Provided by: manpages-it_4.23.1-1_all
NOME
gawk - linguaggio per il riconoscimento e il trattamento di espressioni regolari
SINTASSI
gawk [ opzioni in stile POSIX o GNU ] -f file di programma [ -- ] file ... gawk [ opzioni in stile POSIX o GNU ] [ -- ] testo del programma file ...
DESCRIZIONE
Gawk è l'implementazione nell'ambito del Progetto GNU del linguaggio di programmazione AWK. Si attiene alla definizione del linguaggio descritta nello standard POSIX 1003.1. Questa versione è basata a sua volta sulla descrizione contenuta in The AWK Programming Language, di Aho, Kernighan e Weinberger. Gawk fornisce le funzionalità aggiuntive presenti nella versione corrente di awk di Brian Kernighan e numerose estensioni specifiche di GNU. La riga di comando contiene opzioni per gawk stesso, il testo del programma AWK (se non è stato fornito con le opzioni -f or --include), e valori da rendere disponibili nelle variabili AWK predefinite ARGC e ARGV.
PREFAZIONE
Questa pagina di manuale è appositamente sintetica. Tutti i dettagli sono forniti in GAWK: Effective AWK Programming, dove si deve cercare per la descrizione completa di tutte le caratteristiche. Dove possibile vengono forniti i collegamenti alla versione in linea del manuale.
FORMATO DELLE OPZIONI
Le opzioni di Gawk possono essere sia nella tradizionale forma a una lettera di POSIX, sia nella forma estesa tipica di GNU. Le opzioni POSIX cominciano con un “-” singolo, quelle in forma lunga cominciano con “--”. Sono disponibili opzioni in forma lunga sia per le funzionalità specifiche di GNU, sia per quelle previste da POSIX. Le opzioni specifiche di gawk sono usate normalmente nella forma lunga. Gli argomenti delle opzioni in forma lunga possono essere uniti ad esse da un segno =, senza spazi, oppure sono indicati nel successivo argomento della riga di comando. Le opzioni lunghe possono essere abbreviate, sempre che l'abbreviazione rimanga univoca. In aggiunta, ogni opzione lunga ha una corrispondente opzione corta, in modo che la funzionalità dell'opzione possa essere usata all'interno di script #! eseguibili.
OPZIONI
Gawk accetta le seguenti opzioni. Le opzioni standard sono elencate per prime, seguite dalle opzioni per le estensioni gawk, elencate nell'ordine alfabetico delle opzioni corte. -f file_di_programma, --file file_di_programma Legge il sorgente del programma AWK dal file file_di_programma, invece che dal primo argomento della riga di comando. Si possono specificare più opzioni -f. I file letti come specificato da -f sono trattati come se iniziassero con la direttiva implicita @namespace "awk". -F fs, --field-separator fs Usa fs come separatore di campo in input (il valore della variabile predefinita FS). -v var=val, --assign var=val Assegna il valore val alla variabile var, prima che inizi l'esecuzione del programma. Questi valori delle variabili sono messi a disposizione della regola BEGIN di un programma AWK. -b, --characters-as-bytes Tratta tutti i dati in ingresso come caratteri di un singolo byte. L'opzione --posix prevale su questa. -c, --traditional Viene eseguito in modalità compatibile. In questa modalità, gawk si comporta esattamente come awk di Brian Kernighan; non viene riconosciuta nessuna delle estensioni specifiche di GNU. -C, --copyright Stampa sullo standard output la versione sintetica del messaggio di informazione sul copyright GNU ed esce senza segnalare errori. -d[file], --dump-variables[=file] Stampa un lista ordinata di variabili globali, specificandone il tipo e il valore finale in file. Se file non viene specificato, gawk usa un file chiamato awkvars.out nella directory corrente. -D[file], --debug[=file] Abilita il debugging di programmi AWK. Per default, l'analizzatore di errori [debugger] legge i comandi in maniera interattiva dalla tastiera (standard input). L'argomento opzionale file specifica un file contenente un elenco di comandi per il debugger da eseguire in maniera non interattiva. In questa modalità d'esecuzione gawk carica il codice sorgente AWK e attende comandi di debug. Gawk può fare il debug solo di programmi AWK il cui sorgente è stato indicato da -f o --include. Il debugger è documentato in GAWK: Effective AWK Programming; vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Debugger.html#Debugger. -e testo_del_programma, --source testo_del_programma Usa testo_del_programma come sorgente di un programma AWK. Ogni argomento fornito con -e viene trattato come se iniziasse con la direttiva implicita @namespace "awk". -E file, --exec file Simile a -f, comunque, quest'opzione è l'ultima ad essere elaborata. Dovrebbe essere usata con script #!, specialmente per applicazioni CGI [Common Gateway Interface], per evitare di passare opzioni o codice (!) sulla riga di comando da un URL. Quest'opzione disabilita gli assegnamenti di variabile da riga di comando. -g, --gen-pot Esamina e analizza il programma AWK, e genera un file in formato GNU .pot (Portable Object Template) sullo standard output con elementi relativi a tutte le stringhe localizzabili nel programma. Il programma in sé non viene eseguito. -h, --help Scrive sullo standard output un riassunto abbastanza breve delle opzioni disponibili. In base agli GNU Coding Standards, queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore. -i include-file, --include include-file Carica una libreria di sorgenti awk. Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente AWKPATH. Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso .awk. Il file verrà caricato solo una volta (cioè vengono ignorati i duplicati), e il codice non costituisce il sorgente del programma principale. I file letti come specificato da --include sono trattati come se iniziassero con la direttiva implicita @namespace "awk". -I, --trace Stampa i nomi del codice-byte generato internamente, man mano che sono incontrati nell'esecuzione del programma. Questa trace è stampata sullo standard error. Ogni “codice operativo” è preceduto da un segno + nell'output. -l lib, --load lib Carica un'estensione gawk dalla libreria condivisa lib. Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente AWKLIBPATH. Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso della libreria condivisa predefinita per la piattaforma. La procedura di inizializzazione della libreria si suppone avere come nome dl_load(). -L [valore], --lint[=valore] Emette degli avvisi per costrutti che siano dubbi o non portabile su altre implementazione AWK. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Options.html#Options per la lista dei possibili valori di valore. -M, --bignum Forza il calcolo con precisione arbitraria sui numeri. Quest'opzione non ha effetto se gawk non è compilato per utilizzare le librerie GNU MPFR e GMP. (In tal caso, gawk invia un messaggio di avvertimento.) NOTA: questa caratteristica non è assicurata. Lo sviluppatore principale di gawk non la supporta più, anche se uno degli sviluppatori del team lo fa. Se questa situazione cambiasse, la caratteristica verrà rimossa da gawk. -n, --non-decimal-data Riconosce valori ottali ed esadecimali nei dati in input. Usare quest'opzione con molta cautela! -N, --use-lc-numeric Impone a gawk di usare il carattere per il punto decimale della localizzazione durante l'interpretazione dei dati in ingresso. -o[file], --pretty-print[=file] Stampa una versione formattata graziosamente del programma su file. Se non viene indicato un file, gawk usa un file di nome awkprof.out nella directory corrente. Quest'opzione attiva anche l'opzione --no-optimize. -O, --optimize Abilita le ottimizzazioni predefinite di gawk nella rappresentazione interna del programma. Questa opzione è attivata automaticamente. -p[prof-file], --profile[=prof-file] Inizia una sessione di "profiling", e invia i dati tracciati al file prof-file. Quello predefinito è awkprof.out nella directory corrente. Il profilo contiene il numero di esecuzioni di ogni istruzione sul margine sinistro e il conteggio delle chiamate di funzione per ogni funzione definita dall'utente. Gawk è più lento in questa modalità. Quest'opzione attiva anche l'opzione --no-optimize. -P, --posix Attiva la modalità di compatibilità e disabilita parecchie estensioni comuni. -r, --re-interval Abilita l'utilizzo di espressioni intervallo nella ricerca delle corrispondenze con espressioni regolari. Le espressioni intervallo sono abilitate automaticamente, ma quest'opzione rimane per compatibilità all'indietro. -s, --no-optimize Disabilita le ottimizzazioni predefinite di gawk nella rappresentazione interna del programma. -S, --sandbox Esegue gawk in modalità «sandbox», disabilitando la funzione system(), la ridirezione dell'input con getline, la ridirezione sull'output con print e printf, e il caricamento delle estensioni dinamiche. L'esecuzione di comandi (tramite pipeline) è anch'essa disabilitata. -t, --lint-old Emette avvisi relativi a costrutti non portabili sulla versione originale di awk per UNIX. -V, --version Scrive le informazioni sulla versione per questa specifica copia di gawk sullo standard output. Questo è utile quando si segnalano errori. Come da GNU Coding Standards queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore. -- Segnala la fine delle opzioni. È utile perché permette di passare al programma AWK ulteriori argomenti [nomi di file] che iniziano con “-”. In modalità compatibile, qualsiasi altra opzione è contrassegnata come non valida e viene ignorata. Nell'uso normale, sempre che sia stato fornito il testo del programma, le opzioni sconosciute sono passate al programma AWK nel vettore ARGV per l'elaborazione. Per compatibilità con POSIX, si può usare l'opzione -W, seguita dal nome di un'opzione lunga.
ESECUZIONE DEL PROGRAMMA AWK
Un programma AWK consiste di una sequenza di direttive opzionali, istruzioni di tipo criterio-azione e definizioni di funzione opzionali. @include "nome_del_file" @load "nome_del_file" @namespace "nome" criterio di ricerca { istruzioni di azione } function nome(lista di parametri) { istruzioni } Gawk prima legge il codice del programma dal/dai file_di_programma se specificato/i, dagli argomenti passati a --source, o dal primo argomento sulla riga di comando che non sia un'opzione. Le opzioni -f e --source possono essere usate più volte nella riga di comando. Gawk legge il testo del programma come se tutti i file_di_programma e i testi sorgenti della riga di comando fossero concatenati. Oltre a ciò, le righe che iniziano con @include possono essere usate per includere altri file sorgenti nel programma. Questo è equivalente all'uso dell'opzione --include. Le righe che iniziano con @load possono essere usate per caricare funzioni di estensione nel programma. Questo è equivalente all'uso dell'opzione --load. La variabile d'ambiente AWKPATH specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti indicati con le opzioni -f e --include. Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è ".:/usr/local/share/awk" (la directory in questione può variare a seconda di come gawk è stato compilato e installato). Se un nome di file dato con l'opzione -f contiene un carattere “/”, non viene eseguita nessuna ricerca sul percorso. La variabile d'ambiente AWKLIBPATH specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti indicati con l'opzione --load. Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è "/usr/local/lib/gawk" (la directory in questione può variare a seconda di come gawk è stato compilato e installato). Gawk esegue i programmi AWK nell'ordine seguente. Per prima cosa, vengono effettuati tutti gli assegnamenti di variabile indicati dall'opzione -v. Successivamente, gawk compila il programma in un formato interno. Poi gawk esegue il codice nella regola/e BEGIN (se esistente/i), quindi procede con la lettura di ciascun file indicato nel vettore ARGV (fino a ARGV[ARGC-1]). Se non ci sono file indicati nella riga di comando, gawk legge dallo standard input. Se un nome di file nella riga di comando ha la forma var=val è trattato come un assegnamento di variabile. Alla variabile var sarà assegnato il valore val (questo accade dopo che ogni regola BEGIN è stata eseguita). Se il valore di un particolare elemento di ARGV è la stringa vuota (""), gawk lo salta. Per ogni file in input, se esiste una regola BEGINFILE, gawk esegue il codice associato prima di elaborare il contenuto del file. Similarmente, gawk esegue il codice associato alla regola ENDFILE dopo l'elaborazione del file. Per ogni record in input, gawk controlla se c'è corrispondenza con qualche criterio di ricerca specificato nel programma AWK. Per ogni criterio di ricerca a cui un record corrisponde, gawk esegue l'azione associata. I criteri di ricerca sono verificati nell'ordine in cui appaiono nel programma. Infine, dopo che sono esauriti i dati in input, gawk esegue il codice nelle regola/e END (se esistente/i). Directory nella riga di comando Secondo POSIX, i file indicati sulla riga di comando di awk devono essere file di testo. Se non lo sono il comportamento è “indefinito”. La maggior parte delle versioni di awk considerano una directory sulla riga di comando come un errore fatale. Per gawk, una directory sulla riga di comando produce solo un messaggio di avvertimento, senza conseguenze. Se sono date le opzioni --posix o --traditional gawk ritorna a trattare le directory sulla riga di comando come errore fatale.
VARIABILI, RECORD E CAMPI
Le variabili di AWK sono dinamiche; iniziano a esistere la prima volta che vengono usate. I loro valori sono numeri in virgola mobile o stringhe o entrambe le cose a seconda di come sono usate. Inoltre, gawk consente di avere variabili di tipo "espressione regolare". AWK ha anche vettori monodimensionali; i vettori multidimensionali possono essere simulati. Gawk fornisce veri vettori di vettori. Al momento dell'esecuzione del programma sono impostate parecchie variabili predefinite; saranno descritte di volta in volta quando sarà necessario, ed elencate più avanti. Record Normalmente i record sono separati dai caratteri a capo. Si può controllare come vengono separati i record assegnando valori alla variabile predefinita RS. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Records.html per i dettagli. Campi Man mano che ogni record di ingresso è letto, gawk lo spezza in campi usando il valore della variabile FS come separatore dei campi. Inoltre possono essere usate FIELDWIDTHS e FPAT per controllare la separazione dei campi. Vedere i dettagli a partire da https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Fields.html. Ogni campo nel record in input può essere individuato dalla sua posizione: $1, $2, e così via. $0 è l'intero record, compresi eventuali spazi bianchi iniziali e finali. La variabile NF contiene il numero di campi nel record in input. Riferimenti a campi inesistenti (cioè campi dopo $NF) producono la stringa vuota. Tuttavia, l'assegnamento ad un campo inesistente (per esempio $(NF+2) = 5) provoca l'incremento del valore di NF, crea tutti i campi intermedi assegnando loro la stringa nulla, e fa sì che il valore di $0 sia ricalcolato utilizzando OFS per separare i campi. Riferimenti a campi con indice negativo producono un errore fatale. Il decremento di NF provoca la perdita dei campi di indice superiore al valore impostato, ed il ricalcolo di $0, utilizzando OFS per separare i campi. L'assegnamento di un valore a un campo esistente provoca la ricostruzione dell'intero record quando si faccia riferimento a $0. Analogamente, assegnare un valore a $0 provoca una nuova divisione del record, creando nuovi valori per i suoi campi. Variabili predefinite Le variabili predefinite di gawk sono elencate sotto. L'elenco è appositamente scarno. Per i dettagli vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Built_002din-Variables. ARGC Il numero di argomenti sulla riga di comando. ARGIND L'indice in ARGV del file correntemente in elaborazione. ARGV Vettore degli argomenti della riga di comando. Il vettore è indicizzato da 0 ad ARGC - 1. BINMODE Sui sistemi non POSIX, indica l'utilizzo della modalità «binaria» per tutte le scritture e letture su file. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/PC-Using.html per i dettagli. CONVFMT Il formato di conversione dei numeri, quello predefinito è "%.6g". ENVIRON Un vettore contenente i valori dell'ambiente corrente. Il vettore è indicizzato dalle variabili d'ambiente, e ogni elemento è il valore di quella variabile. ERRNO Se ha luogo un errore di sistema durante una ridirezione per una getline, o durante una lettura fatta con getline, oppure in una close(), ERRNO viene impostato a una stringa che descrive l'errore. Il valore è passibile di traduzione nelle localizzazioni diverse dall'inglese. FIELDWIDTHS Una lista di dimensioni di campo separate da spazi. Se impostato, gawk suddivide l'input secondo campi di larghezza fissa, anziché usare il valore della variabile FS come separatore di campo. Ogni larghezza di campo può opzionalmente essere preceduta da un valore, separato da una virgola, che specifica il numero di caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio del campo. FILENAME Il nome del file di input corrente. Se non sono specificati file nella riga di comando, il valore di FILENAME è “-”. Tuttavia, FILENAME è indefinito all'interno della regola BEGIN (a meno che non sia impostato da getline). FNR Il numero di record corrente del file in input corrente. FPAT Un'espressione regolare che descrive il contenuto dei campi in un record. Se impostato, gawk suddivide l'input in campi, dove i campi corrispondono all'espressione regolare, invece di usare il valore di FS come separatore di campo. FS Il separatore di campo, quello predefinito è uno spazio. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Field-Separators.html per i dettagli. FUNCTAB Un vettore i cui indici e i corrispondenti valori sono i nomi di tutte le funzioni definite dall'utente o funzioni di estensione presenti nel programma. NOTA: Si può non usare l'istruzione delete applicandola al vettore FUNCTAB. IGNORECASE Controlla le differenze tra maiuscole e minuscole in tutte le espressioni regolari e nelle operazioni su stringhe. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Case_002dsensitivity.html per i dettagli. LINT Offre un controllo dinamico dell'opzione --lint dall'interno di un programma AWK. NF Il numero di campi nel record corrente. NR Il numero totale di record incontrati finora. OFMT Il formato d'uscita per i numeri, quello predefinito è "%.6g". OFS Il separatore di campi in uscita, normalmente è uno spazio. ORS Il separatore di record in uscita, normalmente la sequenza di fine linea ("newline"). PREC La precisione di lavoro di numeri a virgola mobile con precisione arbitraria, 53 [bit] è il valore predefinito. PROCINFO Gli elementi di questo vettore forniscono l'accesso alle informazioni sul programma AWK in esecuzione. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Auto_002dset per i dettagli. ROUNDMODE La modalità di arrotondamento da usare per operazioni sui numeri con precisione arbitraria, quella predefinita è "N" (IEEE-754 roundTiesToEven mode). Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Setting-the-rounding-mode per i dettagli. RS Il separatore di record in input (se non specificato è "newline"). RT Il terminatore di record. Gawk pone RT uguale al testo in input che corrisponde al carattere o alla espressione regolare indicati in RS. RSTART La posizione del primo carattere della stringa trovata da match(); oppure 0 se non ci sono corrispondenze. RLENGTH La lunghezza della stringa trovata da match(); oppure -1 se non ci sono corrispondenze. SUBSEP La stringa usata per separare indici multipli negli elementi di un vettore, quella predefinita è "\034". SYMTAB Un vettore i cui indici sono i nomi di tutte le variabili globali e vettori attualmente definiti nel programma. Non è possibile usare l'istruzione delete per il vettore SYMTAB e neppure impostare elementi il cui indice non sia un nome di variabile. TEXTDOMAIN Il dominio di testo del programma AWK ; usato per trovare le traduzioni localizzate delle stringhe del programma. Vettori I vettori hanno per indice un'espressione tra parentesi quadre ([ e ]). Se l'espressione è formata da una lista di espressioni (expr, expr ...) l'indice del vettore è una stringa ottenuta concatenando i valori (stringa) di ogni espressione, separati dal valore della variabile SUBSEP. Questa modalità è usata per simulare vettori multidimensionali. Per esempio: i = "A"; j = "B"; k = "C" x[i, j, k] = "hello, world\n" assegna la stringa "hello, world\n" all'elemento del vettore x che è indicizzato dalla stringa "A\034B\034C". In AWK, tutti i vettori sono associativi, cioè indicizzati da valori di tipo stringa. L'operatore speciale in può essere usato per controllare se un vettore contiene un certo valore come indice: if (val in vettore) print vettore[val] Se il vettore ha indici multipli, si usi (i, j) in vettore. Il costrutto in può anche essere usato in un ciclo for per iterare su tutti gli elementi di un vettore. Comunque, il costrutto (i, j) in vettore funziona solo nelle verifiche, non nei cicli for. Un elemento di un vettore può essere cancellato con l'istruzione delete. L'istruzione delete può anche essere usata per cancellare l'intero contenuto di un vettore, basta specificare il nome del vettore stesso senza indici. gawk supporta veri vettori multidimensionali. Non richiede che tali vettori siano “rettangolari” come in C or C++. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Arrays per dettagli. Spazi-dei-nomi Gawk fornisce una semplice funzionalità, namespace, (spazio-dei-nomi) per ovviare al fatto che tutte le variabili in AWK sono globali. Un nome qualificato consiste di due identificativi semplici, congiunti da una coppia di due punti (::). Il primo dei due identificativi designa lo spazio-dei-nomi (namespace) mentre il secondo è il nome della variabile al suo interno. Tutti i nomi semplici (non qualificati) sono considerati come appartenenti allo spazio-dei-nomi “corrente”; lo spazio-dei-nomi predefinito ha nome awk. Comunque, gli identificativi i cui nomi sono composti solo da lettere maiuscole, vengono sempre considerati come facenti parte dello spazio-dei-nomi awk, anche se lo spazio-dei-nomi corrente è diverso da quello predefinito. Si può cambiare lo spazio-dei-nomi corrente tramite la direttiva @namespace "nome". I nomi delle funzioni interne predefinite standard non possono essere usati come nomi di uno spazio-dei-nomi. I nomi di ulteriori funzioni, fornite da gawk possono essere usati come nomi di uno spazio-dei-nomi o come semplici identificativi in altri spazi-dei-nomi. Per ulteriori dettagli, vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Namespaces.html#Namespaces. Notazione e conversione delle variabili Le variabili e i campi possono essere numeri (in virgola mobile), stringhe, o entrambe le cose. Possono anche essere espressioni regolari. Come sia interpretato il valore di una variabile dipende dal contesto. In un'espressione numerica, sarà trattato come un numero; usato come stringa, sarà trattato come tale. Per far trattare una variabile come numero, le si sommi zero; per ottenere che venga trattata come come stringa, le si concateni la stringa nulla. Le variabili non inizializzate hanno sia il valore numerico zero che il valore di stringa "" (la stringa nulla, o vuota). Quando una stringa deve essere convertita in un numero, la conversione è compiuta con strtod(3). I numeri sono convertiti a stringhe usando sprintf(3) col valore di CONVFMT come stringa di formato ed il valore numerico della variabile come argomento. Tuttavia, anche se tutti i numeri in AWK sono in virgola mobile ("float"), i valori privi di decimali sono sempre convertiti in numeri interi. Gawk esegue i confronti nel modo seguente: Se due variabili sono numeriche, sono confrontate numericamente. Se una è numerica e l'altra è una stringa interpretabile come “stringa numerica,” sono pure confrontate numericamente. Negli altri casi, gli eventuali valori numerici sono convertiti in stringhe, ed è eseguito un confronto tra stringhe. Ovviamente, due stringhe sono confrontate come stringhe. Si noti che le costanti stringa, come "57", non sono stringhe numeriche, ma solo costanti stringa. L'idea di “stringa numerica” si applica solo ai campi, all'input di getline, a FILENAME, agli elementi di ARGV di ENVIRON, ed agli elementi di un vettore creato da split() o da patsplit() che abbiano le caratteristiche di una stringa numerica. L'idea fondamentale è che i dati immessi dall'utente, e solo essi, se risultano essere numerici, saranno trattati come numeri. Costanti ottali ed esadecimali Nel codice sorgente del programma si possono usare costanti ottali ed esadecimali in stile C. Per esempio, il valore ottale 011 è uguale al decimale 9, e il valore esadecimale 0x11 è uguale al decimale 17. Costanti di tipo stringa Le costanti stringa in AWK sono sequenze di caratteri racchiusi tra doppi apici (come "valore"). All'interno delle stringhe, sono riconosciute alcune sequenze di protezione, come in in C. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Escape-Sequences per i dettagli. Costanti di tipo Regexp Una costante di tipo espressione regolare è una sequenza di caratteri racchiusa tra barre (come /valore/). Le sequenze di protezione descritte sopra si possono usare anche all'interno di espressioni regolari costanti (p.es., /[ \t\f\n\r\v]/ corrisponde a tutti i caratteri non stampabili). Gawk consente anche di usare costanti formate da espressioni regolari fortemente tipizzate. I nome di tali costanti sono preceduti da un simbolo @ (così: @/valore/). Queste costanti possono essere assegnare a scalari (variabili, elementi di un vettore) e passate a funzione definite dall'utente. Le variabili il cui valore è stato assegnato in questo modo hanno come tipo quello di variabili di espressioni regolari.
CRITERI DI RICERCA E AZIONI
AWK è un linguaggio che procede per righe. Il criterio va a inizio riga, l'azione lo segue. Le istruzioni dell'azione sono racchiuse tra { e }. Sia il criterio che l'azione possono mancare ma, naturalmente, non entrambi. Se manca il criterio, l'azione è eseguita per ogni record in input. Omettere invece l'azione equivale a specificare { print } ossia stampare l'intero record. I commenti cominciano col carattere #, e continuano fino a fine riga. Si possono separare le istruzioni con righe vuote. Un'istruzione finisce normalmente alla fine della riga, a meno che non termini con una virgola, {, ?, :, &&, o ||. Anche le istruzioni in righe terminanti con do o else continuano automaticamente alla riga successiva. Negli altri casi, un'istruzione può continua sulla riga successiva se termina con “\”, nel qual caso il "newline" è ignorato. Comunque, un “\” che venga dopo un carattere # non è speciale. Si possono scrivere più istruzioni sulla stessa riga separandole con “;”. Questo si applica sia alle istruzioni all'interno di un'azione (il caso più comune), sia ai gruppi criterio-azione stessi. Criteri di ricerca I criteri di ricerca di AWK possono assumere le forme seguenti: BEGIN END BEGINFILE ENDFILE /espressione regolare/ espressione di relazione criterio && criterio criterio || criterio criterio ? criterio : criterio (criterio) ! criterio criterio1, criterio2 BEGIN e END sono due tipi speciali di criteri di ricerca, che non dipendono dai dati in input. Le azioni di tutti i criteri di ricerca BEGIN sono unite insieme, come se tutte le istruzioni fossero scritte in un'unica regola BEGIN, e sono eseguite prima che sia letto qualsiasi input. Allo stesso modo, tutte le regole END sono fuse insieme, ed eseguite dopo che tutti i dati in input sono terminati o dopo che si è incontrata l'istruzione exit. BEGIN e END non possono essere combinati con altri criteri in espressioni di ricerca. I criteri BEGIN e END devono necessariamente essere seguiti dall'indicazione di un'azione. BEGINFILE e ENDFILE sono altri criteri speciali le cui azioni sono eseguite prima della lettura del primo record di ogni file di input richiamato sulla riga di comando, e dopo la lettura dell'ultimo record di ognuno di questi file. All'interno della regola BEGINFILE, il valore di ERRNO è una stringa vuota se il file è stato aperto con successo. Altrimenti, in caso di problemi col file il codice dovrebbe usare nextfile per saltarlo. Se non lo fa, gawk emette il solito errore fatale per i file che non possono essere aperti. Per i criteri del tipo /espressione regolare/ l'azione associata è eseguita per ogni record in input che corrisponde all'espressione regolare. Le espressioni regolari hanno la stessa forma di quelle di egrep(1). Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Regexp.html per i dettagli sulle espressioni regolari. In un'espressione relazionale si può usare qualsiasi operatore definito nella sezione sulla azioni, più avanti. Generalmente l'espressione relazionale è utilizzata per verificare se certi campi siano individuati da determinate espressioni regolari. Gli operatori &&, || e ! sono rispettivamente l'AND logico, l'OR logico e il NOT logico. Come i loro equivalenti del linguaggio C, sono valutati solo il numero di operandistrettamente necessario a decidere il risultato, a partire da quello più a sinistra ("short-circuit evaluation"). Sono usati per combinare espressioni di ricerca più semplici. Come nella maggior parte dei linguaggi, si possono usare parentesi per cambiare l'ordine di valutazione. L'operatore ?: è simile allo stesso operatore in C: se il primo criterio è vero, allora il criterio utilizzato per il test è il secondo, altrimenti è il terzo. Dei criteri secondo e terzo, ne è valutato sempre solo uno. Un'espressione nella forma criterio1, criterio2 è detta criterio intervallo. Essa individua tutti i record a partire da quello che ha corrispondenza con criterio1, fino a quello che corrisponde a criterio2, compreso. Non può essere combinata con alcun'altra espressione. Azioni Le istruzioni di azione sono racchiuse tra parentesi graffe, { e }. L'insieme delle istruzioni di azione è formato dalle solite istruzioni di assegnamento, condizionali e iterative presenti nella maggior parte dei linguaggi. Gli operatori, le strutture di controllo e le istruzioni di input/output ricalcano quelli corrispondenti nel linguaggio C. Operatori Gli operatori di AWK, in ordine decrescente di precedenza, sono: (...) Raggruppamento $ Riferimento a campi. ++ -- Incremento e decremento, sia prefisso che suffisso. ^ Elevamento a potenza. + - ! Più e meno unari, e negazione logica. * / % Moltiplicazione, divisione e resto della divisione. + - Addizione e sottrazione. space Concatenazione di stringhe. | |& I/O proveniente dall'output di comandi [pipe] per getline, print e printf. < > <= >= == != I normali operatori di relazione. ~ !~ Corrispondenza con espressione regolare, o sua negazione. in Controllo di appartenenza a un vettore. && AND logico. || OR logico. ?: L'espressione condizionale in stile C. Ha la forma espressione1 ? espressione2 : espressione3. Se espressione1 è vera, il valore dell'espressione è espressione2, altrimenti è espressione3. Viene calcolata solo una delle due espressioni espressione2 e espressione3. = += -= *= /= %= ^= Assegnamento. Sono permessi sia l'assegnamento assoluto (var = valore) che quello con operatore (le altre forme). Istruzioni di controllo Le istruzioni di controllo sono le seguenti: if (condizione) istruzione [ else istruzione ] while (condizione) istruzione do istruzione while (condizione) for (espressione1; espressione2; espressione3) istruzione for (var in vettore) istruzione break continue delete vettore[indice] delete vettore exit [ espressione ] { istruzioni } switch (espressione) { case valore|espressione_regolare : istruzione ... [ default: istruzione ] } Istruzioni di I/O Le istruzioni di input/output sono le seguenti: close(file [, come]) Chiude un file, una pipe o un coprocesso. Il parametro facoltativo come dovrebbe essere usato solo per chiudere un'estremità di una pipe bi-direzionale aperta con un coprocesso. Il valore dev'essere una stringa, o "to" o "from". getline Imposta $0 usando la successiva riga di input; imposta NF, NR, FNR, RT. getline <file Imposta $0 usando la successiva riga di file; imposta NF, RT. getline variabile Imposta variabile dalla successiva riga di input; imposta NR, FNR, RT. getline variabile <file Imposta variabile dalla successiva riga di file; imposta RT. comando | getline [variabile] Esegue comando dirigendo l'output [del comando] o in $0 o in variabile, come sopra, e RT. comando |& getline [variabile] Esegue comando come un coprocesso dirigendo l'output [del comando] o in $0 o in variabile, come sopra, e RT. (Il comando può anche essere un socket. Vedere la sottosezione Nomi di file speciali, più avanti.) fflush([file]) Scarica il contenuto di tutti i buffer associati ai file o alle pipe aperti in scrittura file. Se file non è specificato o ha per valore la stringa nulla, l'operazione è eseguita su tutti i file e le pipe aperti in scrittura. next Cessa l'elaborazione della riga di input corrente. Legge la successiva riga di input, e l'elaborazione ricomincia a partire dal primo criterio di ricerca del programma AWK. Se non ci sono più righe in input, gawk esegue i comandi di ogni regola END, se presenti. nextfile Cessa l'elaborazione del file di input corrente. La prossima riga letta proverrà dal file di input successivo. Aggiorna FILENAME e ARGIND, reimposta FNR a 1, e l'elaborazione riprende dal primo criterio di ricerca del programma AWK. Se non ci sono più righe in input, gawk esegue i comandi di ogni regola ENDFILE ed END, se presenti. print Stampa il record corrente. Alla fine della riga in output viene aggiunto il valore della variabile ORS. print lista-espressioni Stampa le espressioni indicate. Ogni espressione è separata dal valore della variabile OFS. La riga prodotta termina col valore della variabile ORS. print lista-espressioni >file Stampa le espressioni indicate su file. Ogni espressione è separata dal valore della variabile OFS. La riga prodotta termina col valore della variabile ORS. printf fmt, lista-espressioni Formatta e stampa. printf fmt, lista-espressioni >file Stampa secondo formato su file. system(riga-di-comando) Esegue il comando riga-di-comando e ne restituisce il valore d'uscita. (Può non essere disponibile sui sistemi non-POSIX). Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/I_002fO-Functions.html#I_002fO-Functions per tutti i dettagli sul valore d'uscita. Sono permessi anche altri tipi di ridirezione in scrittura per print e printf. print ... >> file Aggiunge l'output alla fine di file. print ... | comando Scrive su una pipe. print ... |& comando Invia dati a un coprocesso o a un socket. (Vedere anche la sottosezione Nomi di file speciali, più avanti). Il comando getline restituisce 1 se tutto va bene, zero in caso di fine file, e -1 in caso di errore. Se il valore di errno(3) indica che l'operazione di I/O può essere ritentata, e PROCINFO["input", "RETRY"] è stato impostato, viene restituito il valore -2 invece che -1 e ulteriori chiamate a getline possono essere effettuate. A fronte di un errore ERRNO è impostato a una stringa che descrive il problema. NOTA: L'insuccesso nell'apertura di un socket bidirezionale genera un errore non fatale che viene restituito alla funzione chiamante. Se si sta usando una pipe, un coprocesso, o un socket per alimentare la getline, o da print o printf all'interno di un ciclo, si deve usare close() per creare una nuova istanza del comando o del socket. AWK non chiude automaticamente pipe, socket, o coprocessi quando questi restituiscono EOF. Le versioni di AWK dell'istruzione printf e della funzione sprintf() sono simili a quelle del C. Per dettagli vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Printf.html. Nomi di file speciali Effettuando delle ridirezioni di print o printf in un file, o attraverso getline da un file, gawk riconosce internamente alcuni nomi di file speciali, che permettono di accedere a descrittori di file già aperti ereditati dal processo genitore di gawk (la shell, solitamente). Questi nomi di file possono anche essere usati nella riga di comando per designare dei file di dati. I nomi di file sono: - Lo standard input. /dev/stdin Lo standard input. /dev/stdout Lo standard output. /dev/stderr Lo standard error in output. /dev/fd/n Il file associato al descrittore di file aperto n. I seguenti nomi di file speciali si possono usare con l'operatore |& di coprocesso per creare connessioni di rete TCP/IP: /inet/tcp/lport/rhost/rport /inet4/tcp/lport/rhost/rport /inet6/tcp/lport/rhost/rport File per una connessione TCP/IP su una porta locale lport verso un host remoto rhost sulla porta remota rport. Si usi la porta numero 0 Per permettere al sistema di scegliere una porta. Si usi /inet4 per richiedere una connessione IPv4, e /inet6 per richiedere una connessione IPv6. Specificando semplicemente /inet usa quello predefinito del sistema (molto probabilmente IPv4). Si può usare solo con l'operatore bidirezionale di I/O |&. /inet/udp/lport/rhost/rport /inet4/udp/lport/rhost/rport /inet6/udp/lport/rhost/rport Come sopra, ma usando porte UDP/IP invece che TCP/IP. Funzioni numeriche AWK ha le seguenti funzioni aritmetiche predefinite: atan2(y, x) Restituisce l'arcotangente di y/x in radianti. cos(espressione) Restituisce il coseno di espressione, in radianti. exp(espressione) La funzione esponenziale. int(espressione) Troncamento a numero intero. log(espressione) Logaritmo a base naturale. rand() Restituisce un numero casuale N, tra zero e uno, tale che 0 ≤ N < 1. sin(espressione) Restituisce il seno di espressione, in radianti. sqrt(espressione) Restituisce la radice quadrata di espressione. srand([espressione]) Usa espressione come nuovo seme per il generatore di numeri casuali. Se espressione non è indicata, sarà utilizzata il tempo corrente, misurato in secondi dal 1970. Il valore restituito è il valore precedente del seme. Funzioni di stringa Gawk ha le seguenti funzioni predefinite per le stringhe; i dettagli sono forniti in https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/String-Functions. asort(s [, d [, come] ]) Restituisce il numero di elementi del vettore di partenza s. Ordina i contenuti del vettore s usando le regole normali di gawk per confrontare fra loro i valori, e sostituisce gli indici dei valori ordinati di s con interi successivi a partire da 1. Se viene specificato il vettore destinazione (facoltativo) d, dapprima il vettore s viene copiato in d, e poi viene ordinato d, senza modificare gli indici del vettore di partenza s. La stringa facoltativa come controlla la direzione e il modo del confronto. Valori ammissibili per come sono descritti in https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/String-Functions.html#String-Functions. s e d possono anche essere lo stesso array, ma questo ha senso solo se si specifica anche il terzo argomento. asorti(s [, d [, come] ]) Restituisce il numero di elementi del vettore di partenza s. Il comportamento è lo stesso di asort(), con la differenza che l'ordinamento è fatto usando gli indici del vettore, e non i valori. Fatto l'ordinamento, il vettore è indicizzato numericamente, e i valori sono quelli degli indici di partenza. I valori originali sono persi; quindi va utilizzato un secondo vettore se si vuole conservare il vettore di partenza. Lo scopo della stringa facoltativa come è lo stesso descritto in precedenza per asort(). Anche qui, s e d possono specificare lo stesso vettore; la cosa ha senso solo nel caso si specifichi anche il terzo argomento. gensub(r, s, h [, t]) Cerca nella stringa obiettivo t corrispondenze con l'espressione regolare r. Se h è una stringa che inizia con g o G, tutte le corrispondenze con r sono sostituite con s. Altrimenti, h è un numero che indica la particolare corrispondenza con r che si vuole sostituire. Se t non è specificata, è usato $0 al suo posto. All'interno del testo di rimpiazzo s si può utilizzare la sequenza \n, dove n è una cifra tra 1 e 9, per indicare la parte di testo che corrisponde alla n-esima sottoespressione tra parentesi. La sequenza \0 rappresenta tutto il testo corrispondente, e così pure il carattere &. A differenza di sub() e gsub(), la stringa modificata è restituita come risultato della funzione, e la stringa obiettivo originale resta inalterata. gsub(r, s [, t]) Per ogni sottostringa conforme all'espressione regolare r nella stringa t, sostituisce la stringa s, e restituisce il numero di sostituzioni. Se t non è specificata, usa $0. Una & nel testo di rimpiazzo è sostituita dal testo trovato corrispondente alla espressione regolare. Si usi \& per indicare il carattere & inteso letteralmente. (Va scritto come "\\&"; vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Gory-Details.html#Gory-Details per una trattazione più completa delle regole sull'uso della "e commerciale" (ampersand) e delle barre inverse nel testo di rimpiazzo di sub(), gsub(), e gensub().) index(s, t) Restituisce la posizione della stringa t all'interno della stringa s, o zero se la stringa t non è presente. (Ciò implica che gli indici di una stringa di caratteri partono da 1.) length([s]) Restituisce la lunghezza della stringa s, oppure la lunghezza di $0 se s non è specificata. Se si fornisce come argomento un vettore, length() restituisce il numero di elementi del vettore. match(s, r [, a]) Restituisce la posizione in s in cui ricorre l'espressione regolare r, oppure zero se r non è presente, e imposta i valori di RSTART e RLENGTH. Si noti che l'ordine degli argomenti è lo stesso in uso per l'operatore ~: stringa ~ espressione-regolare. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/String-Functions.html#String-Functions per una descrizione di come il vettore a sia riempito se indicato. patsplit(s, a [, r [, seps] ]) Suddivide la stringa s nel vettore a e il vettore dei separatori. seps nell'espressione regolare r, e restituisce il numero dei campi. I valori di ogni elemento [del vettore] sono le parti di s che corrispondono a r. Il valore di seps[i] è il separatore (che potrebbe anche essere la stringa nulla) individuato davanti a a[i]. Il valore di seps[0] è il separatore iniziale (che potrebbe anche essere la stringa nulla). Se r è omesso, FPAT viene usato al suo posto. I vettori a e seps sono svuotati all'inizio dell'operazione. La suddivisione si comporta come la suddivisione in campi con FPAT. split(s, a [, r [, seps] ]) Suddivide la stringa s nel vettore a e il vettore dei separatori seps nell'espressione regolare r, e restituisce il numero dei campi. Se r è omesso, FS viene usato al suo posto. I vettori a e seps sono svuotati all'inizio dell'operazione. seps[i] è il separatore di campi che corrisponde a r tra a[i] e a[i+1]. La separazione diventa la stessa della separazione dei campi. sprintf(fmt, lista-espressioni) Stampa lista-espressioni secondo quanto specificato dal formato fmt, e restituisce la stringa risultante. strtonum(str) Esamina str, e ne restituisce il valore numerico. Se str inizia con uno 0, è considerato un numero ottale. Se str inizia con uno 0x o 0X, è considerato un numero esadecimale. Altrimenti, viene interpretato come numero decimale. sub(r, s [, t]) Si comporta come gsub(), ma è sostituita solo la prima sottostringa trovata. Viene restituito zero oppure uno. substr(s, i [, n]) Restituisce una sottostringa, lunga al massimo n-caratteri, di s a partire dalla posizione i. Se n è omesso, è usato il resto di s. tolower(str) Restituisce una copia della stringa str, con tutti i caratteri maiuscoli in str tradotti nei minuscoli corrispondenti. I caratteri non alfabetici restano invariati. toupper(str) Restituisce una copia della stringa str, con tutti i caratteri minuscoli di str tradotti nei maiuscoli corrispondenti. I caratteri non alfabetici restano invariati. Gawk gestisce i caratteri multi-byte. Ciò implica che index(), length(), substr() e match() lavorano in termini di caratteri, non di byte. Funzioni di tempo Gawk offre le seguenti funzioni per ottenere l'orario e formattarlo. I dettagli sono forniti in https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Time-Functions. mktime(datespec [, utc-flag]) Converte datespec in un orario nella stessa forma restituita da systime(), e restituisce il risultato. Se è presente utc-flag e non è zero e neppure nullo, viene assunto che l'orario sia nel fuso UTC; altrimenti è assunto che l'orario sia nel fuso locale. Se datespec non contiene sufficienti elementi o se l'orario risultante è inammissibile, mktime() restituisce -1. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Time-Functions.html#Time-Functions per i dettagli su datespec. strftime([format [, timestamp[, utc-flag]]]) Formatta timestamp secondo quanto specificato in format. Se utc-flag è presente e diversa da zero o dalla stringa nulla, il risultato è in UTC [ora di Greenwich], altrimenti il risultato è nell'ora locale. Il timestamp dovrebbe essere nella forma utilizzata da systime(). Se timestamp è omesso, sono utilizzate la data e l'ora correnti. Se format è omesso, è assunto un formato equivalente a quello dell'output del comando date(1). Il formato predefinito è disponibile in PROCINFO["strftime"]. Vedere le specifiche per la funzione strftime() in ISO C per i formati di conversione che sono sicuramente disponibili. systime() Restituisce l'ora corrente come numero di secondi a partire da: (1970-01-01 00:00:00 UTC sui sistemi POSIX). Funzioni di manipolazione dei bit Gawk offre le seguenti funzioni di manipolazione dei bit. Sono realizzate dapprima convertendo valori in virgola mobile con precisione doppia in interi nel formato uintmax_t, eseguendo l'operazione indicata, e poi convertendo il risultato nuovamente in virgola mobile. Passare valori negativi a queste funzioni causa un errore fatale. Le funzioni sono: and(v1, v2 [, ...]) Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana AND bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. compl(val) Restituisce il complemento bit per bit di val. lshift(val, contatore) Restituisce il valore di val, spostato a sinistra di contatore bit. or(v1, v2 [, ...]) Restituisce il risultato dell'applicare la funzione booleana OR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. rshift(val, contatore) Restituisce il valore di val, spostato a destra di contatore bit. xor(v1, v2 [, ...]) Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana XOR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. Funzioni di tipo Le seguenti funzioni forniscono informazioni relative agli argomenti che vengono loro passati. isarray(x) Restituisce vero se x è un vettore, altrimenti falso. typeof(x) Restituisce una stringa che indica il tipo di x. La stringa sarà una di queste: "array", "number", "regexp", "string", "strnum", "unassigned" o "undefined". Funzioni di internazionalizzazione Le seguenti funzioni possono essere usate all'interno di un programma AWK per tradurre stringhe in fase di esecuzione del programma. Per informazioni più complete, vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/I18N-Functions.html#I18N-Functions. bindtextdomain(directory [, dominio]) Specifica la directory in cui gawk cerca i file .gmo, nel caso non si trovino o non si possano mettere nelle directory “standard”. Restituisce la directory a cui dominio è “collegato”. Il valore predefinito per dominio è il valore della variabile TEXTDOMAIN. Se directory è impostato alla stringa nulla (""), bindtextdomain() restituisce il collegamento corrente per il dato dominio. dcgettext(stringa [, dominio [, categoria]]) Restituisce la traduzione della stringa nel dominio di testo dominio per la categoria di localizzazione categoria. Il valore predefinito per dominio è il valore corrente della variabile TEXTDOMAIN. Il valore predefinito per categoria è "LC_MESSAGES". dcngettext(stringa1, stringa2, numero [, dominio [, categoria]]) Restituisce la forma plurale in uso per numero nella traduzione di stringa1 e stringa2 nel dominio di testo dominio per la categoria di localizzazione categoria. Il valore predefinito per dominio è il valore corrente della variabile TEXTDOMAIN. Il valore predefinito per categoria è "LC_MESSAGES". Funzioni con valori booleani Si possono creare valori speciali di tipo booleano; vedere il manuale per come funzionano e come mai esistono. mkbool(espressione) In base al valore booleano di espressione restituisce il valore vero o falso. Il valore vero ha valore numerico uno. Il valore falso ha valore numerico zero.
FUNZIONI DEFINITE DALL'UTENTE
Le funzioni in AWK sono definite in questo modo: function nome(lista-di-parametri) { istruzioni } Le funzioni vengono eseguite se chiamate dall'interno di espressioni, presenti sia all'interno di criteri di ricerca, che all'interno di azioni. I parametri forniti al momento della chiamata sono sostituiti ai parametri formali dichiarati nella funzione. I vettori sono passati per riferimento, le altre variabili per valore. Le variabili locali sono dichiarate come parametri in più nella lista dei parametri formali. Per convenzione, si usa separare le variabili locali dai veri parametri con qualche spazio in più nella lista. Per esempio: function f(p, q, a, b) # a e b sono variabili locali { ... } /abc/ { ... ; f(1, 2) ; ... } La parentesi di sinistra che indica una chiamata deve seguire immediatamente il nome della funzione chiamata, senza spazi in mezzo. Questa restrizione non si applica alle funzioni predefinite elencate sopra. Le funzioni possono chiamare a loro volta altre funzioni, e possono essere ricorsive. I parametri utilizzati come variabili locali sono inizializzati alla stringa nulla e al numero zero al momento dell'invocazione. Si usi return expr per restituire un valore da una funzione. Il valore di ritorno è indefinito se non si fornisce alcun valore, o se la funzione ritorna automaticamente dopo aver eseguito l'ultima istruzione della funzione stessa, nella modalità detta “falling off”. Le funzioni possono essere chiamate indirettamente. Per far ciò basta assegnare il nome della funzione da chiamare, in formato stringa, a una variabile. Poi si usi la variabile come se fosse un nome di funzione, premettendole il segno @ come si può vedere qui sotto: function mia_funzione() { print "mia_funzione è stata chiamata" ... } { ... the_func = "mia_funzione" @the_func() # chiamata tramite nome_funzione di mia_funzione ... } Se è stata data l'opzione --lint, gawk avvertirà in caso di chiamate a funzioni indefinite al momento della valutazione sintattica del programma anziché durante l'esecuzione. La chiamata di una funzione indefinita in fase di esecuzione è un errore fatale.
CARICARE DINAMICAMENTE NUOVE FUNZIONI
Si possono aggiungere dinamicamente nuove funzioni scritte in C o C++ all'interprete gawk in esecuzione tramite l'istruzione @load. Una descrizione dettagliata non è possibile in questa pagina di manuale; vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Dynamic-Extensions.html#Dynamic-Extensions.
SEGNALI
Il profilo gawk riconosce due segnali. SIGUSR1 provoca la scrittura di un profilo e dello stack delle chiamate a funzione nel file di profilazione, che ha per nome awkprof.out, o qualsiasi nome sia stato fornito specificando l'opzione --profile. Poi l'esecuzione del programma prosegue regolarmente. SIGHUP chiede a gawk di scrivere il profilo e lo stack delle chiamate a funzione e di terminare l'esecuzione del programma.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Le costanti di tipo stringa sono sequenze di caratteri racchiuse fra doppi apici. In un ambiente dove non si parla inglese, è possibile segnare delle stringhe in un programma AWK per richiederne la traduzione nel linguaggio utilizzato in loco. Tali stringhe sono precedute nel programma AWK da un carattere di sottolineatura (“_”). Per esempio,, gawk 'BEGIN { print "hello, world" }' stampa sempre il messaggio hello, world. Ma, gawk 'BEGIN { print _"hello, world" }' potrebbe scrivere salve, mondo in Italia. Vedere https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Internationalization.html#Internationalization per i passi da seguire per produrre ed eseguire un programma AWK localizzabile.
ESTENSIONI GNU
Gawk ha fin troppe estensioni rispetto alla versione POSIX di awk. Esse sono descritte in https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/POSIX_002fGNU.html. Tutte le estensioni possono essere disabilitate invocando gawk con le opzioni --traditional o --posix.
VARIABILI D'AMBIENTE
La variabile d'ambiente AWKPATH può essere usata per fornire una lista di directory che gawk esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni -f, --file, -i e --include, e tramite la direttiva @include. Se la ricerca iniziale non ha successo, una seconda ricerca è effettuata accodando .awk al nome del file indicato. La variabile d'ambiente AWKLIBPATH può essere usata per fornire una lista di directory che gawk esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni -l e --load. La variabile d'ambiente GAWK_PERSIST_FILE, se presente, specifica un file da usare come archivio di memoria persistente. Si tratta di una caratteristica sperimentale. Vedere GAWK: Effective AWK Programming per i dettagli. La variabile d'ambiente GAWK_READ_TIMEOUT può essere usata per specificare un tempo massimo in millisecondi per leggere input da un terminale, da una pipe o da una comunicazione bidirezionale, inclusi i socket. Per le connessioni a un host remoto via socket, GAWK_SOCK_RETRIES controlla il numero di tentativi di lettura, e GAWK_MSEC_SLEEP l'intervallo fra un tentativo di lettura e quello successivo. L'intervallo è in millisecondi. Su sistemi che non supportano usleep(3), il valore è arrotondato a un numero intero di secondi. Se la variabile POSIXLY_CORRECT esiste nell'ambiente, gawk si comporta esattamente come se --posix fosse stato specificato sulla riga di comando. Se --lint è stato specificato, gawk emette un messaggio di avvertimento riguardo a questo.
STATO DI USCITA
Se l'istruzione exit è usata avendo come parametro un valore, gawk termina restituendo il valore numerico in questione. Altrimenti, se non sono stati riscontrati problemi in fase di esecuzione, gawk termina con il valore della costante C EXIT_SUCCESS. Questo valore è normalmente zero. In caso di errore, gawk termina con il valore della costante C EXIT_FAILURE. Questo valore è normalmente uno. Se gawk termina a causa di un errore fatale, il valore restituito è 2. Su sistemi non-POSIX, questo valore può essere visualizzato come EXIT_FAILURE.
INFORMAZIONE SULLA VERSIONE
Questa pagina man documenta gawk, versione 5.2.
AUTORI
La versione originale di awk UNIX è stata progettata e implementata da Alfred Aho, Peter Weinberger e Brian Kernighan dei Bell Laboratories. Brian Kernighan continua a mantenerla e migliorarla. Paul Rubin e Jay Fenlason, della Free Software Foundation, hanno scritto gawk, in modo che fosse compatibile con la versione originale di awk distribuita con la Settima Edizione di UNIX. John Woods ha contribuito con numerose correzioni di errori. David Trueman, con contribuzioni da Arnold Robbins, ha reso gawk compatibile con la nuova versione di UNIX awk. Arnold Robbins è il manutentore corrente. Vedere GAWK: Effective AWK Programming per una lista completa di contributori a gawk e alla sua documentazione. Vedere il file README nella distribuzione gawk per informazioni aggiornate riguardo ai manutentori e per sapere per quali sistemi operativi gawk è disponibile.
NOTIFICA DEI "BUG"
Se si trova un bug in gawk, usare il programma gawkbug(1) per segnalarlo. Le istruzioni complete per segnalare un bus sono fornite in https://www.gnu.org/software/gawk/manual/html_node/Bugs.html. Per favore leggere attentamente e seguire le istruzioni date lì. Questo semplificherà sia la segnalazione che la risoluzione. Veramente.
BUG
L'opzione -F non è più necessaria, vista la possibilità di assegnare variabili nella riga di comando; viene mantenuta solo per compatibilità all'indietro. Questa pagina di manuale è troppo lunga; gawk ha troppe funzionalità.
VEDERE ANCHE
egrep(1), sed(1), gawkbug(1), printf(3) e strftime(3). The AWK Programming Language, Alfred V. Aho, Brian W. Kernighan, Peter J. Weinberger, Addison-Wesley, 1988. ISBN 0-201-07981-X. GAWK: Effective AWK Programming, Edizione 5.2, disponibile con il codice sorgente gawk. La versione originale corrente di questo documento è disponibile online a: https://www.gnu.org/software/gawk/manual. La documentazione di gettext GNU è disponibile online a: https://www.gnu.org/software/gettext.
ESEMPI
Stampa ed ordina i nomi di login di tutti gli utenti: BEGIN { FS = ":" } { print $1 | "sort" } Conta le righe di un file: { nlines++ } END { print nlines } Aggiunge il numero di riga all'inizio di ogni riga del file: { print FNR, $0 } Concatena e aggiunge numerazione (variazione sul tema): { print NR, $0 } Esegui un comando esterno per alcune linee di dati: tail -f access_log | awk '/myhome.html/ { system("nmap " $1 ">> logdir/myhome.html") }'
COPYING PERMISSIONS
Copyright © 1989, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 Free Software Foundation, Inc. È permesso stampare e distribuire copie letterali di questa pagina di manuale, a patto che il copyright e questa nota di autorizzazione siano conservate e presenti in ogni copia. È permesso copiare e distribuire versioni modificate di questa pagina del manuale, sotto le condizioni poste per la copia letterale, a patto che l'intero lavoro derivato sia distribuito secondo permessi di stampa identici a questi. È permesso copiare e distribuire traduzioni di questa pagina dimanuale in un'altra lingua, sotto le condizioni poste sopra per leversioni modificate, salvo che quest'informazione suipermessi di copia e ristampa deve essere espressa in una traduzioneapprovata dalla Free Software Foundation.
TRADUZIONE
La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Giuseppe Guerrini <giusguerrini@racine.ra.it>, Antonio Giovanni Colombo <azc100@gmail.com>, Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it> e Giuseppe Sacco <eppesuig@debian.org> Questa traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 ⟨https://www.gnu.org/licenses/gpl-3.0.html⟩ o successiva per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità. Per segnalare errori nella traduzione di questa pagina di manuale inviare un messaggio a ⟨pluto-ildp@lists.pluto.it⟩.