Provided by: dpkg_1.17.5ubuntu5.8_amd64 bug

NOME

       dpkg - gestore dei pacchetti per Debian

SINTASSI

       dpkg [opzione...] azione

ATTENZIONE

       Questo  manuale  è  pensato  per  gli  utenti che desiderano conoscere più in dettaglio le
       opzioni per la riga  di  comando  e  gli  stati  dei  pacchetti  di  dpkg,  rispetto  alle
       informazioni date da dpkg --help.

       Non  dovrebbe essere usato dai manutentori che vogliono capire come dpkg installerà i loro
       pacchetti. La descrizione di ciò che  dpkg  fa  quando  installa  e  rimuove  pacchetti  è
       particolarmente inadeguata.

DESCRIZIONE

       dpkg  è  uno  strumento  per  installare, compilare, rimuovere e gestire pacchetti Debian.
       L'interfaccia principale e più facile da usare per  dpkg  è  aptitude(1).  dpkg  in  sé  è
       completamente   controllato  da  parametri  della  riga  di  comando,  che  consistono  di
       esattamente una azione e zero o più opzioni. Il parametro azione dice a dpkg cosa  fare  e
       le opzioni controllano in qualche modo il comportamento dell'azione.

       dpkg  può anche essere usato come frontend per dpkg-deb(1) e dpkg-query(1). L'elenco delle
       azioni supportate può essere trovato nella successiva sezione AZIONI. Se è presente una di
       tali  azioni,  dpkg  esegue  semplicemente  dpkg-deb o dpkg-query con i parametri che sono
       stati specificati, ma attualmente non viene passata alcuna opzione  specifica;  per  usare
       una di tali opzioni i backend devono essere invocati direttamente.

INFORMAZIONI SUI PACCHETTI

       dpkg  mantiene alcune informazioni utilizzabili sui pacchetti disponibili. Le informazioni
       sono divise in tre classi: stati, stati di selezione e contrassegni.  Questi  valori  sono
       pensati per essere modificati principalmente con dselect.

   Package states
       non-installato
              Il pacchetto non è installato sul sistema.

       file-config
              Nel sistema sono presenti solo i file di configurazione del pacchetto.

       parzialmente-installato
              L'installazione  del pacchetto è stata iniziata, ma per qualche ragione non è stata
              completata.

       spacchettato
              Il pacchetto è stato spacchettato, ma non configurato.

       parzialmente-configurato
              Il pacchetto è stato spacchettato e la configurazione  è  stata  iniziata,  ma  per
              qualche ragione non è ancora stata completata.

       triggers-awaited
              Il pacchetto è in attesa che un altro pacchetto elabori i trigger.

       triggers-pending
              I trigger del pacchetto sono stati avviati

       installato
              Il pacchetto è stato spacchettato e configurato correttamente.

   Package selection states
       installazione
              Il pacchetto è selezionato per l'installazione.

       bloccato
              dpkg  non  manipola un pacchetto contrassegnato come bloccato, a meno che non lo si
              forzi a farlo con l'opzione --force-hold.

       disinstallazione
              Il pacchetto è selezionato per la disinstallazione (cioè  si  desiderano  rimuovere
              tutti i file tranne quelli di configurazione).

       eliminazione
              Il  pacchetto  è selezionato per essere eliminato (cioè si desidera rimuovere tutto
              dalle directory di sistema, compresi i file di configurazione).

   Package flags
       richiesta-reinstallazione
              Un  pacchetto  contrassegnato  come  richiesta-reinstallazione  è  difettoso  ed  è
              necessario  che  sia  nuovamente  installato.  Questi  pacchetti non possono essere
              rimossi,   a   meno   che    non    si    forzi    l'operazione    con    l'opzione
              --force-remove-reinstreq.

AZIONI

       -i, --install file-pacchetto...
              Installa   il   pacchetto.   Se  viene  specificata  l'opzione  --recursive  o  -R,
              file-pacchetto deve essere una directory.

              L'installazione consiste dei seguenti passaggi:

              1. Estrazione del file di controllo del nuovo pacchetto.

              2. Se prima della nuova installazione era già installata  un'altra  versione  dello
              stesso pacchetto, esecuzione dello script prerm del vecchio pacchetto.

              3. Esecuzione dello script preinst, se il pacchetto ne fornisce uno.

              4.  Spacchettamento  dei  nuovi  file e contemporaneamente esecuzione del backup di
              quelli vecchi, in modo che possano essere ripristinati se qualcosa va storto.

              5. Se prima della nuova installazione era già installata  un'altra  versione  dello
              stesso  pacchetto, esecuzione dello script postrm del vecchio pacchetto. Notare che
              questo script è eseguito dopo lo script preinst del nuovo pacchetto, perché i nuovi
              file vengono scritti nello stesso momento in cui i vecchi file vengono rimossi.

              6.  Configurazione del pacchetto. Per informazioni dettagliate su come venga fatta,
              vedere --configure.

       --unpack file-pacchetto...
              Spacchetta il pacchetto, ma  non  lo  configura.  Se  viene  specificata  l'opzione
              --recursive o -R, file-pacchetto deve essere una directory.

       --configure pacchetto...|-a|--pending
              Configura un pacchetto che è stato spacchettato ma non ancora configurato. Se viene
              specificata l'opzione -a o --pending invece di pacchetto, vengono configurati tutti
              i pacchetti spacchettati ma non configurati.

              Per riconfigurare un pacchetto che è già stato configurato, usare invece il comando
              dpkg-reconfigure(8).

              La configurazione consiste dei seguenti passaggi:

              1. Spacchettamento dei file di configurazione e contemporaneamente  esecuzione  del
              backup  di  quelli  vecchi,  in modo che possano essere ripristinati se qualcosa va
              storto.

              2. Esecuzione dello script postinst, se il pacchetto ne fornisce uno.

       --triggers-only pacchetto...|-a|--pending
              Elabora solo i trigger;  vengono  elaborati  tutti  i  trigger  in  coda.  Se  sono
              specificati  dei  nomi  di  pacchetto,  vengono  elaborati  solo  i trigger di quei
              pacchetti, esattamente una volta ciascuno ove necessario. L'uso di  questa  opzione
              può   lasciare   i   pacchetti   negli   stati   non  corretti  triggers-awaited  e
              triggers-pending. Ciò può essere successivamente risolto eseguendo dpkg --configure
              --pending.

       -r, --remove, -P, --purge pacchetto...|-a|--pending
              Rimuove  un  pacchetto  installato.  -r  o  --remove rimuove tutto tranne i file di
              configurazione. Ciò può evitare in futuro di dover riconfigurare  il  pacchetto  se
              viene  installato  nuovamente.  (I  file  di configurazione considerati sono quelli
              elencati nel file di controllo  DEBIAN/conffiles).  -P  o  --purge  rimuove  tutto,
              inclusi  i file di configurazione in conffiles. Se vengono specificate l'opzione -a
              o --pending invece di un nome di pacchetto, allora vengono rispettivamente  rimossi
              o  eliminati  tutti i pacchetti spacchettati ma contrassegnati per essere rimossi o
              eliminati nel file /var/lib/dpkg/status. Notare che dpkg può essere  all'oscuro  di
              alcuni  file  di  configurazione  perché  sono  stati  creati  e  gestiti  in  modo
              indipendente attraverso gli script di configurazione. In questo caso,  dpkg  stesso
              non  li  rimuoverà, ma lo script postrm del pacchetto (che viene invocato da dpkg),
              deve farsi carico della loro rimozione al momento dell'eliminazione del  pacchetto.
              Naturalmente  ciò è vero solo per i file nelle directory di sistema, non per i file
              di configurazione scritti dai singoli utenti nelle proprie directory home.

              La rimozione di un pacchetto consiste dei seguenti passaggi:

              1. Esecuzione dello script prerm

              2. Rimozione dei file installati

              3. Esecuzione dello script postrm

       -V, --verify [package-name...]
              Verifies the integrity of package-name or all packages  if  omitted,  by  comparing
              information from the installed paths with the database metadata.

              The  output  format is selectable with the --verify-format option, which by default
              uses the rpm format, but that might change in the  future,  and  as  such  programs
              parsing this command output should be explicit about the format they expect.

       --update-avail, --merge-avail file-Packages
              Aggiornano  le  informazioni di dpkg e dselect su quali pacchetti sono disponibili.
              Con  l'azione  --merge-avail  le  vecchie  informazioni  sono  combinate   con   le
              informazioni nel file-Packages. Con l'azione --update-avail le vecchie informazioni
              vengono rimpiazzate dalle nuove informazioni nel  file-Packages.  Il  file-Packages
              distribuito  con  Debian si chiama semplicemente Packages. dpkg archivia le proprie
              informazioni sui pacchetti disponibili in /var/lib/dpkg/available.

              Un comando più semplice per recuperare e aggiornare in una volta il file  available
              è dselect update. Notare che questo file è per lo più inutile se non si usa dselect
              ma un frontend basato su APT; APT ha un proprio  sistema  per  tenere  traccia  dei
              pacchetti disponibili.

       -A, --record-avail file-pacchetto...
              Aggiornano  le  informazioni  di  dpkg  e  dselect  riguardo a quali pacchetti sono
              disponibili con le informazioni nel pacchetto file-pacchetto. Se viene  specificata
              l'opzione --recursive o -R, file-pacchetto deve essere una directory.

       --forget-old-unavail
              È  adesso  obsoleta  e  non  ha  effetto  dato che dpkg dimentica automaticamente i
              pacchetti non installati che non sono disponibili.

       --clear-avail
              Cancella le informazioni esistenti riguardo a quali pacchetti sono disponibili.

        -C, --audit
              Cerca i pacchetti che sono stati installati solo  parzialmente  nel  sistema.  dpkg
              suggerisce cosa fare per renderli funzionanti.

       --get-selections [modello-nome-pacchetti...]
              Get  list  of  package  selections,  and  write  it  to  stdout. Without a pattern,
              non-installed packages (i.e. those which have been previously purged) will  not  be
              shown.

       --set-selections
              Imposta  le  selezioni  dei pacchetti usando il file letto dallo stdin; questo file
              deve essere nel formato «pacchetto stato», dove stato  è  uno  tra  install,  hold,
              deinstall  o  purge.  Sono permesse anche le righe bianche e quelle di commento che
              iniziano con «#».

              The available file needs to be up-to-date for this command to be useful,  otherwise
              unknown  packages  will  be  ignored  with  a  warning.  See the --update-avail and
              --merge-avail commands for more information.

       --clear-selections
              Set the requested state of every  non-essential  package  to  deinstall.   This  is
              intended  to be used immediately before --set-selections, to deinstall any packages
              not in list given to --set-selections.

       --yet-to-unpack
              Cerca i pacchetti selezionati per l'installazione ma che per  una  qualche  ragione
              non sono ancora stati installati.

       --add-architecture architettura
              Aggiunge  architettura  all'elenco  delle  architetture  per  le  quali i pacchetti
              possono essere installati senza dover  usare  --force-architecture.  L'architettura
              per  cui  è  stato compilato dpkg (cioè l'output di --print-architecture) fa sempre
              parte dell'elenco.

       --remove-architecture architettura
              Rimuove architettura dall'elenco  delle  architetture  per  le  quali  i  pacchetti
              possono essere installati senza dover usare --force-architecture. Se l'architettura
              è attualmente in uso nel database, allora l'operazione verrà rifiutata, a meno  che
              non   venga  specificata  --force-architecture.  L'architettura  per  cui  è  stato
              compilato dpkg (cioè l'output di --print-architecture) non può mai  essere  rimossa
              dall'elenco.

       --print-architecture
              Stampa l'architettura dei pacchetti che dpkg installa (ad esempio, «i386»).

       --print-foreign-architectures
              Stampa  un  elenco separato da ritorni a capo delle architetture extra per le quali
              dpkg è configurato per permettere l'installazione dei pacchetti.

       --compare-versions ver1 op ver2
              Confronta i numeri di versione; op è un  operatore  binario.  dpkg  restituisce  un
              valore  di  successo  (zero)  se  la  condizione  specificata  è  soddisfatta, e di
              insuccesso (valore diverso da zero) in  caso  contrario.  Ci  sono  due  gruppi  di
              operatori,  che  differiscono  per  il  modo in cui trattano una ver1 o ver2 vuota.
              Questi operatori trattano una versione vuota  come  precedente  a  qualsiasi  altra
              versione:  lt  le  eq  ne ge gt; questi altri operatori trattano una versione vuota
              come successiva a qualsiasi altra versione: lt-nl le-nl ge-nl gt-nl. Questi  ultimi
              operatori  sono  forniti  solamente  per  compatibilità con la sintassi del file di
              controllo: < << <= = >= >> >.

       -?, --help
              Visualizza un breve messaggio di aiuto.

       --force-help
              Mostra un aiuto sulle opzioni --force-cosa.

       -Dh, --debug=help
              Mostra un aiuto sulle opzioni di debug.

       --version
              Mostra informazioni sulla versione di dpkg.

       azioni di dpkg-deb
              Vedere dpkg-deb(1) per maggiori informazioni sulle seguenti azioni.

              -b, --build directory [archivio|directory]
                  Crea un pacchetto deb.
              -c, --contents archivio
                  Elenca il contenuto di un pacchetto deb.
              -e, --control nomefile [directory]
                  Estrae informazioni di controllo da un pacchetto.
              -x, --extract archivio directory
                  Estrae i file contenuti nel pacchetto.
              -X, --vextract archivio directory
                  Estrae e visualizza i file contenuti in un
                  pacchetto.
              -f, --field  archivio [campo-controllo...]
                  Mostra il campo di controllo o i campi di controllo
                  di un pacchetto.
              --fsys-tarfile archivio
                  Mostra il file system del file tar contenuto in un
                  pacchetto Debian.
              -I, --info archivio [file-controllo...]
                  Mostra informazioni su un pacchetto.

       azioni per dpkg-query
              Vedere dpkg-query(1) per maggiori informazioni sulle seguenti azioni.

              -l, --list modello-nome-pacchetto...
                  Elenca i pacchetti che corrispondono al modello specificato.
              -s, --status nome-pacchetto...
                  Restituisce lo stato del pacchetto specificato.
              -L, --listfiles nome-pacchetto...
                  Elenca i file installati nel sistema da nome-pacchetto.
              -S, --search modello-ricerca-nomefile...
                  Cerca un nome file nei pacchetti installati.
              -p, --print-avail nome-pacchetto...
                  Mostra i dettagli su nome-pacchetto, come presenti in
                  /var/lib/dpkg/available. Gli utenti di frontend basati su APT
                  dovrebbero invece usare apt-cache show nome-pacchetto.

OPZIONI

       All options can be specified both on the command line and in the dpkg  configuration  file
       /etc/dpkg/dpkg.cfg   or   fragment   files   (with   names  matching  this  shell  pattern
       '[0-9a-zA-Z_-]*') on the configuration directory /etc/dpkg/dpkg.cfg.d/. Each line  in  the
       configuration  file  is  either an option (exactly the same as the command line option but
       without leading hyphens) or a comment (if it starts with a #).

       --abort-after=numero
              Cambia il numero di errori dopo il quale dpkg si interromperà.Il valore predefinito
              è 50.

       -B, --auto-deconfigure
              Quando  un  pacchetto  viene rimosso, è possibile che un altro pacchetto installato
              dipenda da esso. Se si specifica questa opzione il pacchetto che dipende da  quello
              rimosso verrà automaticamente deconfigurato.

       -Dottale, --debug=ottale
              Attiva  il  debug.  ottale  viene  formato unendo con un'operazione di OR i singoli
              valori desiderati dall'elenco sottostante  (notare  che  questi  valori  potrebbero
              cambiare  nei  rilasci futuri). -Dh o --debug=help mostrano questi valori usati nel
              debug.

                  Numero   Descrizione
                       1   Informazioni di utilità generale sul progresso
                       2   Invocazione e stato degli script dei manutentori
                      10   Output per ogni file elaborato
                     100   Molto output per ogni file elaborato
                      20   Output per ogni file di configurazione
                     200   Molto output per ogni file di configurazione
                      40   Dipendenze e conflitti
                     400   Molto output su dipendenze e conflitti
                   10000   Attivazione ed elaborazione dei trigger
                   20000   Molto output sui trigger
                   40000   Una quantità irragionevole di output sui trigger
                    1000   Molto ciance su, ad esempio, la directory dpkg/info
                    2000   Una quantità irragionevole di ciance

       --force-operazioni, --no-force-operazioni, --refuse-operazioni

              Forza o rifiuta (no-force e refuse hanno lo  stesso  significato)  l'esecuzione  di
              alcune  operazioni.  operazioni  è  una  lista  separata  da  virgole di operazioni
              specificate in seguito. --force-help visualizza un messaggio che  le  descrive.  Le
              operazioni contrassegnate da (*) vengono forzate in modo predefinito.

              Attenzione:  queste  opzioni sono pensate principalmente per essere usate solamente
              da esperti. Usarle senza aver pienamente compreso il loro effetto  può  danneggiare
              l'intero sistema.

              all: abilita (o disabilita) tutte le opzioni di forzatura.

              downgrade(*):  installa  un  pacchetto  anche  se è già installata una versione più
              recente.

              Warning: At present dpkg does not do any  dependency  checking  on  downgrades  and
              therefore  will  not  warn you if the downgrade breaks the dependency of some other
              package.  This  can  have  serious  side  effects,  downgrading  essential   system
              components can even make your whole system unusable. Use with care.

              configure-any:   configura   anche   qualsiasi   pacchetto,   spacchettato  ma  non
              configurato, da cui dipende quello in considerazione.

              hold: elabora i pacchetti anche quando contrassegnati come «bloccati».

              remove-reinstreq: rimuove un pacchetto, anche se è difettoso e ha  il  contrassegno
              che  richiede  la  reinstallazione.  Questo  può,  ad esempio, far sì che parti del
              pacchetto rimangano sul sistema e vengano poi dimenticate da dpkg.

              remove-essential: rimuove  un  pacchetto  anche  se  è  considerato  essenziale.  I
              pacchetti  essenziali  contengono per lo più i comandi Unix veramente fondamentali;
              la loro rimozione può far sì che l'intero sistema non funzioni più,  perciò  usarla
              con cautela.

              depends: trasforma tutti i problemi di dipendenza in avvertimenti.

              depends-version: non si preoccupa delle versioni quando controlla le dipendenze.

              breaks: installa un pacchetto anche se ne rende difettoso un altro.

              conflicts:  installa,  anche  se  va  in conflitto con un altro pacchetto. Questo è
              pericoloso, perché di solito comporta la sovrascrittura di alcuni file.

              confmiss: se un file di configurazione è mancante e la  versione  del  pacchetto  è
              cambiata,  installa  sempre  il  file  di configurazione senza chiedere all'utente.
              Questo è pericoloso, perché significa non preservare una  modifica  (la  rimozione)
              fatta al file.

              confnew:  se  un  file  di  configurazione  è  stato  modificato  e la versione del
              pacchetto è cambiata, installa sempre la nuova versione senza chiedere, a meno  che
              non  venga  specificata  anche  --force-confdef,  nel  qual caso verrà privilegiata
              l'azione predefinita.

              confnew: se un file  di  configurazione  è  stato  modificato  e  la  versione  del
              pacchetto  è  cambiata,  mantiene sempre la vecchia versione senza chiedere, a meno
              che non venga specificata anche --force-confdef, nel qual caso  verrà  privilegiata
              l'azione predefinita.

              confdef:  se  un  file  di  configurazione  è  stato  modificato  e la versione del
              pacchetto  è  cambiata,  sceglie  sempre  l'azione   predefinita   senza   chiedere
              all'utente. Se non c'è un'azione predefinita, si fermerà per chiedere all'utente, a
              meno che non sia stata specificata anche  --force-confnew  o  --force-confold,  nel
              qual caso userà quella per decidere l'azione definitiva.

              confask:  se  un  file  di  configurazione  è  stato  modificato  propone sempre di
              sostituirlo con la versione nel pacchetto, anche se la versione nel pacchetto non è
              cambiata.  Se  è  stata  specificata  una qualsiasi delle opzioni --force-confmiss,
              --force-confnew, --force-confold o --force-confdef, allora quella verrà  usata  per
              decidere l'azione definitiva.

              overwrite: sovrascrive il file di un pacchetto con quello di un altro.

              overwrite-dir: sovrascrive la directory di un pacchetto con il file di un altro.

              overwrite-diverted:  sovrascrive  una versione diversificata di un file con una che
              non è stata diversificata.

              unsafe-io: non effettua  operazioni  di  I/O  sicure  durante  lo  spacchettamento.
              Attualmente ciò implica non effettuare la sincronizzazione dei file system prima di
              rinominare i file; ciò determina una sostanziale diminuzione delle  prestazioni  in
              alcuni  file system, sfortunatamente proprio quelli che richiedono l'I/O sicuro per
              il loro comportamento non affidabile che causa file di lunghezza zero  in  caso  di
              bruschi crash del sistema.

              Nota:  per  ext4, il principale colpevole, considerare invece l'uso dell'opzione di
              mount nodelalloc, che  risolverà  sia  la  diminuzione  delle  prestazioni,  sia  i
              problemi  di  sicurezza  dei  dati;  per questi ultimi fa sì che il file system non
              produca file di lunghezza zero in caso di bruschi crash del  sistema  con  software
              che non esegue sincronizzazioni prima delle singole azioni di rinomina.

              Attenzione: usare questa opzione può migliorare le prestazioni al prezzo di perdita
              di dati: usare con cautela.

              architecture:  elabora  anche  i  pacchetti  con  architettura  sbagliata  o  senza
              architettura.

              bad-version: elabora anche i pacchetti con versioni sbagliate.

              bad-path:  PATH  manca  di  alcuni  programmi  importanti,  perciò  è  probabile si
              verifichino problemi.

              not-root: cerca di installare o disinstallare cose anche quando non è root.

              bad-verify: installa un pacchetto anche se non supera il controllo di autenticità.

       --ignore-depends=pacchetto,...
              Ignora il controllo delle dipendenze per i  pacchetti  specificati  (in  realtà  il
              controllo viene effettuato ma vengono forniti solo gli avvertimenti sui conflitti e
              nient'altro).

       --no-act, --dry-run, --simulate
              Fa tutto ciò che dovrebbe essere fatto, ma  non  scrive  alcun  cambiamento.  Viene
              usato  per  vedere  cosa  succederebbe  con  l'azione specificata, senza modificare
              realmente nulla.

              Assicurarsi di specificare --no-act  prima  del  parametro  di  azione,  oppure  si
              potrebbero  verificare  risultati  indesiderati.  (Ad  esempio,  dpkg --purge pippo
              --no-act prima elimina completamente il pacchetto pippo e poi cerca di eliminare il
              pacchetto --no-act, anche se probabilmente ci si aspettava che non facesse nulla.)

       -R, --recursive
              Gestisce in modo ricorsivo tutti i file regolari che corrispondono al modello *.deb
              e che si trovano nelle directory specificate e tutte le  loro  sottodirectory.  Può
              essere usato con le azioni -i, -A, --install, --unpack e --avail.

       -G     Non installa un pacchetto se è già installata una versione più recente dello stesso
              pacchetto. Questo è un alias per --refuse-downgrade.

       --admindir=dir
              Cambia la  directory  amministrativa  predefinita,  che  contiene  molti  file  che
              forniscono informazioni sullo stato dei pacchetti installati o non installati, ecc.
              (Il valore predefinito è /var/lib/dpkg)

       --instdir=dir
              Cambia la directory di installazione predefinita che corrisponde alla directory  in
              cui  devono  essere  installati i pacchetti. instdir è anche la directory passata a
              chroot(2) prima di eseguire gli script  di  installazione  del  pacchetto,  il  che
              significa  che  gli  script considerano la directory instdir come directory radice.
              (Il valore predefinito è /)

       --root=dir
              Cambiare root cambia instdir in dir e admindir in dir/var/lib/dpkg.

       -O, --selected-only
              Elabora solo i pacchetti che  sono  selezionati  per  l'installazione.  L'effettiva
              assegnazione  dei  contrassegni viene fatta da dselect o da dpkg, quando manipola i
              pacchetti. Per esempio, quando un pacchetto viene rimosso verrà contrassegnato come
              selezionato per la disinstallazione.

       -E, --skip-same-version
              Non installa il pacchetto se è già installata la stessa versione del pacchetto.

       --pre-invoke=comando
       --post-invoke=comando
              Set  an  invoke hook command to be run via “sh -c” before or after the dpkg run for
              the unpack, configure, install, triggers-only, remove and purge dpkg actions.  This
              option  can  be  specified  multiple  times. The order the options are specified is
              preserved, with the ones from  the  configuration  files  taking  precedence.   The
              environment  variable  DPKG_HOOK_ACTION  is  set  for the hooks to the current dpkg
              action. Note: front-ends might call dpkg several times per invocation, which  might
              run the hooks more times than expected.

       --path-exclude=modello-glob
       --path-include=modello-glob
              Imposta modello-glob come filtro per il percorso, escludendo o reincludendo durante
              l'installazione percorsi  precedentemente  esclusi  che  corrispondono  ai  modelli
              specificati.

              Attenzione:  tenere a mente che, a seconda dei percorsi esclusi, si può danneggiare
              l'intero sistema; usare con cautela.

              I modelli glob usano gli  stessi  caratteri  jolly  usati  nella  shell,  dove  «*»
              corrisponde  a  qualsiasi  sequenza  di caratteri, inclusa la stringa vuota e anche
              «/».      Ad      esempio,      '/usr/*/READ*'      fa      corrispondenza      con
              '/usr/share/doc/package/README'.  Come  di  consueto,  «?»  corrisponde a qualsiasi
              carattere singolo (incluso  ancora  una  volta  «/»).  «[»  inizia  una  classe  di
              caratteri,  che  può  contenere  una  lista di caratteri, intervalli e complementi.
              Vedere glob(7) per  informazioni  dettagliate  sull'uso  dei  modelli  glob.  Nota:
              l'implementazione attuale può reincludere più directory e collegamenti simbolici di
              quanto necessario, per precauzione e per evitare possibili  fallimenti  durante  lo
              spacchettamento; le versioni future potrebbero risolvere questo aspetto.

              Può  essere  usato  per rimuovere tutti i percorsi tranne alcuni specifici; un caso
              tipico è:

              --path-exclude=/usr/share/doc/*
              --path-include=/usr/share/doc/*/copyright

              per rimuovere tutti i file di documentazione tranne i file di copyright.

              Queste due opzioni possono essere specificate  più  volte  e  intrecciate  assieme.
              Vengono   entrambe   elaborate  nell'ordine  specificato,  e  l'ultima  regola  che
              corrisponde ad un nome di file determina la decisione.

       --verify-format format-name
              Sets the output format for the --verify command.

              The only currently supported output format is rpm, which consists  of  a  line  for
              every  path  that failed any check. The lines start with 9 characters to report the
              specific check results, a '?' implies the check could not be done (lack of support,
              file permissions, etc), '.' implies the check passed, and an alphanumeric character
              implies  a  specific  check  failed;  the  only  functional  check  is  an   md5sum
              verification  denoted  with a '5' on the third character. The line is followed by a
              space and an attribute character (currently 'c' for conffiles), another  space  and
              the pathname.

       --status-fd n
              Invia   informazioni   leggibili   da   macchina   sullo   stato  dei  pacchetti  e
              sull'avanzamento al descrittore di file n. Questa opzione  può  essere  specificata
              più volte. L'informazione di solito contiene un record per riga, in una delle forme
              seguenti:

              status: pacchetto: stato
                     Lo stato del pacchetto è cambiato; stato è come nel file di stato.

              status: pacchetto : error : messaggio-esteso-di-errore
                     Si è verificato un errore. Qualsiasi eventuale ritorno a capo all'interno di
                     messaggio-esteso-di-errore verrà convertito in spazi prima di essere passato
                     in output.

              status: file : conffile-prompt : 'reale-vecchio' 'reale-nuovo' modificato-da-utente
              modificato-da-distribuzione
                     È   stata   chiesta   all'utente   una  risposta  riguardo  ad  un  file  di
                     configurazione.

              processing: stadio: pacchetto
                     Inviato immediatamente prima che inizi uno stadio dell'elaborazione.  stadio
                     è  uno  tra upgrade, install (entrambi inviati prima dello spacchettamento),
                     configure, trigproc, disappear, remove, purge.

       --status-logger=comando
              Invia  informazioni  leggibili  da   macchina   sullo   stato   dei   pacchetti   e
              sull'avanzamento  allo  standard  input  di  comando.  Questa  opzione  può  essere
              specificata più volte. Il formato di output è lo stesso di --status-fd.

       --log=nomefile
              Registra gli aggiornamenti sui cambiamenti di stato e le azioni in nomefile  invece
              del predefinito /var/log/dpkg.log. Se questa opzione viene specificata più volte, è
              usato l'ultimo nome di file. I messaggi registrati  sono  nella  forma  «AAAA-MM-GG
              HH:MM:SS   status  stato  pacch  versione-installata»  per  gli  aggiornamenti  sui
              cambiamenti  di  stato;  «AAAA-MM-GG  HH:MM:SS  azione  pacch   versione-installata
              versione-disponibile»  per  le  azioni,  dove  azione  è  una tra install, upgrade,
              remove,  purge;  e  «AAAA-MM-GG  HH:MM:SS  conffile  nomefile  decisione»   per   i
              cambiamenti dei file di configurazione, dove decisione è install o keep.

       --no-debsig
              Non cerca di verificare le firme dei pacchetti.

       --no-triggers
              Non  esegue  alcun  trigger  in questa esecuzione (le attivazioni verranno comunque
              registrate). Se usata con --configure pacchetto o --triggers-only pacchetto, allora
              lo script postinst del pacchetto verrà comunque eseguito anche se è necessaria solo
              un'esecuzione dei trigger. L'uso di questa opzione può lasciare i  pacchetti  negli
              stati   non   corretti   triggers-awaited   e   triggers-pending.  Ciò  può  essere
              successivamente sistemato eseguendo dpkg --configure --pending.

       --triggers
              Annulla un'opzione --no-triggers precedente.

AMBIENTE

       HOME   Se impostata, dpkg  la  userà  come  directory  nella  quale  leggere  il  file  di
              configurazione specifico dell'utente.

       TMPDIR Se impostata, dpkg la userà come directory nella quale creare i file e le directory
              temporanee.

       PAGER  Il programma che dpkg eseguirà per visualizzare i file di configurazione.

       SHELL  Il programma che dpkg eseguirà per avviare una nuova shell.

       COLUMNS
              Imposta il numero di colonne che dpkg userà per visualizzare il  testo  formattato.
              Attualmente è usata solo da -l.

       DPKG_SHELL_REASON
              Definita  da  dpkg  nella  shell  creata  quando  chiede all'utente di esaminare la
              situazione  riguardo  ai  file  di  configurazione.  Valore   attualmente   valido:
              conffile-prompt.

       DPKG_CONFFILE_OLD
              Definita  da  dpkg  nella  shell  creata  quando  chiede all'utente di esaminare la
              situazione riguardo ai file di configurazione. Contiene  il  percorso  del  vecchio
              file di configurazione.

       DPKG_CONFFILE_NEW
              Definita  da  dpkg  nella  shell  creata  quando  chiede all'utente di esaminare la
              situazione riguardo ai file di configurazione. Contiene il percorso del nuovo  file
              di configurazione.

       DPKG_RUNNING_VERSION
              Definita  da  dpkg  nell'ambiente  dello  script  del  manutentore e impostata alla
              versione dell'istanza di dpkg attualmente in esecuzione.

       DPKG_MAINTSCRIPT_PACKAGE
              Defined by dpkg on the maintainer script environment  to  the  (non-arch-qualified)
              package name being handled.

       DPKG_MAINTSCRIPT_PACKAGE_REFCOUNT
              Defined  by  dpkg  on  the  maintainer  script environment to the package reference
              count,  i.e.  the  number  of  package  instances  with  a   state   greater   than
              not-installed. Since dpkg 1.17.2.

       DPKG_MAINTSCRIPT_ARCH
              Definita   da   dpkg   nell'ambiente  dello  script  del  manutentore  e  impostata
              all'architettura per la quale è stato compilato il pacchetto.

       DPKG_MAINTSCRIPT_NAME
              Definita da dpkg nell'ambiente dello script del manutentore  e  impostata  al  nome
              dello script in esecuzione (preinst, postinst, prerm, postrm).

FILE

       /etc/dpkg/dpkg.cfg.d/[0-9a-zA-Z_-]*
              File con frammenti di configurazione.

       /etc/dpkg/dpkg.cfg
              File di configurazione con le opzioni predefinite.

       /var/log/dpkg.log
              File di registro predefinito (vedere /etc/dpkg/dpkg.cfg(5) e l'opzione --log).

       Gli altri file elencati in seguito sono nelle loro directory predefinite; vedere l'opzione
       --admindir per sapere come modificare la posizione di questi file.

       /var/lib/dpkg/available
              Elenco di pacchetti disponibili.

       /var/lib/dpkg/status
              Stati dei pacchetti disponibili. Questo  file  contiene  informazioni  riguardo  al
              fatto che un pacchetto sia contrassegnato o meno per la rimozione, sia installato o
              meno, ecc. Per maggiori dettagli vedere la sezione INFORMAZIONI SUI PACCHETTI.

              Ogni giorno viene fatto un backup del file di stato  in  /var/backups.  Può  essere
              utile se viene perso o diventa corrotto a causa di problemi con i file system.

       I  file  seguenti sono componenti di un pacchetto binario. Per maggiori informazioni su di
       essi, vedere deb(5).
              control
              conffiles
              preinst
              postinst
              prerm
              postrm
              triggers

BUG

       --no-act normalmente fornisce meno informazioni di quanto sarebbe utile.

ESEMPI

       To list installed packages related to the editor vi(1) (note that dpkg-query does not load
       the  available  file  anymore by default, and the dpkg-query --load-avail option should be
       used instead for that):
            dpkg -l '*vi*'

       Per vedere le voci riguardanti due pacchetti in /var/lib/dpkg/available:
            dpkg --print-avail elvis vim | less

       Per cercare direttamente nell'elenco dei pacchetti:
            less /var/lib/dpkg/available

       Per rimuovere un pacchetto elvis installato:
            dpkg -r elvis

       To install a package, you first need to find it in an archive or CDROM. The available file
       shows that the vim package is in section "editors":
            cd /media/cdrom/pool/main/v/vim
            dpkg -i vim_4.5-3.deb

       Per fare una copia locale degli stati di selezione dei pacchetti:
            dpkg --get-selections >mieselezioni

       You  might  transfer this file to another computer, and after having updated the available
       file    there    with    your    package    manager    frontend     of     choice     (see
       https://wiki.debian.org/Teams/Dpkg/FAQ for more details), for example:
            avail=`mktemp`
            apt-cache dumpavail >"$avail"
            dpkg --merge-avail "$avail"
            rm "$avail"
       you can install it with:
            dpkg --clear-selections
            dpkg --set-selections <mieselezioni

       Notare che questo non installa o rimuove realmente nulla, ma imposta solamente lo stato di
       selezione dei pacchetti indicati. Sarà necessaria qualche altra applicazione per scaricare
       e   installare  effettivamente  i  pacchetti  richiesti.  Per  esempio,  eseguire  apt-get
       dselect-upgrade.

       Nelle situazioni normali, dselect(1) fornisce un metodo  più  comodo  per  modificare  gli
       stati di selezione dei pacchetti.

FUNZIONALITÀ AGGIUNTIVE

       Si  possono  ottenere funzionalità aggiuntive installando uno dei seguenti pacchetti: apt,
       aptitude e debsums.

VEDERE ANCHE

       aptitude(1), apt(1), dselect(1), dpkg-deb(1), dpkg-query(1), deb(5), deb-control(5),
       dpkg.cfg(5) e dpkg-reconfigure(8).

AUTORI

       Vedere /usr/share/doc/dpkg/THANKS per l'elenco delle persone che hanno contribuito a dpkg.