Provided by: apt_1.0.1ubuntu2.24_amd64 bug

NOME

       apt-get - strumento APT per la gestione dei pacchetti, interfaccia a riga di comando

SINOSSI

       apt-get [-asqdyfmubV] [-o=stringa_config] [-c=file_config] [-t=rilascio_obiettivo]
               [-a=architettura] {update | upgrade | dselect-upgrade | dist-upgrade |
               install pacch [{=numero_versione_pacch | /rilascio_obiettivo}]...  |
               remove pacch...  | purge pacch...  |
               source pacch [{=numero_versione_pacch | /rilascio_obiettivo}]...  |
               build-dep pacch [{=numero_versione_pacch | /rilascio_obiettivo}]...  |
               download pacch [{=numero_versione_pacch | /rilascio_obiettivo}]...  | check |
               clean | autoclean | autoremove | {-v | --version} | {-h | --help}}

DESCRIZIONE

       apt-get è lo strumento a riga di comando per gestire pacchetti e può essere considerato il
       «backend» dell'utente per altri strumenti che usano la libreria APT. Esistono diversi
       «front-end» per interfaccia, come aptitude(8), synaptic(8) e wajig(1).

       A meno che non venga fornita l'opzione -h o --help, deve essere presente uno dei comandi
       seguenti.

       update
           update è usato per sincronizzare nuovamente i file degli indici dei pacchetti dalle
           loro fonti. Gli indici dei pacchetti disponibili sono scaricati dalle posizioni
           specificate in /etc/apt/sources.list. Per esempio, quando si usa un archivio Debian,
           questo comando recupera e analizza i file Packages.gz, in modo da rendere disponibili
           informazioni sui pacchetti nuovi e quelli aggiornati. Si dovrebbe sempre fare un
           update prima di un upgrade o dist-upgrade. Notare che l'indicatore di avanzamento
           globale non è preciso perché è impossibile conoscere in anticipo la dimensione dei
           file degli indici dei pacchetti.

       upgrade
           upgrade è usato per installare le versioni più recenti di tutti i pacchetti
           attualmente installati sul sistema, usando le fonti elencate in /etc/apt/sources.list.
           I pacchetti attualmente installati con nuove versioni disponibili sono recuperati e
           aggiornati; in nessun caso vengono rimossi pacchetti attualmente installati oppure
           recuperati e installati pacchetti che non lo sono già. I pacchetti attualmente
           installati che hanno una nuova versione, ma che non possono essere aggiornati senza
           cambiare lo stato di installazione di un altro pacchetto, vengono lasciati alla
           versione attuale. Deve essere prima effettuato un update in modo che apt-get sappia se
           sono disponibili nuove versioni dei pacchetti.

       dist-upgrade
           dist-upgrade, oltre ad effettuare le funzioni di upgrade, gestisce anche in maniera
           intelligente le modifiche delle dipendenze delle nuove versioni dei pacchetti; apt-get
           ha un sistema «intelligente» di risoluzione dei conflitti e cerca di aggiornare i
           pacchetti più importanti a scapito di quelli meno importanti, se necessario. Il
           comando dist-upgrade può quindi rimuovere alcuni pacchetti. Il file
           /etc/apt/sources.list contiene un elenco di posizioni da cui recuperare i file di
           pacchetto desiderati. Vedere anche apt_preferences(5) per un meccanismo per scavalcare
           le impostazioni generali per singoli pacchetti.

       dselect-upgrade
           dselect-upgrade viene usato insieme a dselect(1), il front-end tradizionale per i
           pacchetti di Debian.  dselect-upgrade segue i cambiamenti fatti da dselect(1) al campo
           Status dei pacchetti disponibili, ed effettua le azioni necessarie per realizzare tale
           stato (ad esempio la rimozione di vecchi pacchetti e l'installazione di nuovi).

       install
           install è seguito da uno o più pacchetti da installare o aggiornare. Ogni pacchetto è
           un nome di pacchetto, non un nome di file pienamente qualificato (ad esempio, in un
           sistema Debian, l'argomento fornito sarebbe apt-utils, non
           apt-utils_1.0.1ubuntu2.24_amd64.deb). Tutti i pacchetti richiesti dai pacchetti
           specificati per l'installazione saranno anch'essi recuperati e installati. Il file
           /etc/apt/sources.list viene usato per localizzare i pacchetti desiderati. Se viene
           aggiunto un segno meno alla fine del nome di pacchetto (senza spazio), il pacchetto
           specificato viene rimosso, se è installato. Analogamente un segno più può essere usato
           per specificare un pacchetto da installare. Queste ultime funzionalità possono essere
           usate per scavalcare decisioni prese dal sistema di risoluzione dei conflitti di
           apt-get.

           È possibile selezionare una versione specifica di un pacchetto per l'installazione
           scrivendo dopo il nome del pacchetto un segno di uguale e la versione del pacchetto da
           selezionare. Ciò farà sì che venga localizzata e selezionata per l'installazione
           quella versione. In alternativa può essere selezionata una distribuzione specifica
           scrivendo dopo il nome del pacchetto una sbarra («/») e la versione della
           distribuzione o il nome dell'archivio (stable, testing, unstable).

           Entrambi i meccanismi di selezione della versione possono far retrocedere pacchetti e
           devono essere usati con cautela.

           Questa è l'azione da usare anche quando si desiderano aggiornare uno o più pacchetti
           già installati senza aggiornare ogni pacchetto nel sistema. A differenza dell'azione
           «upgrade», che aggiorna alla versione più recente tutti i pacchetti installati,
           «install» installa la versione più recente solamente per i pacchetti specificati.
           Basta fornire il nome dei pacchetti che si desiderano aggiornare e, se è disponibile
           una versione più recente, essa (e tutte le sue dipendenze come descritto sopra) verrà
           scaricata e installata.

           Da ultimo, il meccanismo apt_preferences(5) permette di creare una politica di
           installazione alternativa per i singoli pacchetti.

           Se nessun pacchetto corrisponde all'espressione specificata e questa contiene uno tra
           «.», «?» o «*», allora viene considerata come un'espressione regolare POSIX e viene
           confrontata con tutti i nomi di pacchetto nel database. Ogni corrispondenza viene
           quindi installata (o rimossa). Notare che la corrispondenza avviene con sottostringhe,
           perciò «bass.*» trova corrispondenza con «quanto-bass» e «bassissimo». Se ciò non è
           quello che si desidera, ancorare l'espressione regolare con un carattere «^» o «$»,
           oppure creare un'espressione regolare più specifica.

       remove
           remove è identico a install tranne per il fatto che i pacchetti sono rimossi invece
           che installati. Notare che la rimozione di un pacchetto lascia i suoi file di
           configurazione nel sistema. Se viene aggiunto un segno più in fondo al nome del
           pacchetto (senza spazi in mezzo), il pacchetto specificato viene installato invece che
           rimosso.

       purge
           purge è identico a remove tranne per il fatto che i pacchetti sono rimossi ed
           eliminati completamente (viene eliminato anche ogni file di configurazione).

       source
           source fa sì che apt-get scarichi i pacchetti sorgente. APT esaminerà i pacchetti
           disponibili per decidere quali pacchetti sorgente scaricare. Poi, se possibile,
           troverà e scaricherà nella directory corrente la versione più recente disponibile di
           quel pacchetto sorgente rispettando il rilascio predefinito, impostato con l'opzione
           APT::Default-Release, l'opzione -t o per i singoli pacchetti con la sintassi
           pacch/rilascio.

           Il sistema tiene traccia dei pacchetti sorgente in modo separato dai pacchetti binari,
           attraverso righe deb-src nel file sources.list(5). Ciò significa che sarà necessario
           aggiungere una riga di questo tipo per ciascun repository da cui si desiderano
           ottenere sorgenti; in caso contrario probabilmente si otterrà la versione sorgente
           sbagliata (troppo vecchia o troppo nuova) oppure nessuna versione.

           Se viene specificata l'opzione --compile allora il pacchetto verrà compilato in un
           .deb binario usando dpkg-buildpackage per l'architettura così come definita
           dall'opzione --host-architecture. Se viene usata l'opzione --download-only, allora il
           pacchetto sorgente non verrà spacchettato.

           Può essere recuperata una specifica versione sorgente facendo seguire al nome del
           sorgente un segno uguale e quindi la versione da scaricare, in modo simile al
           meccanismo usato per i file di pacchetto. Ciò permette la corrispondenza esatta con il
           nome e la versione del pacchetto sorgente, abilitando implicitamente l'opzione
           APT::Get::Only-Source.

           Notare che i pacchetti sorgente non vengono installati né viene tenuta traccia di essi
           nel database di dpkg come per i pacchetti binari; sono semplicemente scaricati nella
           directory corrente, come archivi tar dei sorgenti.

       build-dep
           build-dep fa sì che apt-get installi o rimuova pacchetti, nel tentativo di soddisfare
           le dipendenze di compilazione di un pacchetto sorgente. In modo predefinito sono
           soddisfatte le dipendenze per compilare il pacchetto in modo nativo. Se lo si
           desidera, è possibile invece specificare un'architettura ospite con l'opzione
           --host-architecture.

       check
           check è uno strumento diagnostico; aggiorna la cache dei pacchetti e controlla la
           presenza di dipendenze non soddisfatte.

       download
           download scarica il pacchetto binario specificato nella directory corrente.

       clean
           clean ripulisce il repository locale dei file di pacchetto recuperati. Rimuove tutto
           da /var/cache/apt/archives/ e /var/cache/apt/archives/partial/, tranne il file di
           lock.

       autoclean
           Come clean, autoclean ripulisce il repository locale dei file di pacchetto recuperati.
           La differenza sta nel fatto che rimuove solo i file di pacchetto che non possono più
           essere scaricati e sono per lo più inutili. Questo permette di mantenere una cache per
           un periodo lungo senza che cresca fuori controllo. Se l'opzione di configurazione
           APT::Clean-Installed è disabilitata, impedisce che vengano eliminati i pacchetti
           installati.

       autoremove
           autoremove viene usato per rimuovere i pacchetti che sono stati installati
           automaticamente per soddisfare delle dipendenze per altri pacchetti e che non sono più
           necessari.

       changelog
           changelog scarica il changelog di un pacchetto e lo visualizza usando sensible-pager.
           Il nome e la directory di base del server sono definiti nella variabile
           APT::Changelogs::Server (ad esempio packages.debian.org/changelogs[1] per Debian o
           changelogs.ubuntu.com/changelogs[2] per Ubuntu). In modo predefinito visualizza il
           changelog per la versione che è installata. Tuttavia si possono specificare le stesse
           opzioni del comando install.

OPZIONI

       Tutte le opzioni a riga di comando si possono impostare usando il file di configurazione;
       le descrizioni indicano l'opzione da impostare. Per le opzioni booleane si può scavalcare
       il file di configurazione usando qualcosa come -f-, --no-f, -f=no o diverse altre
       varianti.

       --no-install-recommends
           Non considerare i pacchetti raccomandati come una dipendenza per l'installazione. Voce
           di configurazione: APT::Install-Recommends.

       --install-suggests
           Considera i pacchetti suggeriti come una dipendenza per l'installazione. Voce di
           configurazione:APT::Install-Suggests.

       -d, --download-only
           Scarica solamente; i file di pacchetto sono solo recuperati e non spacchettati o
           installati. Voce di configurazione: APT::Get::Download-Only.

       -f, --fix-broken
           Aggiusta; cerca di correggere un sistema che ha dipendenze non soddisfatte. Questa
           opzione, quando usata con install o remove, può omettere qualsiasi pacchetto per
           permettere ad APT di trovare una soluzione valida. Se sono specificati dei pacchetti,
           questi devono risolvere completamente il problema. L'opzione è a volte necessaria
           quando si esegue APT per la prima volta; APT stesso non permette l'esistenza di
           pacchetti con dipendenze non soddisfatte in un sistema. È possibile che la struttura
           di dipendenze di un sistema sia corrotta a tal punto da richiedere un intervento
           manuale (il che di solito significa usare dpkg --remove per eliminare alcuni dei
           pacchetti che creano problemi). L'uso di questa opzione insieme a -m può in alcune
           situazioni produrre un errore. Voce di configurazione: APT::Get::Fix-Broken.

       -m, --ignore-missing, --fix-missing
           Ignora i pacchetti mancanti; se alcuni pacchetti non possono essere recuperati o
           fallisce il controllo sulla loro integrità dopo il recupero (file di pacchetto
           corrotti), mantiene bloccati tali pacchetti e gestisce il risultato. L'uso di questa
           opzione insieme a -f può produrre un errore in alcune situazioni. Se un pacchetto è
           selezionato per l'installazione (particolarmente se è indicato nella riga di comando)
           e non può essere scaricato verrà silenziosamente mantenuto invariato. Voce di
           configurazione: APT::Get::Fix-Missing.

       --no-download
           Disabilita lo scaricamento dei pacchetti. È usato al meglio con --ignore-missing per
           forzare APT ad usare solo i .deb che ha già scaricato. Voce di configurazione:
           APT::Get::Download.

       -q, --quiet
           Silenzioso; produce un output adatto alla registrazione, omettendo gli indicatori di
           avanzamento. L'uso di più «q» produce un output più silenzioso fino a un massimo di 2.
           Si può anche usare -q=n per impostare il livello di silenziosità a n, scavalcando il
           file di configurazione. Notare che il livello di silenziosità 2 implica -y; non si
           dovrebbe mai usare -qq senza un modificatore che non fa azioni come -d, --print-uris o
           -s, dato che APT potrebbe decidere di fare qualcosa di inatteso. Voce di
           configurazione: quiet.

       -s, --simulate, --just-print, --dry-run, --recon, --no-act
           Nessuna azione; effettua una simulazione degli eventi che si verificherebbero, ma non
           cambia realmente il sistema. Voce di configurazione: APT::Get::Simulate.

           Le esecuzioni simulate effettuate da un utente disattivano automaticamente il lock
           (Debug::NoLocking) e se è impostata l'opzione APT::Get::Show-User-Simulation-Note
           (come predefinito), viene anche visualizzato un messaggio che indica che quella fatta
           è solo una simulazione. Le esecuzioni effettuate da root non attivano né NoLocking né
           i messaggi: i superutenti dovrebbero sapere ciò che stanno facendo senza bisogno di
           ulteriori avvertimenti da apt-get.

           Le esecuzioni simulate stampano una serie di righe, ciascuna delle quali rappresenta
           un'operazione di dpkg: configurazione (Conf), rimozione (Remv) o spacchettamento
           (Inst). Le parentesi quadre indicano i pacchetti difettosi e le parentesi quadre vuote
           indicano difetti che non hanno conseguenze (rari).

       -y, --yes, --assume-yes
           Rispondi automaticamente «sì» ai prompt; assume «sì» come risposta a tutti i prompt e
           viene eseguito in modo non interattivo. Se si verifica una situazione non
           desiderabile, come il cambiamento di un pacchetto bloccato, il tentativo di
           installazione di un pacchetto non autenticato o la rimozione di un pacchetto
           essenziale, allora apt-get annullerà l'esecuzione. Voce di configurazione:
           APT::Get::Assume-Yes.

       --assume-no
           Rispondi automaticamente «no» a tutti i prompt. Voce di configurazione:
           APT::Get::Assume-No.

       -u, --show-upgraded
           Mostra i pacchetti aggiornati; stampa un elenco di tutti i pacchetti che devono essere
           aggiornati. Voce di configurazione: APT::Get::Show-Upgraded.

       -V, --verbose-versions
           Mostra la versione completa dei pacchetti aggiornati e installati. Voce di
           configurazione: APT::Get::Show-Versions.

       -a, --host-architecture
           Questa opzione controlla l'architettura per la quale apt-get source --compile compila
           i pacchetti e come le dipendenze di compilazione incrociata sono soddisfatte. In modo
           predefinito non è impostata, il che significa che l'architettura ospite è la stessa
           dell'architettura di compilazione (che è definita da APT::Architecture). Voce di
           configurazione: APT::Get::Host-Architecture.

       -P, --build-profiles
           Questa opzione controlla i profili di compilazione attivi per i quali apt-get source
           --compile compila un pacchetto sorgente e come le dipendenze di compilazione sono
           soddisfatte. In modo predefinito non è attivo alcun profilo di compilazione. Più
           profili di compilazione possono essere attivati contemporaneamente concatenandoli con
           una virgola. Voce di configurazione: APT::Build-Profiles.

       -b, --compile, --build
           Compila i pacchetti sorgente dopo averli scaricati. Voce di configurazione:
           APT::Get::Compile.

       --ignore-hold
           Ignora i blocchi sui pacchetti; ciò fa sì che apt-get ignori il blocco posto su un
           pacchetto. Può essere utile insieme a dist-upgrade per scavalcare un grande numero di
           blocchi non desiderati. Voce di configurazione: APT::Ignore-Hold.

       --with-new-pkgs
           Permette l'installazione di nuovi pacchetti quando usato insieme a upgrade. Ciò è
           utile se l'aggiornamento di un pacchetto installato richiede l'installazione di nuove
           dipendenze. Invece di bloccare il pacchetto upgrade aggiornerà il pacchetto e
           installerà le nuove dipendenze. Notare che upgrade con questa opzione non rimuoverà
           mai pacchetti, permetterà solo l'aggiunta di nuovi. Voce di configurazione:
           APT::Get::Upgrade-Allow-New.

       --no-upgrade
           Non aggiornare i pacchetti; quando usato insieme a install, no-upgrade impedisce che i
           pacchetti nella riga di comando vengano aggiornati se sono già installati. Voce di
           configurazione: APT::Get::Upgrade.

       --only-upgrade
           Non installare nuovi pacchetti; quando usato insieme a install, only-upgrade installa
           gli aggiornamenti solamente per i pacchetti già installati e ignora le richieste di
           installarne di nuovi. Voce di configurazione: APT::Get::Only-Upgrade.

       --force-yes
           Forza «sì»; questa è un'opzione pericolosa che fa sì che apt, se sta facendo qualcosa
           di potenzialmente pericoloso, continui senza chiedere l'autorizzazione all'utente. Non
           dovrebbe essere usata se non in situazioni molto particolari. L'uso di force-yes può
           potenzialmente distruggere il sistema. Voce di configurazione: APT::Get::force-yes.

       --print-uris
           Invece di scaricare i file per l'installazione, stampa i loro URI. Ogni URI ha il
           percorso, il nome del file di destinazione, la dimensione e l'hash MD5 atteso. Notare
           che il nome file in cui scrivere non corrisponde sempre al nome file sul sito remoto.
           Questo funziona anche con i comandi source e update. Quando usato con il comando
           update l'hash MD5 e la dimensione non sono inclusi, e sta all'utente decomprimere
           qualsiasi file compresso. Voce di configurazione: APT::Get::Print-URIs.

       --purge
           Usa purge invece di remove per ogni cosa da rimuovere. Verrà visualizzato un asterisco
           («*») vicino ai pacchetti pianificati per l'eliminazione completa.  remove --purge è
           equivalente al comando purge. Voce di configurazione: APT::Get::Purge.

       --reinstall
           Reinstalla i pacchetti che sono già installati alla nuova versione. Voce di
           configurazione: APT::Get::ReInstall.

       --list-cleanup
           Questa opzione è attivata in modo predefinito; usare --no-list-cleanup per
           disabilitarla. Quando è attivata apt-get gestisce automaticamente il contenuto di
           /var/lib/apt/lists per garantire che i file obsoleti siano eliminati. L'unica ragione
           per disabilitarla è se si cambia di frequente la propria lista di fonti. Voce di
           configurazione: APT::Get::List-Cleanup.

       -t, --target-release, --default-release
           Questa opzione controlla l'input predefinito per il motore delle politiche; crea un
           pin predefinito alla priorità 990 usando la stringa di rilascio specificata. Ciò
           scavalca le impostazioni generali in /etc/apt/preferences. Questa opzione non ha
           effetto sui pacchetti su cui si usa specificatamente il pinning. In breve, questa
           opzione permette di avere un semplice controllo sulla distribuzione da cui verranno
           recuperati i pacchetti. Alcuni esempi comuni possono essere -t '2.1*', -t unstable o
           -t sid. Voce di configurazione: APT::Default-Release; vedere anche la pagina di
           manuale di apt_preferences(5).

       --trivial-only
           Effettua solo le operazioni che sono «banali». Può essere correlato logicamente a
           --assume-yes: mentre --assume-yes risponde «sì» a tutti i prompt, --trivial-only
           risponde «no». Voce di configurazione: APT::Get::Trivial-Only.

       --no-remove
           Se un qualsiasi pacchetto dovrebbe essere rimosso, apt-get immediatamente annulla
           l'operazione senza chiedere. Voce di configurazione: APT::Get::Remove.

       --auto-remove
           Se il comando è install oppure remove, allora questa opzione si comporta come se si
           eseguisse il comando autoremove, rimuovendo i pacchetti di dipendenza non utilizzati.
           Voce di configurazione: APT::Get::AutomaticRemove.

       --only-source
           Ha significato solo per i comandi source e build-dep. Indica che i nomi dei sorgenti
           indicati non devono essere mappati usando la tabella dei binari; ciò significa che, se
           viene specificata questa opzione, tali comandi accetteranno solamente nomi di
           pacchetti sorgente come argomento, invece di accettare nomi di pacchetti binari e
           cercare il pacchetto sorgente corrispondente. Voce di configurazione:
           APT::Get::Only-Source.

       --diff-only, --dsc-only, --tar-only
           Scarica solo il file diff, dsc o tar di un archivio sorgente. Voce di configurazione:
           APT::Get::Diff-Only, APT::Get::Dsc-Only e APT::Get::Tar-Only.

       --arch-only
           Elabora solo le dipendenze di compilazione dipendenti dall'architettura. Voce di
           configurazione: APT::Get::Arch-Only.

       --allow-unauthenticated
           Ignora se i pacchetti non possono essere autenticati e non chiedere all'utente cosa
           fare. È utile per strumenti come pbuilder. Voce di configurazione:
           APT::Get::AllowUnauthenticated.

       --show-progress
           Mostra informazioni sul progresso facili da leggere nella finestra del terminale
           quando i pacchetti sono installati, aggiornati o rimossi. Per una versione
           analizzabile da macchina di questi dati, vedere README.progress-reporting nella
           directory della documentazione di apt. Voce di configurazione: DpkgPM::Progress e
           Dpkg::Progress-Fancy.

       -h, --help
           Mostra un breve riassunto sull'uso.

       -v, --version
           Mostra la versione del programma.

       -c, --config-file
           File di configurazione; specifica un file di configurazione da usare. Il programma
           legge il file di configurazione predefinito e poi questo file di configurazione. Se è
           necessario modificare le impostazioni di configurazione prima che vengano analizzati i
           file di configurazione predefiniti, specificare un file con la variabile d'ambiente
           APT_CONFIG. Vedere apt.conf(5) per informazioni sulla sintassi.

       -o, --option
           Imposta un'opzione di configurazione; imposterà una qualunque opzione di
           configurazione. La sintassi è -o Pinco::Pallo=pallo.  -o e --option si possono usare
           più volte per impostare opzioni diverse.

FILE

       /etc/apt/sources.list
           Posizioni da cui scaricare i pacchetti. Voce di configurazione: Dir::Etc::SourceList.

       /etc/apt/sources.list.d/
           Frammenti di file per le posizioni da cui scaricare i pacchetti. Voce di
           configurazione: Dir::Etc::SourceParts.

       /etc/apt/apt.conf
           File di configurazione di APT. Voce di configurazione: Dir::Etc::Main.

       /etc/apt/apt.conf.d/
           Frammenti di file di configurazione di APT. Voce di configurazione: Dir::Etc::Parts.

       /etc/apt/preferences
           File di preferenze di versione. Qui si specifica il "pinning", ossia una preferenza a
           prendere determinati pacchetti da una fonte separata o da una diversa versione di una
           distribuzione. Voce di configurazione: Dir::Etc::Preferences.

       /etc/apt/preferences.d/
           Frammenti di file per le preferenze di versione. Voce di configurazione:
           Dir::Etc::PreferencesParts.

       /var/cache/apt/archives/
           Area di archiviazione per i file dei pacchetti recuperati. Voce di configurazione:
           Dir::Cache::Archives.

       /var/cache/apt/archives/partial/
           Area di archiviazione per i file dei pacchetti in transito. Voce di configurazione:
           Dir::Cache::Archives (partial verrà implicitamente aggiunto in fondo al nome)

       /var/lib/apt/lists/
           Area di archiviazione per le informazioni sullo stato di ciascuna risorsa dei
           pacchetti specificata in sources.list(5) Voce di configurazione: Dir::State::Lists.

       /var/lib/apt/lists/partial/
           Area di archiviazione per le informazioni di stato in transito. Voce di
           configurazione: Dir::State::Lists (partial verrà implicitamente aggiunto in fondo al
           nome)

VEDERE ANCHE

       apt-cache(8), apt-cdrom(8), dpkg(1), sources.list(5), apt.conf(5), apt-config(8), apt-
       secure(8), la guida dell'utente di APT in /usr/share/doc/apt-doc/, apt_preferences(5),
       l'APT Howto.

DIAGNOSTICA

       apt-get restituisce zero in caso di funzionamento normale e il valore decimale 100 in caso
       di errore.

BUG

       Pagina dei bug di APT[3]. Se si desidera segnalare un bug in APT, vedere
       /usr/share/doc/debian/bug-reporting.txt o il comando reportbug(1).

TRADUZIONE

       Traduzione in italiano a cura del Team italiano di localizzazione di Debian
       <debian-l10n-italian@lists.debian.org>. In particolare hanno contribuito Eugenia Franzoni
       (2000), Hugh Hartmann (2000-2012), Gabriele Stilli (2012), Beatrice Torracca (2012, 2014,
       2015).

       Notare che questa versione tradotta del documento può contenere parti non tradotte. Ciò è
       voluto, per evitare di perdere contenuti quando la traduzione non è aggiornata rispetto
       all'originale.

AUTORI

       Jason Gunthorpe

       Team APT

NOTE

        1. packages.debian.org/changelogs
           http://packages.debian.org/changelogs

        2. changelogs.ubuntu.com/changelogs
           http://changelogs.ubuntu.com/changelogs

        3. Pagina dei bug di APT
           http://bugs.debian.org/src:apt