è l'elaborazione dei
       file di log contenenti informazioni relative alla data e  all'ora  [di  un  evento],  gawk
       mette  a  disposizione le seguenti funzioni per ottenere data e ora e per formattarle come
       desiderato.

       mktime(datespec [, utc-flag])
                 Traduce datespec In una marcatura  temporale  nello  stesso  formato  restituito
                 dalla  funzione  [del  linguaggio  C]  systime(), e restituisce il risultato. Il
                 parametro datespec è una stringa nella forma "YYYY MM DD HH  MM  SS[  DST]".  Il
                 contenuto  della  stringa  consiste  in  sei  o  sette  numeri che rappresentano
                 rispettivamente: l'anno, incluso il secolo, il mese, da 1 a 12,  il  giorno  del
                 mese da 1 a 31, l'ora del giorno da 0 a 23, il minuto da 0 a 59, il secondo da 0
                 a 60, e un flag facoltativo riguardo all'ora legale. I valori di  questi  numeri
                 non  sono  limitati  agli  intervalli sopra descritti; per esempio, un'ora di -1
                 significa 1 ora prima di mezzanotte. Si suppone di lavorare  con  un  calendario
                 gregoriano  dotato  di  anno 0, con l'anno 0 prima dell'anno 1 e l'anno -1 prima
                 dell'anno 0. Se il flag utc-flag è presente e diverso da zero  e  dalla  stringa
                 nulla, il tempo è supposto essere quello del fuso orario UTC [ora di Greenwich];
                 altrimenti, si suppone che il tempo sia quello del fuso  orario  locale.  Se  il
                 flag  DST  (daylight  saving time - ora legale) è positivo, si suppone che ci si
                 trovi in un periodo dell'anno in cui vige l'ora legale; se vale  zero,  l'ora  è
                 ritenuta  essere  quella standard [ora di Greenwich]; se è negativa (questo è il
                 comportamento predefinito), mktime() tenta di determinare se è in  vigore  l'ora
                 legale  nel momento specificato. Se datespec non contiene sufficienti elementi o
                 se il tempo risultante è fuori intervallo, mktime() restituisce -1.

       strftime([format [, timestamp[, utc-flag]]])
                 Formatta timestamp secondo quanto specificato in format. Se utc-flag è  presente
                 e  diversa  da  zero  o  dalla  stringa  nulla,  il  risultato  è in UTC [ora di
                 Greenwich], altrimenti il risultato è nell'ora  locale.  Il  timestamp  dovrebbe
                 essere  nella  forma  utilizzata  da  systime().  Se  timestamp  è  omesso, sono
                 utilizzate la data e l'ora correnti. Se format è omesso, è  assunto  un  formato
                 equivalente  a  quello dell'output del comando date(1). Il formato predefinito è
                 disponibile in  PROCINFO["strftime"].  Vedere  le  specifiche  per  la  funzione
                 strftime()  in  ISO  C  per  i  formati  di  conversione  che  sono  sicuramente
                 disponibili.

       systime() Restituisce l'ora corrente come numero di  secondi  a  partire  da:  (1970-01-01
                 00:00:00 UTC sui sistemi POSIX).

   Funzioni di manipolazione dei bit
       Gawk  prevede  le  seguenti  funzioni  di  manipolazione dei bit. Sono realizzate dapprima
       convertendo valori  in  virgola  mobile  con  precisione  doppia  in  interi  nel  formato
       uintmax_t,  eseguendo  l'operazione indicata, e poi convertendo il risultato nuovamente in
       virgola mobile.

       NOTA: Se a una delle funzioni seguenti si forniscono operandi negativi, il risultato è  un
       errore fatale.

       Le funzioni sono:

       and(v1, v2 [, ...]) Restituisce  il  risultato  derivante dall'applicazione della funzione
                           booleana AND bit per bit ai valori degli argomenti della  lista  degli
                           argomenti.  Gli argomenti devono essere almeno due.

       compl(val)          Restituisce il complemento bit per bit di val.

       lshift(val, contatore)
                           Restituisce il valore di val, spostato a sinistra di contatore bit.

       or(v1, v2 [, ...])  Restituisce  il  risultato  dell'applicare la funzione booleana OR bit
                           per bit ai valori degli argomenti della  lista  degli  argomenti.  Gli
                           argomenti devono essere almeno due.

       rshift(val, contatore)
                           Restituisce il valore di val, spostato a destra di contatore bit.

       xor(v1, v2 [, ...]) Restituisce  il  risultato  derivante dall'applicazione della funzione
                           booleana XOR bit per bit ai valori degli argomenti della  lista  degli
                           argomenti.  Gli argomenti devono essere almeno due.

   Funzioni di tipo
       Le  seguenti  funzioni  forniscono  informazioni  relative agli argomenti che vengono loro
       passati.

       isarray(x) Restituisce "Vero" se x è un vettore, altrimenti restituisce "Falso". [0  e  la
                  stringa  nulla  significano  "Falso".  Qualsiasi  altro valore sta per "Vero".]
                  Questa funzione è destinata principalmente  a  essere  usata  con  elementi  di
                  vettori multidimensionali, e con parametri usati da funzioni.

       typeof(x)  Restituisce una stringa che indica il tipo di x. La stringa sarà una di queste:
                  "array", "number", "regexp", "string", "strnum", "unassigned" o "undefined".

   Funzioni di internazionalizzazione
       Le seguenti funzioni possono essere usate all'interno di un  programma  AWK  per  tradurre
       stringhe  in fase di esecuzione del programma. Per informazioni più complete, vedere GAWK:
       Effective AWK Programming.

       bindtextdomain(directory [, dominio])
              Specifica la directory in cui gawk cerca i file .gmo, nel caso non si trovino o non
              si  possano  mettere  nelle  directory  “standard”  (per esempio, in fase di test).
              Restituisce la directory a cui dominio è “collegato”.
              Il valore predefinito per dominio  è  il  valore  della  variabile  TEXTDOMAIN.  Se
              directory  è  impostato  alla  stringa  nulla (""), bindtextdomain() restituisce il
              collegamento corrente per il dato dominio.

       dcgettext(stringa [, dominio [, categoria]])
              Restituisce la traduzione della  stringa  nel  dominio  di  testo  dominio  per  la
              categoria  di  localizzazione  categoria.  Il  valore  predefinito per dominio è il
              valore corrente della variabile TEXTDOMAIN. Il valore predefinito per  categoria  è
              "LC_MESSAGES".
              Se  si  fornisce un valore per categoria, dev'essere una stringa uguale a una delle
              categorie  di  localizzazione  note,  come  descritto  in   GAWK:   Effective   AWK
              Programming. Occorre anche fornire un dominio di testo.  Si usi TEXTDOMAIN se ci si
              vuole servire del dominio corrente.

       dcngettext(stringa1, stringa2, numero [, dominio [, categoria]])
              Restituisce la forma plurale in uso per  numero  nella  traduzione  di  stringa1  e
              stringa2 nel dominio di testo dominio per la categoria di localizzazione categoria.
              Il valore predefinito per dominio è il valore corrente della variabile  TEXTDOMAIN.
              Il valore predefinito per categoria è "LC_MESSAGES".
              Se  si  fornisce un valore per categoria, dev'essere una stringa uguale a una delle
              categorie  di  localizzazione  note,  come  descritto  in   GAWK:   Effective   AWK
              Programming. Occorre anche fornire un dominio di testo.  Si usi TEXTDOMAIN se ci si
              vuole servire del dominio corrente.

FUNZIONI DEFINITE DALL'UTENTE

       Le funzioni in AWK sono definite in questo modo:

              function nome(lista-di-parametri) { istruzioni }

       Le funzioni vengono  eseguite  se  chiamate  dall'interno  di  espressioni,  presenti  sia
       all'interno  di  criteri  di  ricerca,  che  all'interno di azioni. I parametri forniti al
       momento della chiamata sono sostituiti ai parametri formali dichiarati nella  funzione.  I
       vettori sono passati per riferimento, le altre variabili per valore.

       Poiché  le  funzioni  non  erano in origine previste nel linguaggio AWK, la gestione delle
       variabili locali è piuttosto goffa: sono dichiarate semplicemente come  parametri  in  più
       nella  lista  dei  parametri formali. Per convenzione, si usa separare le variabili locali
       dai veri parametri con qualche spazio in più nella lista. Per esempio:

              function  f(p, q,     a, b)   # a e b sono variabili locali {    ... }

              /abc/     { ... ; f(1, 2) ; ... }

       La parentesi di sinistra che indica una chiamata deve seguire immediatamente il nome della
       funzione  chiamata,  senza  spazi  in mezzo; questo per evitare l'ambiguità sintattica con
       l'operatore di concatenazione [di  stringhe].  Questa  restrizione  non  si  applica  alle
       funzioni predefinite elencate sopra.

       Le  funzioni  possono  chiamare a loro volta altre funzioni, e possono essere ricorsive. I
       parametri utilizzati come variabili locali sono inizializzati  alla  stringa  nulla  e  al
       numero zero al momento dell'invocazione.

       Si  usi  return  expr  per  restituire  un valore da una funzione.  Il valore di ritorno è
       indefinito se non si fornisce alcun valore, o se la funzione ritorna automaticamente  dopo
       aver  eseguito  l'ultima  istruzione  della funzione stessa, nella modalità detta “falling
       off”.

       Come estensione gawk le funzioni possono essere  chiamate  indirettamente.   Per  far  ciò
       basta  assegnare  il nome della funzione da chiamare, in formato stringa, a una variabile.
       Poi si usi la variabile come se fosse un nome di funzione, premettendole il segno  @  come
       si può vedere qui sotto:
              function mia_funzione() {     print "mia_funzione è stata chiamata"   ... }

              {    ...  the_func = "mia_funzione"     @the_func()    # chiamata tramite nome_funzione di mia_funzione  ... }
       A  partire  dalla  versione  4.1.2,  questo vale per le funzioni definite dall'utente, per
       quelle predefinite e per le funzioni di estensione.

       Se è stata data l'opzione --lint, gawk avvertirà in caso di chiamate a funzioni indefinite
       al  momento  della  valutazione  sintattica del programma anziché durante l'esecuzione. La
       chiamata di una funzione indefinita in fase di esecuzione è un errore fatale.

       Si può usare la parola func al posto di function.  anche  se  questo  modo  di  operare  è
       deprecato.

CARICARE DINAMICAMENTE NUOVE FUNZIONI

       Si possono aggiungere dinamicamente nuove funzioni scritte in C o C++ all'interpreter gawk
       in esecuzione tramite l'istruzione @load. Una descrizione dettagliata non è  possibile  in
       questa pagina di manuale; vedere GAWK: Effective AWK Programming.

SEGNALI

       Il  profilo gawk riconosce due segnali. SIGUSR1 provoca la scrittura di un profilo e dello
       stack delle chiamate a funzione nel file di profilazione, che ha per nome  awkprof.out,  o
       qualsiasi  nome  sia  stato fornito specificando l'opzione --profile. Poi l'esecuzione del
       programma prosegue regolarmente. SIGHUP chiede a gawk di scrivere il profilo  e  lo  stack
       delle chiamate a funzione e di terminare l'esecuzione del programma.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

       Le  costanti  di tipo stringa sono sequenze di caratteri racchiuse fra doppi apici.  In un
       ambiente dove non si parla inglese, è possibile segnare delle stringhe in un programma AWK
       per  richiederne  la  traduzione  nel  linguaggio  utilizzato in loco.  Tali stringhe sono
       precedute nel programma AWK da un carattere di sottolineatura (“_”).  Per esempio,,

              gawk 'BEGIN { print "hello, world" }'

       stampa sempre il messaggio hello, world. Ma,

              gawk 'BEGIN { print _"hello, world" }'

       potrebbe invece stampare bonjour, monde se eseguito in Francia.

       Parecchi passi sono necessari per produrre ed eseguire un programma AWK localizzabile.

       1.  Aggiungere un'azione BEGIN per assegnare  un  valore  alla  variabile  TEXTDOMAIN  per
           impostare il dominio del testo a un nome associato al programma in uso:

                BEGIN { TEXTDOMAIN = "mio_programma" }

           Ciò  consente  a gawk di trovare il file .gmo associato al vostro programma. Se non si
           fa ciò,  gawk  usa  il  dominio  di  testo  associato  ai  messaggi  il  quale,  molto
           probabilmente, non contiene le traduzioni necessarie al programma in uso.

       2.  Far precedere a tutte le stringhe da tradurre il carattere "_".

       3.  Se  è  il  caso,  usare  le  funzioni  dcgettext() e/o bindtextdomain() nel programma,
           secondo necessità.

       4.  Eseguite il comando  gawk  --gen-pot  -f  mio_programma.awk  >  mio_programma.pot  per
           generare  un file .pot per il programma [questo file contiene i messaggi da tradurre e
           la struttura in cui inserire la traduzione]

       5.  Preparare delle traduzioni  appropriate  dei  messaggi,  e  costruire  [con  make]  il
           corrispondente file .gmo [che contiene messaggi e traduzioni in formato accessibile da
           gawk].

       Le procedure da usare per la traduzione sono descritte in dettaglio in GAWK: Effective AWK
       Programming.

COMPATIBILITÀ POSIX

       Un  obiettivo fondamentale di gawk è la compatibilità con lo standard POSIX, come pure con
       l'ultima versione di awk scritta da Brian Kernighan. Per questa ragione  gawk  include  le
       seguenti  caratteristiche  a  disposizione dell'utente che non sono descritte nel libro di
       AWK, ma che fanno parte della versione di awk scritta  da  Brian  Kernighan,  e  che  sono
       incluse nello standard POSIX.

       Il  libro  indica che l'assegnazione delle variabili fornite sulla riga di comando è fatta
       subito prima che awk apra il primo file fra gli argomenti, il  che  avviene  dopo  che  la
       regola  BEGIN  è stata eseguita.  Peraltro, in implementazioni precedenti, quando una tale
       assegnazione compariva prima di un nome di file, l'assegnazione sarebbe avvenuta prima  di
       eseguire  la  regola  BEGIN. Esistono applicazioni che dipendono da questa “funzionalità.”
       Quando awk è stato cambiato per corrispondere alla sua  documentazione  l'opzione  -v  per
       assegnare  valori  alle  variabili  prima dell'inizio dell'esecuzione è stata aggiunta per
       tener conto delle applicazioni  che  dipendevano  dal  precedente  comportamento.  (Questa
       funzionalità  ha  ottenuto l'approvazione sia dagli sviluppatori dei Bell Laboratories che
       dagli sviluppatori di GNU .)

       Nella scansione degli argomenti, gawk usa l'opzione speciale “--” per  segnalare  la  fine
       degli  argomenti. In modalità compatibile, emette un messaggio e poi ignora le opzioni non
       disponibili. Nella modalità normale di operazione,  siffatti  argomenti  sono  passati  al
       programma AWK per essere trattati.

       Il  libro  di  AWK  non definisce il valore restituito dalla funzione srand(). Lo standard
       POSIX richiede che restituisca il "seme" che  è  stato  usato,  per  consentire  di  tener
       traccia  delle  sequenze di numeri casuali.  Pertanto srand() in gawk restituisce anche il
       suo "seme" corrente.

       Altre funzionalità sono: L'uso di opzioni -f multiple (dalla versione  MKS  [Mortice  Kern
       Systems]  di  awk);  il  vettore  ENVIRON; le sequenze di protezione \a, e \v (provenienti
       originalmente da gawk e poi riversate  nella  versione  Bell  Laboratories);  le  funzioni
       predefinite  tolower()  e toupper() (dalla versione Bell Laboratories); e le specifiche di
       conversione ISO C in printf (presenti per prime nella versione Bell Laboratories).

FUNZIONALITÀ STORICHE

       C'è una caratteristica dell'implementazione storica di AWK che gawk supporta: È  possibile
       chiamare la funzione predefinita length() non solo senza alcun argomento, ma perfino senza
       parentesi! Quindi,

              a = length     # Sant'Algol 60, Batman!

       equivale sia a

              a = length()
              a = length($0)

       Usare questa funzionalità  è  una  pratica  deprecata,  e  gawk  emette  un  messaggio  di
       avvertimento se la si usa, qualora si sia specificato --lint sulla riga di comando.

ESTENSIONI GNU

       Gawk  ha fin troppe estensioni rispetto alla versione POSIX di awk. Esse sono descritte in
       questa sezione.  Tutte le estensioni qui descritte possono essere  disabilitate  invocando
       gawk con le opzioni --traditional o --posix.

       Le seguenti funzionalità di gawk sono sono disponibili nella versione POSIX di awk.

       • Non  viene  fatta  una  ricerca nelle librerie per file richiamati tramite l'opzione -f.
         Quindi la variabile d'ambiente AWKPATH non è speciale.

       • Non c'è modo di includere dei file da programma (il meccanismo gawk di @include).

       • Non c'è modo di aggiungere dinamicamente nuove funzioni scritte in C  (meccanismo  @load
         di gawk).

       • La sequenza di protezione \x.

       • La possibilità di continuare delle righe dopo un ? e i :.

       • Costanti ottali ed esadecimali nei programmi AWK.

       • Le  variabiliARGIND,  BINMODE,  ERRNO,  LINT,  PREC, ROUNDMODE, RT e TEXTDOMAIN non sono
         speciali.

       • La variabile IGNORECASE e i suoi effetti collaterali non sono disponibili.

       • La variabile FIELDWIDTHS e la suddivisione in campi di larghezza fissa e variabile.

       • La variabile FPAT e la suddivisione in campi sulla base dei valori di un campo.

       • I vettori FUNCTAB, SYMTAB, e PROCINFO non sono disponibili.

       • L'uso della variabile RS come espressione regolare.

       • I nomi di file speciali disponibili per ridirigere l'I/O non sono riconosciuti.

       • L'operatore |& utilizzabile per creare coprocessi.

       • I criteri di confronto speciali BEGINFILE e ENDFILE non sono disponibili.

       • La possibilità di separare fra loro singoli  caratteri  usando  la  stringa  nulla  come
         valore per la variabile FS, e come terzo argomento nella funzione split().

       • Un quarto argomento opzionale per split() che riceva i testi da usare come separatori.

       • Il secondo argomento opzionale della funzione close().

       • Il terzo argomento opzionale della funzione match().

       • La possibilità di usare specificatori posizionali con printf e sprintf().

       • La possibilità di avere un vettore come argomento alla funzione length().

       • Le   funzioni   and(),   asort(),   asorti(),  bindtextdomain(),  compl(),  dcgettext(),
         dcngettext(), gensub(), lshift(),  mktime(),  or(),  patsplit(),  rshift(),  strftime(),
         strtonum(), systime() e xor().

       • Stringhe traducibili in varie lingue.

       • Errore di I/O non-fatale.

       • I/O ritentabile.

       Il libro AWK non definisce il valore restituito dalla funzione close(). Invece la funzione
       close() di Gawk restituisce il valore ottenuto da fclose(3)  o  pclose(3)  alla  chiusura,
       rispettivamente,  di  un file di output o di una pipe.  Alla chiusura di una pipe di input
       viene restituito lo stato di uscita del processo. Il valore restituito è -1 se il file, la
       pipe o il coprocesso in questione non sono stati aperti con una ridirezione.

       Quando  gawk  è  invocato  con l'opzione --traditional, se l'argomento fs all'opzione -F è
       “t”, FS è impostato avendo come valore il carattere di tabulazione (<TAB>).  Si  noti  che
       immettendo  gawk  -F\t  ...si  chiede  alla shell di preservare “t,” e non di passare “\t”
       all'opzione -F.  Poiché  questo  è  un  caso  speciale  piuttosto  antipatico,  non  è  il
       comportamento  predefinito.   Questo  comportamento  non  viene  seguito neppure quando si
       specifica --posix. Per ottenere che un carattere <TAB> faccia da delimitatore di campo,  è
       meglio usare apici singoli: gawk -F'\t' ....

VARIABILI D'AMBIENTE

       La  variabile  d'ambiente  AWKPATH può essere usata per fornire una lista di directory che
       gawk esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni -f,  --file,  -i  e
       --include,  e  tramite  la direttiva @include. Se la ricerca iniziale non ha successo, una
       seconda ricerca è effettuata accodando .awk al nome del file indicato.

       La variabile d'ambiente AWKLIBPATH può essere usata per fornire una lista di directory che
       gawk esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni -l e --load.

       La  variabile  d'ambiente  GAWK_READ_TIMEOUT  può  essere  usata  per specificare un tempo
       massimo in millisecondi per  leggere  input  da  un  terminale,  da  una  pipe  o  da  una
       comunicazione bidirezionale, inclusi i socket.

       Per  le  connessioni a un host remoto via socket, GAWK_SOCK_RETRIES controlla il numero di
       tentativi di lettura, e GAWK_MSEC_SLEEP l'intervallo fra un tentativo di lettura e  quello
       successivo.  L'intervallo  è in millisecondi.  Su sistemi che non supportano usleep(3), il
       valore è arrotondato a un numero intero di secondi.

       Se la variabile POSIXLY_CORRECT esiste nell'ambiente, gawk si comporta esattamente come se
       --posix fosse stato specificato sulla riga di comando. Se --lint è stato specificato, gawk
       emette un messaggio di avvertimento riguardo a questo.

STATO DI USCITA

       Se l'istruzione exit è usata avendo come parametro un valore, gawk termina restituendo  il
       valore numerico in questione.

       Altrimenti, se non sono stati riscontrati problemi in fase di esecuzione, gawk termina con
       il valore della costante C EXIT_SUCCESS. Questo valore è normalmente zero.

       In caso di errore, gawk termina con il valore della costante C EXIT_FAILURE. Questo valore
       è normalmente uno.

       Se  gawk  termina  a  causa  di  un  errore  fatale, il valore restituito è 2.  Su sistemi
       non-POSIX, questo valore può essere visualizzato come EXIT_FAILURE.

INFORMAZIONE SULLA VERSIONE

       Questa pagina man documenta gawk, versione 5.1.

AUTORI

       La versione originale di UNIX awk è stata progettata e implementata da Alfred  Aho,  Peter
       Weinberger, e Brian Kernighan dei Bell Laboratories.  Brian Kernighan continua a mantenere
       e migliorare il programma.

       Paul Rubin e Jay Fenlason, della Free Software Foundation, hanno scritto gawk, in modo che
       fosse  compatibile con la versione originale di awk distribuita con la Settima Edizione di
       UNIX. John Woods ha contribuito con numerose correzioni  di  errori.  David  Trueman,  con
       contribuzioni  da  Arnold  Robbins, ha reso gawk compatibile con la nuova versione di UNIX
       awk. Arnold Robbins è il manutentore corrente.

       Vedere GAWK: Effective AWK Programming per una lista completa di  contributori  a  gawk  e
       alla sua documentazione.

       Vedere  il  file  README  nella distribuzione gawk per informazioni aggiornate riguardo ai
       manutentori e per sapere per quali sistemi operativi gawk è disponibile.

NOTIFICA DEI "BUG"

       Se trovate un bug in gawk, siete pregati di inviare un messaggio di  posta  elettronica  a
       bug-gawk@gnu.org.  Siete pregati di includere il vostro sistema operativo e la versione di
       gawk (da gawk --version), quale compilatore C avete usato per compilarlo, e  un  programma
       di test con anche i dati, ridotti allo stretto necessario, per riprodurre il problema.

       Prima  di spedire un rapporto di errore fate quanto segue.  Per prima cosa, verificate che
       stiate usando l'ultima versione di gawk. Molti bug (normalmente  abbastanza  difficili  da
       incontrare)  sono corretti in ogni nuova versione, e se la vostra versione è molto datata,
       il problema  potrebbe  essere  già  stato  risolto.   Secondariamente,  siete  pregati  di
       controllare  se  impostando  la  variabile  d'ambiente  LC_ALL a LC_ALL=C faccia sì che il
       problema scompaia.  Se così è, si tratta di un problema legato  alla  localizzazione,  che
       può essere o meno un errore. Infine, siete pregati di leggere questa man page e il manuale
       di riferimento con attenzione, per assicurarvi che  quello  che  voi  ritenete  essere  un
       errore lo sia veramente, invece di essere solo un comportamento strano del linguaggio.

       Qualsiasi  cosa facciate, NON inviate un messaggio per segnalare l'errore a comp.lang.awk.
       Anche se gli sviluppatori di gawk di tanto in tanto  leggono  questo  forum,  inviare  qui
       messaggi  di  segnalazione  di  errore è una maniera poco affidabile per segnalare errori.
       Analogamente, NON usare una comunità web (tipo Stack Overflow) per segnalare errori. Siete
       invece pregati di usare gli indirizzi di posta elettronica riportati più sopra. Veramente!

       Se state usando un sistema GNU/Linux o basato sulla distribuzione BSD, potreste rivolgervi
       a chi fornisce la vostra distribuzione software. Questo  va  bene,  ma  siete  pregati  di
       spedire  una  copia all'indirizzo email specificato, poiché non esiste alcune certezza che
       il vostro messaggio sia inoltrato al manutentore di gawk.

BUG

       L'opzione -F non è più necessaria, vista la possibilità di assegnare variabili nella  riga
       di comando; viene mantenuta solo per compatibilità all'indietro.

VEDERE ANCHE

       egrep(1),  sed(1),  getpid(2),  getppid(2),  getpgrp(2), getuid(2), geteuid(2), getgid(2),
       getegid(2), getgroups(2), printf(3), strftime(3), usleep(3)

       The AWK Programming Language, Alfred V. Aho, Brian  W.  Kernighan,  Peter  J.  Weinberger,
       Addison-Wesley, 1988.  ISBN 0-201-07981-X.

       GAWK: Effective AWK Programming, Edizione 5.1, disponibile con il codice sorgente gawk. La
       versione   originale   corrente   di   questo   documento   è   disponibile   online    a:
       https://www.gnu.org/software/gawk/manual.

       La      documentazione      di     gettext     GNU     è     disponibile     online     a:
       https://www.gnu.org/software/gettext.

ESEMPI

       Stampa ed ordina i nomi di login di tutti gli utenti:

            BEGIN     { FS = ":" }        { print $1 | "sort" }

       Conta le righe di un file:

                 { nlines++ }   END  { print nlines }

       Aggiunge il numero di riga all'inizio di ogni riga del file:

            { print FNR, $0 }

       Concatena e aggiunge numerazione (variazione sul tema):

            { print NR, $0 }

       Esegui un comando esterno per alcune linee di dati:

            tail -f access_log |     awk '/myhome.html/ { system("nmap " $1 ">> logdir/myhome.html") }'

RICONOSCIMENTI

       Brian Kernighan ha fornito valida assistenza durante il test e la correzione degli errori.
       Lo ringraziamo.

COPYING PERMISSIONS

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       2004, 2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019,  2020,
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       È permesso copiare e distribuire versioni modificate di questa pagina del  manuale,  sotto
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TRADUZIONE

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