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NOME

       deb-split - formato dei pacchetti binari multiparte Debian

SINTASSI

       nomefile.deb

DESCRIZIONE

       Il  formato .deb multiparte viene utilizzato per suddividere pacchetti grandi in pezzi più
       piccoli per facilitare il trasporto su supporti piccoli.

FORMATO

       Il file è un archivio ar con un  valore  magico  di  !<arch>.  I  nomi  dei  file  possono
       terminare con una sbarra (a partire da dpkg 1.15.6).

       Il  primo  elemento  si  chiama  debian-split  e  contiene una serie di righe, separate da
       ritorni a capo. Attualmente sono presenti otto righe:

       •   Il numero di versione del formato, 2.1 al momento della stesura di  questa  pagina  di
           manuale.

       •   Il nome del pacchetto.

       •   La versione del pacchetto.

       •   Il codice md5sum del pacchetto.

       •   La dimensione totale del pacchetto.

       •   La dimensione massima di una parte.

       •   Il  numero  della  parte  attuale,  seguito da una sbarra («/») e dal numero totale di
           parti (ad esempio «1/10»).

       •   L'architettura del pacchetto (a partire da dpkg 1.16.1).

       I programmi che leggono archivi multiparte devono essere pronti ad un aumento  del  numero
       minore  di versione del formato e alla presenza di righe aggiuntive e dovrebbero ignorarle
       quando appropriato.

       Se è cambiato il numero di versione principale, è stata fatta una modifica incompatibile e
       il  programma  dovrebbe  fermarsi.  Se  non è così, il programma dovrebbe poter continuare
       senza problemi, a meno di non incontrare un  elemento  inaspettato  nell'archivio  (tranne
       alla fine), come descritto in seguito.

       Il secondo ed ultimo elemento obbligatorio si chiama data.N, dove N indica il numero della
       parte. Contiene la parte con i dati grezzi.

       Questi elementi devono essere  presenti  in  questo  preciso  ordine.  Le  implementazioni
       attuali  dovrebbero  ignorare  ogni  elemento  aggiuntivo  dopo data.N. Ulteriori elementi
       possono essere definiti in futuro e, se possibile, verranno messi dopo questi due.

VEDERE ANCHE

       deb(5), dpkg-split(1).